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Che 2016 birrario è stato – I risultati

Come ogni anno, con le festività all’orizzonte, su Cronache di Birra ci lanciamo nelle previsioni birrarie per il nuovo anno, non prima di aver verificato però quelle immaginate dodici mesi prima. A dicembre 2015 vi chiesi, come sempre, di ipotizzare alcune tendenze dell’anno a venire, al fine di individuare tra voi il miglior Nostradamus in fatto di birra. Ora è arrivato il momento di “aprire le buste” e controllare chi di voi all’epoca risultò particolarmente ispirato, inserendo tra i partecipanti a questo giochino anche il sottoscritto. Direi di partire con le verifiche divise nelle solite categorie: riuscirà Angelo Jarrett a confermare le sue qualità di indovino? Oppure dovrà abdicare nei confronti di qualche new entry? A ogni buon modo evitate di lanciarvi in previsioni per il 2017, perché queste ultime saranno argomento di un post specifico nei prossimi giorni. Partiamo…

I trend della birra artigianale in Italia

Dodici mesi fa affermati quanto segue:

Il 2015 è stato per la birra nazionale un anno pieno di sorprese, alcune delle quali difficilmente prevedibili: su tutte cito la nascita del primo birrificio trappista italiano, la produzione delle prime birre artigianali in lattina e il riconoscimento di uno pseudo stile autoctono da parte del BJCP. Di fronte a tanti avvenimenti, è quasi naturale pensare che il 2016 sarà un anno molto più tranquillo, quasi di transizione, in cui al massimo si confermeranno dei trend già iniziati in tempi recenti.

Una premessa del genere elimina subito ogni mia velleità di vittoria, poiché l’anno che va chiudendosi è stato ben più deflagrante di quello precedente. Chiaramente la notizia più clamorosa è stata la vendita del 100% di Birra del Borgo alla multinazionale AB Inbev, che per molti appassionati ha rappresentato un inaspettato fulmine a ciel sereno. Per molti, è vero, ma non per tutti, poiché due lettori di Cronache di Birra avevano esattamente predetto quanto avvenuto: Romain aveva dichiarato che un grande gruppo avrebbe acquistato Birra del Borgo, Alexis che un birrificio storico avrebbe ceduto a un compromesso milionario in favore di Inbev. Il primo ha indovinato il venditore, il secondo l’acquirente; a entrambi i miei complimenti.

L’arrivo a fine 2015 delle prime lattine italiane suggerirono molte ipotesi sul tema, con considerazioni diverse. In dodici mesi non sembrano aver decollato, al contrario di quelle dei birrifici stranieri che si sono affacciate con decisione sugli scaffali dei beershop: in attesa di ulteriori evoluzioni, è meglio sospendere il giudizio sulle previsioni al riguardo. Invece ha colpito nel segno chi – in maniera forse non troppo originale – aveva previsto una diffusione delle Italian Grape Ale, che dopo lo pseudo riconoscimento del BJCP si sono moltiplicate a ritmo esponenziale. Personalmente mi sono ripreso dal fallimento iniziale con il pronostico espresso circa la definizione legislativa di birra artigianale, arrivata negli scorsi mesi più o meno come l’avevo immaginata:

L’unico evento davvero destabilizzante sarà la definizione legislativa di birra artigianale, che arriverà a metà anno e aprirà una nuova fase per il nostro movimento. Il legislatore mostrerà una certa ragionevolezza nella stesura del documento, ma lascerà aperte alcune questioni, finendo per alimentare dubbi e polemiche e creando molta confusione nell’ambiente.

I trend della birra artigianale nel mondo

In questa sezione nessuno aveva previsto il crescente interesse per le Juicy Ipa, che invece hanno rappresentato uno degli argomenti più dibattuti in questa seconda parte del 2016. Indovinare questa tendenza avrebbe rivelato poteri paranormali, poiché questa tipologia è nata quasi per caso seguendo una genesi contornata da tanto hype e non poca disinformazione: sarà interessante capire quanto sopravviveranno, ma questo è un tema che riprenderemo nei prossimi giorni. Da sottolineare l’ottimo pronostico di Gianriccardo Corbo, che aveva ipotizzato un’ascesa delle birre alla frutta: in effetti tra contaminazioni varie e Grapefruit Ipa, il 2016 sembra essere stato proprio l’anno di queste produzioni.

Da segnalare anche il commento di Kevin, che aveva previsto il tentativo di colonizzazione europea di qualche colosso craft americano: la futura apertura di una catena di pub a marchio Goose Island nel vecchio continente è una notizia che conferma totalmente la previsione. In tal senso merita menzione anche Angelo Jarrett, che aveva parlato di nuove birre crafty lanciate dalle multinazionali con brand appositi: qualcosa di molto vicino a quanto accaduto con H41 di Heineken e Re-Brew di Carlsberg.

I birrifici italiani in evidenza

A livello di concorsi siete stati molto bravi: Angelo Jarrett aveva previsto la vittoria di MC-77 tra gli emergenti di Birraio dell’anno, ma ancora migliore è stato Ghost Writer che ha indovinato i due premi dello stesso concorso con soli tre nomi (Birrificio Italiano, Lambrate e ancora MC-77). Su questo argomento però non ci si può non complimentare con Alexis, che aveva ipotizzato il trionfo di una donna come birraio: la vittoria di Luana Meola e della sua Birra Perugia a Birra dell’anno ha totalmente verificato quanto previsto.

La sfera di cristallo

La categoria per le ipotesi più improbabili è ovviamente quella in cui la realtà risulta più lontana dalla fantasia. Tra le tante stronzate ipotesi immaginate 12 mesi fa è difficile trovare anche solo qualche legame con quanto davvero avvenuto. L’unica eccezione è arrivata da Feltrinians, che aveva previsto questo:

Andrea Turco, Schigi e Leonardo conducono Braumaister Chef su Sky, primo format televisivo per eleggere l’Homebrewer dell’anno.

E in effetti sono stato protagonista come giudice in un talent televisivo sulla birra artigianale (no homebrewing), anche se i miei compagni di ventura sono stati altri 🙂 . Chissà se riusciremo a vederlo nel corso del 2017…

I migliori Nostradamus del 2016

È incredibile come in questo giochino, che sembrerebbe mosso da pura aleatorietà, emergano sempre gli stessi nomi di anno in anno, segno evidentemente che bisogna essere ottimi osservatori oltre che competenti in materia. Quindi tra i finalisti inserisco anche questa volta Angelo Jarrett e Ghost Writer, sebbene il premio di Nostradamus del 2016 vada assegnato secondo me all’outsider Alexis. Con sole quattro previsioni quest’ultimo è riuscito a indovinare due importanti tendenze in maniera molto precisa: la cessione di un micro a Inbev e la vittoria di un birraio donna in Italia. Considerato il rapporto tra il numero di pronostici espressi e quelli effettivamente andati a segno, è senza dubbio lui il nostro Nostradamus del 2016. Complimenti!

Grazie a tutti per il prezioso contributo, tra qualche giorno ci risentiamo con le vostre ipotesi sul 2017 per la seconda parte del giochino. Cominciate a ragionarci!

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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4 Commenti

  1. Mi piace….. Commento poco o niente gli articoli quotidiani…., ma quando scrivo sulle previsioni ci azzecco abbastanza…. e ho altre news e invenzioni per il prossimo anno!!!!!

    Quando possiamo spararle????
    Ah, Andrea, volevo chiederti fai due settimane di stop per le ferie estive e 2 giorni per il matrimonio?

    • Eheh in realtà parto la prossima settimana e poi ci risentiremo a metà gennaio. Quindi le tue invenzioni per il 2017 potrai spararle davvero a breve! Intanto complimenti come ogni anno!

  2. Yeee! Cosa ho vinto, oltre alla gloria imperitura?
    Vado a spolverare la sfera per l’anno prossimo!

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