Annunci

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...

Le calorie della birra: l’apporto di alcune produzioni americane (e non solo)

“Quante calorie ha la birra?”. Vi assicuro che personalmente questa domanda non mi ha mai interessato – e non capisco come possa interessare altri 🙂 – eppure non devono essere pochi i bevitori, soprattutto di genere femminile, che si pongono il quesito. In effetti uno dei primi precetti che si imparano dal guru Kuaska è che non esiste una risposta univoca, perché tutto parte dall’assioma fondamentale: “la birra non esiste, esistono le birre”. Di conseguenza alla domanda di partenza lo stesso Kuaska è solito ribattere che “ci sono birre che hanno le calorie di un succo d’arancia e birre che valgono come un pranzo di Natale”. Se però siete alla ricerca di dati più precisi, scoprirete che la rete non è molto d’aiuto: quasi sempre troverete un’inutile suddivisione di birre per gradazione (alta, media, bassa), colore (chiara, scura) o tipologia merceologica (normale, doppio malto). Non è possibile andare oltre queste imbarazzanti ripartizioni? Certo che sì.

Negli Stati Uniti, dove l’attenzione per questi argomenti raggiunge apici sorprendenti, esistono diverse tabelle che riportano il totale di calorie per molte birre in commercio. Spesso si tratta di prodotti industriali, ma visto che da quelle parti la “craft beer” è ampiamente diffusa, non è difficile incontrare anche qualche birra artigianale. Che magari è anche facilmente reperibile in Italia. Ecco allora una lista di alcune birre americane importate anche da noi con le relative calorie (per 12 oz, cioè 355 ml).

Sierra Nevada Bigfoot: 330 calorie
Dogfish Head Midas Touch: 307 calorie
Dogfish Head 90 min IPA: 294
Flying Dog Gonzo: 271 calorie
Rogue Dead Guy Ale: 250 calorie
Sierra Nevada Stout: 225 calorie
Flying Dog Raging Bitch: 221 calorie
Anchor Porter: 209 calorie
Dogfish Head 60 min IPA: 209 calorie
Sierra Nevada Porter: 194 calorie
Flying Dog Snake Dog IPA: 188 calorie
Anchor Liberty Ale: 188 calorie
Sierra Nevada Pale Ale: 175 calorie
Sierra Nevada Tumbler: 165 calorie
Flying Dog Old Scratch: 154 calorie
Anchor Steam: 153 calorie
Flying Dog Tire Bite: 129 calorie

- Advertisement -

Birre americane a parte, scopriamo poi che una Doppelbock come la Paulaner Salvator ha 251 calorie e la Pilsner Urquell 160 calorie. Curiosamente la Guinness arriva a sole 125 calorie, che diventano 176 nella sua versione per l’estero (Foreign Extra Stout).

Come prevedibile, in generale le birre (e gli stili) cono contenuto alcolico più alto sono quelle con un maggiore apporto calorico. Tuttavia la regola non è sempre valida. Prendete la Dead Guy Ale di Rogue: è una Maibock che arriva “solo” al 6,6% alc., eppure si trova in alto nella lista, tra birre dal tenore alcolico ben più elevato.

- Advertisement -

Per il mio fabbisogno giornaliero avrei bisogno di spararmi qualcosa come quasi 20 bottiglie da 33cl di Anchor Liberty Ale. Diciamo che sono sulla buona strada… 🙂 Voi come state messi?

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Ultimi articoli

L’entusiasmante incontro tra birra artigianale e specialty coffee

Da alcuni anni il caffè, e in particolare lo...

La Christmas Crumble di Lariano è la migliore birra di Natale secondo Unionbirrai

Negli scorsi giorni Unionbirrai ha reso pubblici i risultati...

Nuovi locali per i birrifici Brewfist, Mudita, Hype Brewing, Giustospirito e Doppio Malto

Delle continue aperture che si stanno susseguendo a Milano...

Il revival delle Lager: nascita ed evoluzione delle basse fermentazioni italiane

Oggi, 10 dicembre, è il National Lager Day, una...

Newsletter


Seguici

30,861FansMi piace
16,549FollowerSegui
6,056FollowerSegui
294IscrittiIscriviti

La caduta di un’icona: Rogue Ales chiude tra debiti, sfratti e silenzi

In questi giorni il mondo della birra artigianale americana (e non solo) è scosso dalle gravi difficoltà che stanno investendo Rogue Ales, uno dei...

Midwest IPA, o di come le IPA vecchio stampo continuano a dominare un pezzo di USA

Se c’è una verità assoluta nel mondo della birra è che a stare dietro alle evoluzioni di IPA si rischia di impazzire. Il loro...

Medaglie e nuovi trend: al GABF 2025 le ultime evoluzioni del mercato USA

Recentemente si è conclusa un'altra spettacolare edizione del Great American Beer Festival (GABF), il principale festival birrario degli Stati Uniti, che si tiene ogni...

17 Commenti

  1. Sto pensando che nelle serate migliori tanto varrebbe imbucarmi ad un matrimonio perché l’apporto calorico equivale a un banchetto da 10 portate 🙂

  2. Speravo di poter far leggere questo articolo alla mia fidanzata, cosi da dirgli: “te l’avevo detto che la birra non fa ingrassare!” credo invece che me lo terrò per me! 😀

      • Il discorso va un po’ oltre l’apporto calorico. Per esempio l’alcol rallenta la lipolisi, alza la glicemia (fame), altera i succhi gastrici (ancora più fame) e in generale scombussola il metabolismo.
        Cosa che un succo d’arancia non fa o fa in maniera decisamente minore.

        In generale tutti gli “alimenti liquidi” (compresi i succhi vari) non si integrano bene in un’alimentazione bilanciata.

        ma la verità è: si beve una birra sola? 😀

  3. Io dell’ apporto calorico me ne sbatto altamente.
    Ieri 2 statale 52, una rouch, una ReAle extra e una estivalle. Oggi una golden eye, una st peter porter, una sloth e una vitus.
    Ci sobo piaciute, tanto ci basta.

    • io metterei una mano sul fuoco che sia succo di carote

      è possibile che esistano due versioni e che in tempi recenti la carota sia stata soppiantata dalle più rassicuranti arance

      • Meno male, allora non sono completamente impazzito. Mi sembrava di ricordare abbastanza chiaramente le carote, ma ormai non mi fido più della mia memoria. Dobbiamo chiedere lumi al personaggio in questione?

  4. Per la precisione.
    Ho chiesto direttamente a Kuaska che si è fatta una risata e ha smentito categoricamente di aver mai usato “carota” in quella frase(non sapeva quasi che esistesse il succo di carota), ma sempre “arancia”.
    Nell’occasione mi ha nominato co-curatore di una raccolta di suoi aforismi di prossima stesura.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Disabilita il blocco degli annunci!

La pubblicità permette di supportare il nostro lavoro quotidiano. Su Cronache di Birra troverai pubblicità discrete e non invadenti, relegate a normali banner (no pop-up, no video a tutto schermo, ecc.). Il ricorso agli Ad Blocker, inoltre, blocca il contenuto di alcuni articoli, rendendolo invisibile insieme alle pubblicità. Per favore disabilita il tuo Ad Blocker e poi clicca sul tasto Aggiorna per continuare a navigare su Cronache di Birra.