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Nuove birre da Pontino, PBC, Mastino, Almond e BSA

I ragazzi del birrificio Pontino non riescono proprio a stare fermi e a distanza di pochi giorni da La Beffa ecco che tornano con un’altra novità. L’Italian Wit Project (5,3%) è una Blanche “evoluta”, nel senso che oltre alla classica aromatizzazione prevista da questo stile impiega altre spezie. L’obiettivo però è più complesso di quello che sembrerebbe, perché con l’Italian Wit Project i “pontini” sperano un giorno di brassare una birra con soli ingredienti locali. Al momento questa caratteristica riguarda solo le spezie: abbiamo allora arance bionde dell’agro pontino, coriandolo di Monte San Biagio, liquirizia dei Monti Lepini, pepe rosa e fiori di eucalipto dei loro alberi. In futuro anche l’orzo, il frumento e il luppolo saranno a km 0. Inizialmente la birra sarà disponibile nei migliori locali di Roma e Latina.

gatta bianca

Il numero delle White Ipa italiane aumenta di mese in mese, rivelando la voglia dei nostri birrai di confrontarsi con un stile nuovo, intrigante e molto adatto alla stagione. L’ultima incarnazione in ordine di tempo arriva dal Piccolo Birrificio Clandestino e si chiama Gatta Bianca. Purtroppo non sono disponibili molte informazioni al riguardo, quindi neanche sappiamo se appartiene all’interpretazione con aromatizzazione da Blache o “liscia”. Una curiosità: il PBC ha in gamma già una Gatta Nera, che è una Black IPA. Cambia il “colore” dello stile, cambia di conseguenza quello della gatta 🙂 .

altaluna

Sono invece tantissime le novità provenienti dal birrificio Mastino di San Martino Buon Albergo (VR), produttore spesso trascurato ma che invece merita attenzione. Nella categoria “birre inedite” rientrano la Cangrande, l’Altaluna, la Hop.E e la De Dam. La Cangrande (4,8%) è una Helles bilanciata e facile da bere, luppolata con varietà Magnum, Perle e Tettnanger che la rendono fresca e leggermente speziata. L’Altaluna (5,3%) è invece una Belgian Ale profumata e fruttata, realizzata con luppoli Saphir e Mittelfruh.

E ancora, la Hop.E (5,5%) è un’American IPA che tende a valorizzare al meglio i luppoli Simcoe, Motueka e Mosaic, utilizzati sia in amaro, sia in aroma, sia nel generoso dry hopping. Ventaglio aromatico molto profondo, equilibrio tra luppolo e malto e bevibilità piuttosto evidente. Infine la De Dam (5,7%, in fiammingo “la regina”) nasce dalla voglia di emulare le pietre miliari delle Belgian Ale luppolate, come Zinnebir e Taras Boulba. Qui i luppoli impiegati sono Magnum, Mittelfruh e Saphir, mentre curiosa è la scelta di “blendare” due lieviti diversi: Belgian Ale (per restituire un carattere “belga”) e American Ale (per ottenere la secchezza di una classica Ale). Ne risulta una birra dal corpo medio, saporita e con una luppolatura incisiva che pulisce la bocca dopo l’assaggio.

Da segnalare anche la variazione delle ricette di alcune “vecchie guardie” del Mastino, in particolare quelle di 1291, Beatrice e Alboino.

45 lune

Anche in casa Almond ’22 non mancano le novità. La più sostanziale, come alcuni di voi sapranno, è l’apertura del nuovo birrificio situato in una splendida struttura a Loreto Aprutino (PE). La festa d’inaugurazione si è svolta lo scorso 1 aprile – evidentemente non temevano pesci! – e ha conciso con la presentazione di due nuove birre. La prima si chiama Rude & Funky e, come si può leggere su Fermento Birra, è una collaboration brew insieme a Gino Perissutti di Foglie d’Erba. La seconda è stata invece battezzata 45 Lune ed è un regalo che il birraio Jurij Ferri si è voluto espressamente dedicare.

crock

E concludiamo con l’ultima nata in casa Birrificio Sant’Andrea. La Crock (3,8%) è una Bitter sui generis, poiché prevede l’aggiunta di una percentuale di riso Carnaroli della Riseria Costanzo di Balocco, che risulta tutt’altro che invasivo. I luppoli utilizzati sono solo di stampo inglese a confermare che la birra, nonostante il ricorso all’ingrediente inusuale, vuole mantenere una sua precisa identità “british”. La Crock è stata presentata a inizio marzo in un evento a tema presso il BSA Beer Club di Vercelli.

Curiosi di provare qualche novità tra quelle presentate oggi?

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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Un commento

  1. Le birre del Mastino le testerei volentieri, ma nessun distributore o beershop si è mai sognato di farle arrivare in Puglia. Qualche giorno fa, ho invece avvistato e assaggiato due prodotti di CR/AK e questo mi ha fatto (purtroppo) capire che alla fine il marketing trito e ritrito alla BrewDog risulta sempre vincente, e se poi anche il mitico Colonna “sponsorizza”, la curiosità di assaggiare aumenta ancor più. Comunque sia, alla Olmo in bottiglia e alla White Rabbit bevuta alla spina più di 6.5 non darei…

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