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Nuove birre da Crak + Mastino, MC-77, Argo, Mezzavia e Baladin

Negli ultimi tempi alcuni birrifici italiani sembrano interessati a cavalcare le suggestioni nazionalpopolari dei decenni passati. Extraomnes, ad esempio, non manca mai di inserire nelle descrizioni delle sue birre qualche riferimento ai prodotti alimentari degli anni ’80, come è accaduto con il Galak per la Bounty Killer o con il Billy all’arancia per la nuovissima Wit. Invece Crak per le sue collaboration brew si sta concentrando sulla produzione radiotelevisiva italiana della seconda metà del XX secolo: il richiamo al famoso spot del Dash è stato il tema fondante della birra creata con Other Half, mentre per la nuova Session IPA realizzata con il Birrificio Mastino il riferimento è agli anni ’50 e al quiz televisivo per eccellenza di quel periodo. Lascia o raddoppia (3,5%) – è anche il nome della birra – è realizzata con lievito Vermont e con luppoli americani (Citra, Mosaic, Loral e Amarillo) e tedeschi (Comet e Merkur), alcuni dei quali usati anche in (doppio) dry hopping. La grafica è essenziale, con un chiaro collegamento alla trasmissione condotta da Mike Bongiorno.

Se volete affrancarvi delle IPA e relative derivazioni, sappiate che nella panoramica di oggi non mancano diversi stili tradizionali. Come nel caso della Glu Glu Kölsch (5%) del marchigiano MC-77,  ispirata chiaramente all’antica tipologia ad alta fermentazione di Colonia. La ricetta è molto classica e (per fortuna, aggiungerei) senza particolari variazioni sul tema: malto 100% Pils di origine tedesca, luppoli nobili della zona dell’Hallertau e lievito Kölsch. L’ho provata giusto ieri da Luppolo Station: sebbene non sia esattamente identica al modello di riferimento – aspetto che praticamente si ritrova in tutte le birre analoghe prodotte lontano da Colonia – si lascia bere facilmente ed è molto appagante. Dato il nome, possiamo considerare l’obiettivo pienamente raggiunto.

Curiosamente troviamo una ripetizione dello stesso termine anche nel nome dell’ultima novità a firma Argo, battezzata Baden Baden (5,2%). In questo caso siamo al cospetto di una tradizionalissima German Pils, dove la dolcezza del malto appare ben bilanciata da un finale erbaceo e piacevolmente amaro. La birra vuole essere un inno al relax e al divertimento, non per niente incarna uno degli stili più “immediati” da bere in assoluto. Ma non solo, perché il nome è lo stesso di una località termale della Germania meridionale e l’immagine in etichetta… beh dovreste conoscerla bene: deriva da un famoso scatto che ritrae Giorgione del Mastro Titta sdraiato su un materassino in piscina, intento a godersi la vita con un bel Maßkrug al seguito.

Chiudiamo il trittico di classici stili teutonici con la Abba Druche (4,8%) del sardo Mezzavia, realizzata sul modello delle Helles. Si tratta quindi di uno stile facile da bere, ma solo apparentemente semplice da realizzare, che gioca sull’equilibrio tra le varie componenti. Il malto ricopre un ruolo da protagonista con aromi di miele e cereale, ma è anche ben bilanciato da un’elegante luppolatura con varietà tedesche. Sarà presentata in anteprima durante la versione estiva del Bosa Beer Fest ed è proprio dedicata alla cittadina della provincia di Oristano: il nome è quello di una delle calette più note e belle della zona, mentre in etichetta compaiono i profili della case di Sa Costa, uno dei rioni più caratteristici di Bosa.

Concludiamo la carrellata di oggi con il piemontese Baladin, che a inizio luglio ha annunciato due novità (anzi una e mezzo) realizzate in collaborazione con Altromercato. La prima si chiama Fair Cinnamon (7%) e punta a valorizzare due ingredienti storici per il commercio equo e solidale: la cannella e lo zucchero. Per l’occasione Altromercato ha selezionato una varietà di cannella dello Sri Lanka, prodotta artigianalmente da donne locali, e zucchero di canna grezzo della cooperativa Manduvirà del Paraguay. Birra ambrate e aromatica, si caratterizza per note speziate di cannella ben bilanciate dalle note caramellate del malto. L’altra (mezza) novità è la Nazionale Bio Revolution (6,5%), versione speciale dell’ormai storica birra 100% italiana brassata con ingredienti bio ed equosolidali (tra cui coriandolo, bergamotto e scorza d’arancia dolce).

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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