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Ecco le ultime novità dei birrifici italiani: Stavio, BAV, Kashmir, Birrarium

white_fatherCon questo lunedì comincia per me l’ultima settimana prima delle meritate vacanze estive. Quindi come iniziare se non dando un’occhiata alle ultime novità dei nostri birrifici? Bene, allora partiamo proprio da Roma e più precisamente da Stavio, beer firm che sta crescendo di giorno in giorno e che ha in cantiere progetti importanti. Nel frattempo però non smette di sfornare produzioni inedite, come le due che vado a illustrarvi. La prima si chiama White Father (4,6% alc.) ed è ispirata alle Blanche belghe: è perfetta per l’estate, grazie a un fresco aroma di spezie, buccia di limone e luppolo Motueka. In bocca è morbida e succosa, con un finale citrico quantomai dissetante. Mi è venuta sete solo a scriverne!

old_pumpAnche la seconda novità a firma Stavio è pensata per la stagione estiva. Si chiama Old Pump (4,6% alc.) e non è una Old Ale, bensì una Golden Ale secca e facile da bere. Luppolata con varietà Saphir, Chinook e Styrian Golding, incuriosisce per un tocco particolare dato dall’impiego di frumento soffiato. Come il nome suggerisce, è una birra da servire tramite handpump, proprio come le vere Golden Ale anglosassoni. Una menzione per l’etichetta, che è totalmente fuori di testa come molte altre di Stavio 🙂 .

bavAnche il Birrificio Artigianale Veneziano ha recentemente annunciato due nuove birre. La prima si chiama Blanche (4,5% alc.) ed è, per l’appunto, anch’essa un’appartenente al tipico stile di frumento belga. L’aromatizzazione è quella classica con coriandolo e bucce d’arancia, mentre i malti impiegati sono di origine tedesca. Gli aromi sono quelli tipici della tipologia, con l’inconfondibile nota leggermente acidula. L’amaro è quasi impercettibile e serve essenzialmente all’equilibrio generale. Come specificato prima, anche in questo caso siamo al cospetto di un prodotto propriamente estivo.

La seconda birra targata BAV si chiama invece IPA (5,8% alc.) – evito ovviamente di spiegare a quale stile appartiene. I luppoli sono di origine americana, mentre i malti nativi dell’Inghilterra. All’aroma si notano sfumature agrumate e di frutta tropicale, mentre il finale è amaro (85 IBU) e persistente. Sarà disponibile in bottiglie da 50 cl (evviva) e fusti da 20 litri.

apaloosaWEBQuad2È un’APA invece l’ultima nata del birrificio Kashmir, battezzata Apaloosa (5,3% alc.). Secondo i dettami delle American Pale Ale, è brassata con enormi quantità di luppoli, impiegati qui nelle varietà Mosaic e Cascade – rispettivamente un luppolo nuovo e uno che ha scritto la storia del movimento statunitense. Di colore biondo/ambrato, l’Apaloosa ha aromi erbacei, resinosi e fruttati (frutta gialla), con un leggero retrogusto amaro e caramellato. Sarà disponibile nei formati da 33 cl, 75 cl e Key Keg.

first_ipaFinora la carrellata di novità è stata fin troppo “normale”, quindi non potevano non concludere con una birra particolare. Si tratta di un’edizione limitata celebrativa, brassata dal pugliese Decimoprimo per il primo anniversario del Birrarium di Acquaviva delle Fonti (BA). Il beershop/birreria ha infatti inaugurato la sua beer firm (Birrarium Brewing Company) con una IPA, battezzata in modo inequivocabile The First IPA. Ovviamente lo stile di riferimento è quello che tutti hanno imparato a conoscere in questi anni di birra artigianale: aromi agrumati ed erbacei e luppolatura importante. È disponibile dallo scorso 20 luglio, data del compleanno del locale.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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2 Commenti

  1. davvero di ottimo livello le 2 stavio, morbida ed equilibrata la “wit”, molto profumata e appagante la golden

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