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Le birre anglosassoni al GBBF 2009

gbbfDa martedì 4 a sabato 8 agosto tornerà quello che è considerato da tutti gli appassionati il più importante evento europeo dedicato alla birra artigianale. Inutile sottolineare che la manifestazione in questione è il Great British Beer Festival, giunto quest’anno alla sua trentaduesima edizione. Ancora una volta lo spazio espositivo di Earl Court, a Londra, permetterà a tutti i visitatori di assaggiare qualcosa come 450 birre alla spina provenienti da un’infinità di produttori anglosassoni e dal resto del mondo. Non mancheranno tante altre produzioni in bottiglia e, per chi è interessato, anche una grande varietà di sidri artigianali.

In attesa dell’inizio del GBBF, proprio ieri sera il comitato organizzatore ha reso pubblica la lista delle birre del Regno Unito presenti alla manifestazione. Ovviamente l’elenco è sconfinato, comprendendo sia grandi produttori conosciuti in tutto il mondo, sia minuscoli birrifici regionali di cui pochissimi esperti conoscono l’esistenza. Sfogliando la lista segnalo giusto qualche esempio: Dark Star, Thornbridge, O’Hanlon’s, Hogs Back, Black Sheep, Harveys, Orkney, St. Peter’s, ecc. A spulciarsi tutti i produttori con attenzione c’è da perderci una buona mezz’ora 🙂 .

Anche quest’anno saranno premiate le migliori birre della manifestazione. L’anno scorso si aggiudicò la medaglia d’oro la Alton’s Pride del birrificio Triple fff, che tra l’altro sarà regolarmente presente tra i prodotti alla spina, così come la Black Dog Freddy di Beckstones, seconda classificata nel 2008. Mancherà invece la medaglia di bronzo, la Station Porter di Wickwar, che invece sarà presente con la Cotswold Way, una classica Bitter.

I vari birrifici saranno riuniti nei cosiddetti bar, dei mega stand allestiti in base alla regione di appartenenza o all’argomento di riferimento. Tra di essi ce ne saranno 3 destinati ad accogliere la sezione Bieres Sans Frontieres, una sorta di selezione “resto del mondo”, il meglio cioè delle birre provenienti dall’estero. Purtroppo ancora non c’è una lista ufficiale al riguardo, tuttavia il sito web del GBBF annuncia che ci saranno prodotti provenienti da Germania, Belgio, USA, Repubblica Ceca, Olanda e Italia. Il fatto che sia citato anche il nostro paese fa ben sperare per il destino delle spine italiane, lo scorso anno grandi assenti al festival (eravamo presenti solo in bottiglia).

Per chi avrà la fortuna di prendere parte al GBBF sarà ancora una volta un’esperienza straordinaria. Magari a causa della calca che si crea di fronte alle spine non è proprio il contesto migliore per assaggiare una birra, eppure il piacere di essere lì non dipende solo da ciò che si beve. E’ l’atmosfera, il confrontarsi con qualcosa solo lontanamente immaginabile alle nostre latitudini, il disorientamento che si prova di fronte a un numero sconfinato di prodotti disponibili.

E partire per il GBBF spesso significa tutta una serie di cose non legate necessariamente alla manifestazione. Come ad esempio occupare il tempo libero per fare tappa ad alcuni pub imperdibili della capitale inglese, come il Wenlock Arms, il Market Porter, l’immancabile White Horse. O come decidere di essere tra i volontari della manifestazione, passando dall’altra parte del bancone per spillare dei gioielli brassicoli e cercare di andare d’accordo con i clienti più esigenti 🙂 . Insomma, partire per il GBBF significa innanzitutto tuffarsi per alcuni giorni in atmosfere irripetibili, che un vero appassionato non può non amare. Solo a scriverne mi viene voglia di prendere il primo volo per Londra… a proposito, qualcuno di voi sarà lì?

P.S. Dimenticavo di riportare un motivo in più per andare al GBBF quest’anno. Tutti i soci Unionbirrai, infatti, potranno godere degli stessi sconti sui biglietti di ingresso degli iscritti al Camra. Si tratta di prezzi agevolati, che si traducono in un risparmio di alcune sterline. Tutte le informazioni al riguardo sono disponibili nella sezione ticket del sito dell’evento.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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31 Commenti

  1. simone monetti

    Colgo l’occasione del post sul GBBF per ricordare che i soci Unionbirrai, che aderisce ad Ebcu, usufruiranno degli stessi sconti sui biglietti di ingresso al festival riservati ai soci Camra: per gli acquisti online è necessario indicare il numero di tessera nel form, al “botteghino” è sufficiente presentare la tessera in corso di validità.
    Buon GBBF a tutti!

  2. In quei giorni vagherò ramingo tra Pajottenland e Vleteren. Il GBBF è eccezionale,ma proverò a consolarmi..;)
    Buone bevute a todos!
    Lorenzo

  3. @Simone
    volevo riportare la notizia dell’agevolazione per i soci UB ma me ne sono dimenticato, rimedio subito

    @Lorenzo
    ‘tacci… 😉

  4. Una domanda forse banale ma giusto per capire come e’ organizzato…
    A parte il biglietto di ingresso le birre degustate si acquistano ai vari “bar” singolarmente ? ci sono dei carnet di degustazione ? avete idea dei costi ?
    Ho gironzolato sul sito ma non ho trovato nulla su questo aspetto…ero curioso approccio british rispetto ai nostri festival..

    grazie
    arzaman

  5. Sui prezzi dei “gettoni” non ho trovato niente così di primo acchitto. Invece le misure di degustazione sono 3: pinta, mezza pinta e un terzo di pinta

    “As well as beer there is also cider and perry, all available in pint, half pint and third pint measures.”

  6. Presidente, mi consenta, so che non è un santo ma da lei mi aspettavo qualche nome più cool e meno conosciuto!e manca Crouch Vale!

  7. Credo che “presidente”, “non è un santo” e “crouch” nella stessa frase siano un po’ compromettenti!

  8. Domanda: Chi prepara la lista dei birrifici italiani e su quali criteri vengono scelti?

  9. negli anni passati la selezione delle birre italiane era fatta da Kuaska.

  10. o meglio scusa, negli anni in cui kuaska era presente. ora non so

  11. @gennaro
    Credo che anche quest’anno, come lo scorso, Alex del 4:20 porterà le birre italiane al GBBF. Prendi però questa notizia col beneficio d’inventario. Sulla selezione delle stesse non so chi se ne occuperà. Appena avrò aggiornamenti vi farò sapere

  12. @arzaman
    Al GBBF non esistono gettoni, si paga cash a chi ti serve la birra.
    Il prezzo varia in base al tenore alcolico delle birre (più sono alcooliche più costano), ma in tutti i “pub” è uguale, tranne al BSF dove i prezzi sono più elevati.
    Dato che i prezzi non sono (erano) arrotondati una carriola per le monete può essere utile;-)
    In altri festival invece compri una sorta di “cartella della tombola” con buoni da £1, £0,5 e £0,25 e poi devi comporre con questi il prezzo giusto… un casino assurdo dopo un po’ di pinte!

  13. comunque la media per le birre di 4-4,5 gradi è di 3 pound per la pinta, 1e50/30 per l’half e sui 80/90p. il third.

  14. Ho contattato l’ufficio Camra per alcuni dettagli: per 4% abv la pinta viene 2.80 pound. I prezzi varieranno da 2.20 a 4 pound. Per quanto riguarda le birre italiane so di Orso Verde Backdoor Bitter e Lambrate Urtiga.

  15. Scusa Andrea, ma al di là della qualità eccellente (leggendo orso e Lambrate) che tutti unanimamente riconosciamo, ci sarà un criterio per cui Alex (se davvero è lui) sceglie le birre? Quindi, se un birrificio vuole partecipare deve chiedere ad Alex e lui può decidere si o no?Forse esiste un modulo per fare domanda ed io lo ignoro? o forse vanno solo quelle premiate ai concorsi? Non vorrei ci si trovasse di fronte a situazioni stile Moggi…anche sulla birra.Non sarebbe il caso di determinare una regola che tuteli anche Alex o chi per lui, perchè sinceramente un mezzo dubbio mi assale..e vorrei fugarlo. Ma forse non sò tante cose..

  16. @gennaro
    No no aspetta un attimo, ho detto che *forse* Alex porterà le birre, che poi queste siano scelte da lui (ammesso e non concesso che sia lui a portarle su) o qualcun altro, questo non lo so. Non ci sono domande da compilare, immagino che l’organizzazione del GBBF abbia individuato un responsabile della selezione delle birre del paese di appartenenza e che di conseguenza sia lui, in base al suo giudizio, a sceglierle. Il Bieres Sans Frontieres non è aperto a chiunque ne faccia domanda, addirittura l’anno scorso volevano limitare il numero di birre italiane rispetto a quelle effettivamente presenti.

  17. date un’occhiata alla lista di birre presenti a BSF. dubito il buon Alex sia l’artefice unico

  18. Ah l’hanno pubblicata, magari dopo faccio un post a parte…

  19. sì, li ho sollecitati sul BBB… 😉

  20. Ho parlato ora con Alex del 4:20 e ci siamo spiegati riuscendo finalmente a capire l’ arcano. Effettivamente lui è colui che porta le birre al GBBF confrontandosi anche con Kuaska che è stato un pò il pioniere di questa cosa. Non c’è un criterio particolare basta chiedere mi ha detto,ci sono dei posti limitati ma si può fare anche a rotazione birre per le prossime occasioni. Non ho motivo di pensare diversamente e dopo il chiarimento per me caso chiuso.Il prossimo giro saprò cosa fare.[;)] Mi ha gentilmente chiesto di diffondere questa notizia e lo faccio volentieri su cronache e mobi

  21. dubito che le birre Italiane possano avere un vero mercato in UK, soprattutto visti i prezzi delle nostre birre e i costi di trasporto.

  22. simone monetti

    @Gennaro.
    Il referente italiano per BSF è Kuaska. Dopo l’ultima riunione di fine Aprile a Goteborg di Ebcu, si è concordato assieme ai rappresentanti del Camra di coinvolgere Unionbirrai nella scelta delle birre da inviare, secondo il criterio di merito sancito dal concorso “Birra dell’Anno” a partire dal 2010.

  23. @Simone
    Ah, già…Birra dell’Anno!
    Si sa già qualcosa?
    Giuria, date, eccetera..

  24. ..beh ma se decide Kuaska e si attiene a quando espresso a Piozzo ne deve lasciare a casa parecchie di birre allora..

  25. ….qualc’uno sa se ci sono viaggi organizzati??
    io andrei per la prima volta.
    GRAZIE

  26. Gennaro B.Amiata

    @Simone
    Alex non ha detto questo e al di la della collaborazione con K. mi è parso di capire che è lui che porta le birre.Cmq lo richiamerò per avere informazioni ulteriori.

  27. simone monetti

    @gennaro
    Beh, una cosa non esclude l’altra: sicuramente le birre le porta Alex ma al BSF il nome del referente è Kuaska. Almeno è quello che dice il responsabile del BSF stesso!

  28. Alex ha l’incarico di prendere accordi con i birrifici per la consegna presso di lui delle birre, del pagamento anticipato delle birre suddette (che poi il Camra gli rimborserà), che poi lui stesso porterà al GBBF col suo furgone refrigerato.
    L’unico criterio di scelta delle birre è il “criterio di Kuaska”, che ha ovviamente privilegiato i birrifici che hanno vinto qualcosa al concorso “Birra dell’anno” ma, come si può notare dalla lista che conta quest’anno circa 20 birrifici (ciascuno con una birra), è chiaro che qualcuno di questi è stato scelto per altri motivi,non aderenti al concorso di UB.
    Personalmente non mi risulta che si debba chiedere di partecipare: a Kuaska ciò non piacerebbe (per usare un eufemismo), in quanto lederebbe la sua libertà nella scelta autonoma delle birre. Se non ti arriva la chiamata da chi di dovere, le tue birre non vanno al GBBF!Poi so bene proprio da Kuaska che molti lo tempestano di telefonate per fare pressioni sulle sue scelte…e non solo in vista del GBBF, ma anche di molte altre manifestazioni di rilievo.

  29. Ma Kuaska non aveva dichiarato di voler tener fuori i birrifici aderenti ad Assobirra nelle manifestazioni che lo coinvolgevano personalmente?

  30. lo farà dalle prossime manifestazioni, magari aveva mandato su un elenco prima di prendere questa decisione.

    parere mio eh

  31. Ringrazio Nicola che mi ha segnalato questo thread su questo sito
    (in questo periodo ho varie rrogne e non ho tempo per seguire sistematicamente tutto, prova ne è la dolorosa rinuncia al GBBF che avevo saltato per simili motivi solo nel 2007 e una volta nel 1995, per un viaggio concomitante negli USA).

    Dopo tanti sforzi riuscii ad imporre birre italiane a partire dal 2000 e fino al 2006 sceglievo le birre personalmente in base a criteri ben precisi decisi nelle riunioni BSF di gennaio o febbraio in varie città europee. Questi criteri erano legati principalmente al numero (esiguo all’inizio e da me incrementato con azioni nel campo della diplomazia;-) ma poi dopo alcuni resi di bott. da 75 cl e soprattutto un casino fatto da Lambrate (Ghisa portata a mano a oltre metà festival iniziato e senza bolle di trasporto e consegna, delitto garvissimo per il camra) nelle riunioni BSF mi si impose di poter selezionare solo birre in bottilglia di pezzatura non oltre i 50 cl), Non solo, ero io a curare la spedizione cercando corrieri e preparando i documenti in collaborazione con Hugh Shipman della Bierlijn olandese-inglese.
    Questo avvenne fino al 2007 se non mi sbaglio dove saltò fuori Alex (amico di Hugh) che da allora cura la spedizione (molto bene con il suo furgone refrigerato e con competenza sui documenti) ma dovrebbe curare solo quell’aspetto.
    Invece mi telefona a giugno (mi sembra) per elencarmi i birrifici secondo lui validi (ma lui non è un degustatore si badi bene) e per chiedermi se vanno bene,
    al che gli faccio notare alcune assenze di rilievo che lui colma ma non del tutto, infatti vengo a conoscenza della lista via e-mail solo il giorno prima della chiusura della consegna delle nore degustative per la pubblicazione del libretto dipsonibile ai bar BSF.Noto subito che ci sono anche bottiglie da 75 cl (contravvenendo a quanto stabilito nella riunione praghese del BSF) e che mancano la Divina di Panil e totalmente Le Baladin, Tenete conto che la prima cosa che chiedono è “quali birre del Baladin avete quest’anno? oppure vorrei subito la Divina (sold out l’anno scorso in poche battute),
    Spero l’anno prosismo di essere meno assediato da rogne ed essere più libero e lucido (a questo riguardo non capisco il lega,me con birra dell’anno di UB, in quanto ero e sono io come Kuaska e non come EBCU, il referente col CAMra di cui sono assaggiatore e conduttore di tutored e corporate tasting da tanti anni)

    riguardo “l’embargo” dichiarato a Piozzo vorrei chiarire la mia posizione semplicemente incollando le parole che dissi alla fine del concitato dibattito.
    I miei rapporti di amicizia, affetto. legame familiare ecc. con i birrai non cambai di una virgola. Continuerò a collaborare con loro ma solo privatamente o in eventi da loroi o da altri organizzati che non siano sotto l’egida o ombrello Assobirra.
    Quindi, per fare un esempio chiaro, al prossimo Villaggio della Birra includerò nei due laboratori con Tim Webb sia Le Baladin che Maltus Faber, invitati a suo tempo da Gianni Tacchini e non selezionati da me così come farò in eventi simili
    mentre per Pasturana, dove ho la comp’leta responsabilità nelle convocazioni a numero chiuso, applicherò oltre al criterio della “buona condotta” (cioé escludendo, ad esempio, chi non si è dimostrato affidabile nella puntualità e nel comportamentoi pubblico in eventi precedenti) anche le sanzioni promesse a chi sarà entrato in Assobirra (decisione che ammetto sia opinabile e da molti ritenuta troppo forte ma che voglio applicare per coerenza ed esempio). Per la scelta delle birre per il GBBF 2010 credo che, se avrò carta bianca, farò la stessa cosa, magari definendo “Indipendent Breweries” quelle prescelte.

    Spero di aver fatto chiarezza.

    Un abbraccio

    Kuaska

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