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Chi votereste tra i 5 finalisti di Birraio dell’anno 2014?

birraio annoCome probabilmente saprete, negli scorsi giorni sono stati pubblicati i nomi dei cinque birrai che quest’anno si contenderanno la palma di Birraio dell’anno. Il premio, ideato da Fermento Birra, è destinato a incoronare colui che nel corso dei 12 mesi appena passati si è maggiormente distinto per il lavoro svolto a livello brassicolo. In altri termini questo si traduce in qualità media delle sue produzioni e costanza produttiva: la capacità insomma di distinguersi tra tutti i suoi colleghi per bravura e continuità. I risultati di Birraio dell’anno saranno svelati il 22 gennaio, durante un evento ad hoc presso lo Spazio Alfieri di Firenze: il nome del vincitore scaturirà dalle preferenze di circa settanta esperti italiani. In attesa della proclamazione possiamo però divertirci a indicare, tra i finalisti, il nostro birraio preferito del 2014. Io però sono costretto a escludermi dal gioco, essendo uno dei giudici del concorso. Ma questo non mi impedisce di tracciare un profilo di ognuno dei cinque nominati.

schigi2Luigi “Schigi” D’Amelio – Extraomnes

Come non cominciare dal Birraio dell’anno in carica? Già aver raggiunto la finale per il secondo anno consecutivo è un piccolo successo, riuscire addirittura nella doppietta rappresenterebbe un traguardo straordinario. Extraomnes è un birrificio ancora piuttosto giovane (è partito nel 2010), ma si è già imposto all’attenzione dell’ambiente per un altissimo livello qualitativo medio e per la capacità di replicare gli stili belgi come pochi altri produttori sono stati in grado di fare fino a oggi. Così nel 2014 Schigi si è divertito ad allontanarsi un po’ dalla “strada maestra”, cercando una maggiore sperimentazione, ma sempre con risultati eccezionali. Tra le novità dell’anno appena concluso cito Imperial Zest, Wilde Saison, Plain, Ciuski e Dram.

birranotizie baladin giovanni campari (5)Giovanni Campari – Birrificio del Ducato

Secondo classificato nell’edizione dello scorso anno, Giovanni Campari è senza dubbio uno dei più grandi talenti brassicoli che abbiamo in Italia. Spendere parole per il Birrificio del Ducato è quasi superfluo, essendo il produttore artigianale più premiato nei concorsi internazionali e vantando una gamma di altissimo livello, sia negli stili classici che nelle birre più sperimentali. Lo scorso anno sono cominciati i lavori per il nuovo birrificio, che trasformerà il Ducato in una delle più importanti realtà “craft” dell’intero panorama nazionale – aspetto sul quale torneremo in futuro. Nonostante lo sforzo profuso nel progetto, questo non ha impedito a Giovanni di mantenere l’elevato profilo delle sue creazioni. Il 2014 è stato per il Ducato l’anno della rivisitazione della sua intera gamma.

mm863 - Food and Wine Magazine / PiedmontValter Loverier – Loverbeer

La scelta commerciale del birrificio Loverbeer dimostra la grande passione di Valter Loverier per la birra, passione che chiaramente si ritrova in tutte le sue produzioni. Dal 2009 il birrificio produce solo stili inusuali in quantità molto limitate: Valter non punta al grande pubblico, ma a una ristretta cerchia di veri appassionati. Tra Oud Bruin, Russian Imperial Stout, fermentazioni miste e birre con mosto di vino, le sue produzioni sono uno splendido omaggio alle tradizioni brassicole del passato. Scordatevi Pils e IPA: la scelta di Valter non prevede compromessi. Nel 2014 si sono aggiunte alla gamma di Loverbeer i primi frutti della linea Saison de L’Ouvrier, oltre alla Nebiulin-a e alla For Fan.

birroneSimone Del Cortivo – Birrone

Simone Dal Cortivo è senza dubbio uno dei massimi esponenti delle basse fermentazioni che abbiamo in Italia. Il Birrone esiste dal 2008, ma possiamo affermare che solo negli ultimissimi anni si è imposto all’attenzione degli appassionati grazie a una gamma di livello eccelso. Le sue birre sono di una pulizia sconvolgente e interpretano in maniera perfetta gli stili di riferimento. Anche Simone nel 2014 si è concesso delle “divagazioni brassicole”, puntando con più decisione sulle alte fermentazioni e su piccole sperimentazioni. Tra quest’ultime possiamo citare anche la Se bevemo fora la baracca, collaboration brew con Gino Perissutti di Foglie d’erba, che avete potuto assaggiare durante l’ultima edizione di Fermentazioni.

donato_di_palmaDonato Di Palma – Birranova

Il meridione brassicolo può esultare per la presenza tra i finalisti di Donato Di Palma, birraio del birrificio Birranova di Triggianello, in provincia di Bari. Si può pensare che la nomination consacri la grande crescita del movimento pugliese nell’anno appena concluso, ma non bisogna dimenticare che Donato è stato uno dei primi esponenti della scena birraria locale e maestro per tanti altri birrai. Grazie a una crescita costante, in meno di dieci anni la sua creatura è diventata uno dei birrifici più apprezzati in Italia, così come largamente riconosciute sono le sue doti brassicole. Nel 2014 Birranova ha proseguito nella strada intrapresa negli ultimi anni: consolidare la gamma base e arricchirla di continue sperimentazioni e one shot. Con un filo conduttore comune: il sempre altissimo livello qualitativo.

Come accennato, il nome del vincitore sarà svelato tra una settimana a Firenze, durante un evento condotto dal mitico Kuaska. Per i dettagli vi rimando alla pagina Facebook dell’iniziativa.

Questi i cinque nomi, ora sta a voi eleggere il vostro personale Birraio dell’anno. Ricordo che la preferenza deve tenere in considerazione la costanza qualitativa del relativo birrificio, intesa come assenza di difetti e valutata nell’intero anno. Quindi non il birraio che vi sta più simpatico o che apprezzate maggiormente in assoluto, ma quello che secondo voi si è distinto più degli altri nel corso del 2014. Voi chi votereste tra i cinque nomi arrivati in finale?

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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16 Commenti

  1. bella lotta tra Campari e Del Cortivo, ma il Birrone vincerà il prossimo anno. Quest’anno Ducato.
    Voto Campari

  2. Indiscutibilmente Giovanni Campari del Birrificio del Ducato. Cheers!

  3. Donato Di Palma.

  4. Donato Di Palma

  5. Meriterebbe di vincere Schigi a mani basse, ma verrà penalizzato dalla regola scritta del “mai volte 2 di fila”. Pronostico quindi su Simone Del Cortivo

  6. Giovanni Campari – Birrificio del Ducato

  7. Giovanni Campari è l’unico con una gamma così completa , sfido gli altri a seguirlo in tanta bravura. Una spanna sopra.

  8. IO VOTO PER IL RURALE ANCHE SE NON E’ IN LISTA.

    SALUTI

  9. Giovanni Campari, per l’estrema cura del dettaglio , per la completezza della sua gamma, per i continui riconoscimenti e premi che testimoniano l’elevato livello qualitativo delle sue birre

  10. Ducato. Però Birrone è uno spettacolo. Senza nulla togliere agli altri finalisti, per carità..

  11. Valter Loverier proprio per la sofisticatezza delle sue birre, ogni volta una scoperta e una sensazione diversa. Menzione speciale per Simone Dal Cortivo: quest’anno alle manifestazioni romane ho visto il suo bancone preso letteralmente (e giustamente) d’assalto!

  12. io voto 1° Donato Di Palma 2° Luigi D’Amelio 3° Valter Loverier

  13. Simone del Birrone a mani basse, ha dimostrato di essere un fuoriclasse, estrema cura delle birre, dalle lager che lo hanno portato alla ribalta alle one shot sempre azzeccate passando per le birre che si trovano meno in giro tipo la “fuckin” e la “H” (che se non sbaglio ha ricevuto ottimi riconoscimenti anche come birra g-free)

  14. Beh anche se sono tutti eccezionali direi Campari (anche perché purtroppo di Loverbeer e Birranova ho assaggiato poco niente purtroppo)

  15. io Voto il Birrone lavora in maniera ottima e poi mi è il più simpatico.

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