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Che Birra, anniversario Open Baladin e altri eventi

Da giovedì 23 a domenica 26 settembre andrà di scena a Firenze, in Piazza Santa Croce, l’edizione inaugurale di Che Birra, il primo grande evento del capoluogo toscano completamente dedicato alla birra artigianale. Nonostante il battage pubblicitario sia cominciato relativamente tardi, a prima vista sembra una manifestazione curata nei minimi dettagli, come dimostra il sito web ufficiale. La lista dei birrifici è di tutto rispetto: Baladin, BiRen, Birra del Borgo, Atlantic Oil, Bacherotti, Ducato, Birrificio Italiano, Lilium, L’Olmaia, Croce di Malto, Karma, La Petrognola e Mostodolce. Insomma, nomi di sicuro spessore, integrati da alcune interessanti novità.

Secondo una formula che sta trovando sempre maggiore diffusione nei festival birrari italiani, durante i giorni di manifestazione diversi locali fiorentini organizzeranno degli eventi con protagonista la birra. I luoghi che hanno aderito all’iniziativa sono i seguenti: Kome, Ora d’aria, Braumaster, Vintage Club, Il santo bevitore, Cantina Barbagianni, Public House 27. L’accesso a Che Birra è completamente gratuito, mentre gli assaggi sono disponibili nei formati da 20cl (1 gettone) e 40cl (2 gettoni); ogni gettone costa 2,50 euro. Il festival è organizzato da CNA Confesercenti e Confartigianato con il patrocinio del Comune e del Quartiere 1 di Firenze.

open-baladinDa Firenze ci spostiamo a Roma, dove venerdì 24 settembre l’Open Baladin (via degli Specchi) festeggerà il suo primo anniversario con una grande festa. Ecco cosa vi aspetta: 50 linee di birra alla spina, 3 birre servite direttamente dai cask, 3 birre spillate direttamente dalla botte, alcune chicche da urlo. Tra quest’ultime segnalo: Sedici° in botte (Birra del Borgo), 10 e lode in botte (Opperbacco), Xyauyu in botte (Baladin), I Hardcore You (blend collaborativo tra Brewdog e Mikkeller), Lambic 2008 e Saint Lamvinus (Cantillon).

Tra le birre italiane ci saranno quelle dei birrifici Maltovivo, Montegioco, Toccalmatto, Troll, Croce di Malto, L’Olmaia, Maltus Faber, Birrificio di Como, Lambrate. E ancora dalla Birra del Borgo la Stelle & Strisce e la Hoppycat (collaboration brew con Grateful Deaf), entrambe in cask. Non mancheranno ospiti e birrai da tutta Italia. L’evento inizierà alle 18,00, eventuali prenotazioni verranno accettate solo entro le 21,00.

maiellaRimanendo in centro Italia, segnalo infine che domenica 26 settembre si terrà a Castello Ducale (CH) la festa del Birrificio Maiella. Saranno disponibili le birre della casa, oltre alcune produzioni ospiti a sorpresa. Come in queste occasioni non mancheranno spettacoli dal vivo, visita all’impianto di produzione, pranzo alle ore 12,00, degustazione guidata (ore 15,00, 6 euro a persona). L’ingresso, comprensivo di pranzo, costa 12 euro. Inizio manifestazione fissato per le 10,00. Per ulteriori informazioni consultate la locandina qui accanto.

poster copia (1)Sempre domenica 26 l’osteria Il Bardo di Carate Brianza (MB) organizza Luppolove, una festa con grigliata e dj set, durante la quale si terrà una degustazione ragionata di sei birre lombarde: ArtigianAle (Bi-Du), Backdoor Bitter (Orso Verde), Miloud (Lariano), San Dalmazzo (Menaresta), Terzo Miglio (Rurale), Tipopils (Birrificio Italiano). A condurre la degustazione ci sarà Marco Giannasso (Unionbirrai). Per ulteriori informazioni, c’è la locandina qui a fianco.

Per quanto mi riguarda, ci vediamo venerdì sera all’Open. Buone bevute!

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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34 Commenti

  1. Oddio, chiamarle “chicche da urlo” mi sembra un po’ esagerato… c’è una lista completa? 🙂
    Comunque peccato, un giro magari lo farei se fossi a Roma.

  2. @Patrick
    Ah perché a casa hai 16 gradi, 10 e lode e Xyauyu servite direttamente dalla botte? 🙂
    La I hardcore You l’hai bevuta? E la Hoppycat?

  3. @Andrea
    Un personaggio dell’enturage Open mi aveva parlato di Dogfish Head alla spina (direi la Palo Santo ma era notte fonda…, comunque non era una chicca da urlo :o) ), spero , per voi, che sia confermato.

  4. beh una palo dogfish alla spina già mi sembra più da chicca (quasi) da urlo 😀

    La i hardcore you si troverà in qualsiasi beershop entro pochi giorni o settimane (se qualcuno non ce l’ha già). Potrei sempre provare a mischiare una hardcore ipa e una i bet you

    E all’open che mi dovrei aspettare se non birre particolari della birra del borgo o della baladin? chicche sì, da urlo insomma…

    tutto IMO

    CMQ la serata sembra interessante. forse ci sarò.

  5. @Andrea

    No, non le ho… però son semplicemente versioni particolari di birre abbastanza conosciute. Certo, le proverei, ma da qui a decantarle come chicche da urlo! 🙂

    Mentre appunto, come ha detto INDASTRIA, la birra di Mikkeller vedrai che tra una settimana-due la troverai molto facilmente in giro.
    Magari ci fosse la Palo Santo! Nel caso, bevetela anche per me.

  6. @Patrick @INDASTRIA
    La I Hardcore You è interessante di per sè come anteprima, poi sulla birra capirai, a me come idea neanche piace
    Sulle altre, qui mi sembra che ci si dimentica troppo spesso (non solo in questo caso) che il target medio del movimento (e di questo sito, di conseguenza) non è certo il beer geek incallito che conosce a mena dito tutta RB o BA. A me l’elenco che ho riportato fa un bell’effetto, figuriamoci a chi beve birra con meno frequenza del sottoscritto… poi oh, c’è sempre spazio per fare le pulci a qualsiasi affermazione, ci mancherebbe.

  7. Scusate, la Palo Santo alla spina è una chicca da urlo mentre una Xyauyù in botte no?
    Sarà perchè la Palo Santo alla spina l’ho già bevuta un paio di volte, e ne ho pure una bottiglia in cantina, ma secondo me una orizzontale di Xyauyù con pure quella ripassata in botte… vale proprio la pena. Molto più che le Utopias varie.
    Poi sta mania dei mischioni… sorry, “blend”, mi sa sempre di più di brodo allungato… ma rispetto chi si straccia le vesti per averla o per aggiungere una tacca su RB.

    PS
    Andrea munisciti di fiaschetta da asporto per le botti, poi ti mando la lista della mia cantina per lo scambio 😮

  8. Mi dovrò “accontentare” di quello che viene offerto a Che Birra, anche se ho sentito cose poco lusinghiere sull’organzzazione. Non so se l’offerta dell’Open di Roma si possa denominare chicca da urlo ma cavolo se non mi ci butterei a capo fitto.

  9. @Tyrser
    Sono tentato di farlo 🙂 …

  10. “I hardcore you” me ne sono rimaste 6 a casa 🙂 assaggiatela prima di giudicarla… Per me e’ fenomenale.

    La xyauyu e el altre spillate direttamente dala botte penso siano molto interessanti…
    PREZZI???

  11. @Anon
    Mi dicono sempre 5 euro per tutte le birre, anche quelle in botte

  12. Solo per precisare che ci sarà anche Amiata ad Open..con Contessa, Bastarda doppia e Bastarda rossa..

  13. @Andrea

    Ma figurati, mica snobbo le birre dell’elenco. Tant’è che se fossi a Roma le verrei ad assaggiare…
    Solo che, e parlo a livello personale, mi trasmette più entusiasmo provare qualcosa di totalmente nuovo, specie se si tratta di produzioni difficili da reperire in Italia e che ottengono molto successo nei loro paesi d’origine, piuttosto che una versione in botte di birre che conosco già. Sarà perché, purtroppo, non ho attualmente le possibilità economiche per permettermi tour oltreoceano e devo arrabattarmi con qualche trade se mi va bene.
    La mia filosofia non la ritengo da geek incallito… e tieni conto che la community fuori dai confini italiani non è solo RB o BA, ma un infinito mare magnum di blog e siti d’informazione come Cronache. Molti li segnali anche tu tra i link! 🙂

    Poi è logico che tutto ruoti anche attorno all’esperienza personale. Prendi Tyrser: a me l’idea di una Palo Santo alla spina esalta non poco, per lui è quasi ordinaria amministrazione.

  14. Se non fa più effetto una Xyauyù in botte ci siamo proprio ridotti maluccio..
    Snobetti è un conto e già è ridicolo,ma professorini dell’ignoto no..Pietà..

    Serve un jigger di gruyt servito nel Graal per sorprenderne alcuni ormai..

  15. @Bossartiglio

    La Xyau l’ho assaggiata normale e Fumé, giusto per precisare che non parlo di cose a me totalmente ignote.
    Provare anche quella in botte m’incuriosisce e non la rifiuterei di certo ad avere l’occasione, ma personalmente lo ritengo secondario nelle mie priorità e ciò – con buona pace del Turco e del pubblico di Cronache, è chiaro – non me la fa considerare “sorprendente”.
    Poi se questo deve fare di me uno snob, fate voi…

  16. @Patrick

    Parliamo di una delle birre più particolari che siano mai state prodotte e una delle più raramente reperibili a livello generale,servita in botte.
    Averla provata in bottiglia ok,ma quante altre volte si potrà berla così?
    E’ un discorso che non mi appassiona,preferisco scolare pinte,ma se una birra del genere non merita l’appellativo di “chicca”,”rarità”,”finezza” o quello che ti pare,quali sono le chicche?
    Il discorso è meno stupido di quanto sembri,perchè se una botte di Sedici gradi o di Xyauyù per un appassionato diventa poco più che normale,è molto probabile che non abbia spirito e spunto adatto a trasmettere entusiasmo ai bevitori meno esperti.
    E si crea quel vortice infinito,stucchevolissimo e controproducente di ricerca del batch ∞,della bottiglia a.C. o,a prezzi da Tiffany,in culo a uno sciuride asfaltato.
    Poi davanti a una spina di Arabier,storcono il naso a priori e ordinano a 20 dollari una bottiglia di Alesmith-Mikkeller-Stone tripel perchè è una chicca e li vale tutti.

  17. a me la Xyauyù manco piace 😀 che dovrei urlare?
    E nemmeno mi straccio le vesti se una birra è in keg, botte o bottiglia.
    Poi vediamo chi sono gli snob della birra in italia perché se ne potrebbe parlare…

  18. @Indastria

    Purchè seduti al bancone di un pub.
    Vabbuò,ricapitolando.
    La questione è di lana caprina (scusa Ste,ti pago le royalties in pinte 😉 ),ma ad alcuni interessa.
    Se per “chicca” si intende una rara prelibatezza (o presunta tale) da autoerotismo compulsivo,piaccia o no,la Xyauyù ne ha tutti i crismi.
    Se poi l’Indiana Jones del saccaromiceto ritiene degna dell’alta onoreficenza solamente una birra che risponda a parametri d’eccezionalità,costo,fama mediatica e irripetibilità da pietra filosofale,la soluzione non è il bicchiere,ma la Paroxetina.

  19. @Bossartiglio

    Per me passione non significa andar dietro alle birre “più particolari che siano mai state prodotte e una delle più raramente reperibili a livello generale” (dove, poi? A Roma non è difficile trovare la Xyau); come se poi fosse indice automaticamente di qualità.
    Se trasmettere entusiasmo dev’essere insegnare, ai bevitori meno esperti, che ci si deve per forza esaltare davanti alla versione conservata in botte di nonno morto (cit.) con triplo salto carpiato e foglie di tè coltivate personalmente da Deng Xiaoping, be’, allora abbiamo una visione decisamente diversa.
    Per altro mi sembra un controsenso parlare di prezzi, quando la Xyau costa venticinque euro. Ho pagato molto, ma davvero molto meno la collaborazione Alesmith-Stone-Mikkeller, che tra un po’ metterò in frigo. Poi ti faccio sapere com’è rispetto alla (eccellente) Arabier. 😛

    Ma meno male che sono io il geek o lo snob…

  20. conosco bene lo status della Xyauyù. E condivido anche quello che dice turco: non sono solo gli ultra appassionati a leggere il blog o a frequentare l’open.

    A me non piace, come detto, e rappresenta tutto il contrario di quello che io intendo per birra (a proposito: 25€ e anche di più in un qualsiasi beershop. alla faccia dei capolavori stranieri e italiani venduti a un quarto del prezzo…) però posso ammettere tranquillamente che per molti si tratti di una chicca. Quindi, chicca sì, ma da urlo mi sembra esagerato…solo questo 😀

    Personalmente godo come un riccio a bere birrificio italiano o lambrate; figuriamoci se è un discorso di essere esterofili o geek a tutti i costi..

  21. Che birre! Se non mi rimpatriano in Belgio va a finire che divento astemio

  22. @bossartiglio

    è un onore cederti il passo… 😉

    ognuno è giusto che abbia le sue priorità… per me la possibilità di assaggiare una birra eccelsa e di rara eleganza (quantomeno fino al mio ultimo assaggio che risale almeno ad un paio di anni fa) come la xyauiu (o come si scrive) affinata in botte o quella di riassaggiare la Palo Santo alla spina vale più di un sacco di intrugli che vedo ogni tanto morire di solitudine su qualche scaffale o in qualche frigorifero. poi se sia definibile come chicca… chissenefrega, il godimento per me viene prima. e invidio parecchio i romani che hanno di queste possibilità. e li invidio proprio perché conosco i prodotti, come a volte non invidio per niente altre cose proprio perché conosco non tutti i prodotti, ma i produttori sì…

    lascio una parabola (forse un po’ fiamminga) che spero faccia riflettere. qualche settimana fa ero da un dei migliori produttori degli stati uniti, probabilmente il migliore se si considera l’insieme della sua produzione. assaggiavo un’eccellente kriekenbier passata in legno a gradazione moderata e quindi un’enorme framboise beer molto acetica con esplosione di frutto. l’unione delle due idee di birra mi ha fatto venire in mente quel mostro di bontà che è stata la Hommage di Drie Fonteinen, così sapendo che regolarmente produce qualche nuovo blend di prodotti esistente per il pubblico degli incalliti (l’ultimo, eccellente ma a mio parere anche estemporaneo penso andrà polverizzato nel giro di due o tre settimane dal lancio) gliel’ho buttata: gli faccio, secondo me potrebbe essere interessante proporre un blend delle due birre. lui, ci ha pensato un attimo, ha preso due bicchieri, ha miscelato un po’ di framboise con la kriek, e me ne ha porto uno… se fra un annetto lo vedreto sul mercato, sapete come è nato…

  23. @INDASTRIA

    Posso farti una domanda? Tu che frequenti il 4:20, hai letto i prezzi dei “vintage” ?
    Bene ritieni ancora che 30 euro per una X. siano fuori dal mondo?E’ una birra che ha i suoi 2/3 anni. In fin dei conti un bicchierino di X ti costa come 2 pinte di, che ne so, di single hop di Mikkeller. E non vale dirmi che vai all’Happy Hour…

  24. per carità, può costare anche 50€ e valerli. Conosco la complessità del prodotto.
    Era solo per rispondere a dei paragoni fatti.

    P.S.
    la lista del vintage del 4:20 suppongo sia fatta solo per bellezza visti i prezzi un po’ senza senso 😀

  25. che peccato che al Luppolove già da settimana scorsa è stato raggiunto il numero massimo di adesioni per la degustazione ! Ma come si fa a stare dietro a tutto e ad avere per tempo le info ?!?!?!?!?! ….. ci si iscrive a 10000 news letter …. ma poi non si ha il tempo di leggere tutte…..il cane che si morde la coda !!!!
    Grazie mille Andrea delle info che comunichi

  26. @ciaba
    Grazie 🙂 Figurati, ho lo stesso problema anche io… e devo pure scriverne!

  27. Tour birrosi da cena a notte, e una grande manifestazione il pomeriggio. 72 ore di fuoco. Roma arrivo !

  28. Urliamo?

    Birrificio del Borgo:
    1. Sedici Gradi (in botte)
    2. HoppyCat (in cask)
    3. Stelle e Strisce
    4. Reale Extra
    5. My Antonia
    6. Rubus
    7. Castagnale

    Baladin:
    8. Xyauyù (in botte)
    9. Super
    10. Nora
    11. Isaac
    12. Open

    Opperbacco:
    13. Dieci e Lode (in botte)
    14. Bianca Piperita
    15. L’Una
    16. Triplipa

    Birranova:
    17. Trebbiana Extra

    Lambrate:
    18. Porpora
    19. Montestella

    Bidù:
    20. Rodersch
    21. H10op5

    Olmaia:
    22. Karkadè
    23. La 5

    Toccalmatto:
    24. Grooving Hop (in cask)
    25. Rude Boy (in cask)

    Acelum:
    26. Duse

    Maltovivo:
    27. Noscia
    28. Tscho

    Amiata:
    29. Contessa
    30. Bastarda Rossa

    Como:
    31. Birolla

    Maltus Faber:
    32. Bianca

    Montegioco:
    33. Open Mind
    34. Mummia

    Karma:
    35. Carminia

    Torrechiara:
    36. Panil Barrique Sour

    Croce di Malto:
    37. Triplexxx
    38. Hauria

    Troll:
    39. Febbre Alta

    Turan:
    40. Oops

    Le Chicche Straniere:
    41. Jonge Lambic 2008 Cantillon
    42. St. Lamvinus Cantillon
    43. XX Bitter De Ranke
    44. I Hardcore You collaborazione Mikkeller & BrewDog
    45. Moinette Dupont
    46. Pils Pivovar Kout
    47. Best Bitter St Peters
    48. Sierra Pale Ale Sierra Nevada
    49. Guldenberg De Ranke
    50. Baltic Porter Pivovar Kout

  29. scusate per la domanda puramente economica: ma 5 euro 1 birra da 33? si puo venire senza prenotare?

  30. @peppe
    non c’è bisogno della prenotazione
    la quantità sarà quella di sempre (0,40 se non ricordo male)

  31. grande serata……
    comunque con quelle liste cosi vaste alla fine si rosica sempre…
    perchè non puoi assaggiarne nemmeno la metà della metà!!!!!!!!!

    PS:10 e lode in botte di montepulciano è super

  32. Piccola nota di demerito sull’open…..
    ma dei bicchieri un po più normali!!!!!!!!!!!!!
    meno fighetti e più adatti alla birra che vorrei bere?????
    parliamo tanto di birra artigianale e poi la beviamo in un bicchiere (anzi 2)
    senza relazione con la birra in esso contenuta.
    Vabbe che se mi va una birra me la bevo anche alla bottiglia o nel bicchiere di plastica se non ho niente di meglio, ma al pub no!!!!!!!!!!!!

    ogni birra vuole il suo bicchiere……..(o quantomeno il tipo giusto)

  33. Luppolove : grande degustazione , ottima organizzazione e tanta buona birra ben lupolata :-)))

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