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Imperial Beer Party: il mio resoconto

5501771_origCon alcuni giorni di ritardo pubblico qualche considerazione sull’Imperial Beer Party, tenutosi a Roma lo scorso fine settimana. Premetto che la mia visita è stata quasi una toccata e fuga domenica sera, in parte forzata dagli impegni del week end, in parte voluta per essere presente in un momento tranquillo, ma non troppo dispendioso dal punto di vista meteorologico. Formula e sede sono stati gli stessi del passato Spring Beer Festival (con analoghi pro e contro), mentre questa volta l’affluenza ha mostrato un certo calo, complice probabilmente il primo vero fine settimana estivo della stagione e una comunicazione non proprio efficace. Comunque le cose interessanti da bere non sono mancate…

Tra le novità assolute (o quasi) ho assaggiato la Pott’asia del Piccolo Birrificio Clandestino, che ho presentato in passato. Si tratta di una Blanche molto sui generis, che oltre alla classica aromatizzazione belga, prevede anche l’aggiunta di spezie di origine asiatica. Oltre al profilo aromatico, tuttavia, ciò che la contraddistingue è una spiccata acidità, ottenuta con un percentuale importante di frumento. Il risultato è una birra molto dissetante, leggera ma complessa, con un carattere “rustico” che incarna probabilmente al meglio le Blanche del passato.

Altra novità, stavolta in anteprima, è la Black IPA del Birrificio Pontino, che, se non sbaglio, non ha ancora un nome ufficiale. Occhio però a stamparvi bene in mente questa produzione, perché è davvero di alto livello: i malti scuri sono dosati alla perfezione, evitando l’emergere eccessivo dei toni torrefatti, mentre il luppolo è presente ma non in modo invasivo, a tutto vantaggio dell’equilibrio generale. È dunque una birra che scende con grande facilità, anche a dispetto di un corpo forse un po’ troppo spesso. Ma si tratta di un dettaglio, poiché questa Black IPA è secondo me una delle migliori interpretazioni italiane dello stile, facile da bere ma estremamente appagante. Nota di merito anche per la Koelsch del Pontino, che sto seguendo nella sua evoluzione e che ha finalmente raggiunto livelli di tutto rispetto.

Un altro giovane birrificio laziale è l’Aurelio, che dopo pochi mesi di vita sta già mostrando grandi cose, come dimostra la richiesta crescente dei suoi prodotti. Ma i ragazzi vogliono rimanere saggiamente con i piedi per terra e compiere un passo alla volta, continuando a concentrarsi sulle ricette che stanno migliorando di cotta in cotta – nonostante un livello iniziale già molto alto. Lo stesso si può dire per il marchigiano MC-77: passare da beer firm a birrificio vero e proprio porta molti vantaggi (e richiede tanti sforzi, sia chiaro) e spesso i primi risultati si evidenziano proprio sulla qualità delle birre.

Ascoltando qualche parere qua e là sembrerebbe che le birre più apprezzate siano state quelle di Birrone, che si conferma ai vertici della produzione nazionale a bassa fermentazione. In passato ho speso tante lodi per questo produttore, quindi eviterei di tornare sul discorso. Ciò che mi fa piacere – oltre a trovare conferma alle mie impressioni – è vedere come Simone ci tenga a curare ogni birra, dalle ricette più nuove a quelle più “normali” (ad esempio anche una “semplice” Weizen è un gran prodotto).

Tra gli altri assaggi segnalo la nuova versione della Grey di Ecsit, nella quale Daniele ha voluto sottolineare la parte luppolata, aumentandone la bevibilità: sono sicuro che come lo scorso anno sarà una protagonista dell’estate birraria. Per il resto conferme da Free Lions, Turan, Opperbacco, Maiella e L’Olmaia. Come detto la mia visita è stata rapida e non ho avuto modo di assaggiare altro.

Per concludere sforo un secondo nella parte gastronomica, per segnalare la prima uscita ufficiale del Pork’n’Roll di Valentino Roccia – nome che non suonerà nuovo ad alcuni appassionati di Roma. Si tratta di un Ristopub che aprirà a breve a Roma e che prevede anche la presenza di birra autoprodotta, oltre agli ottimi salumi della casa che erano presenti all’Imperial Beer Party – tra cui una lonza che sembrava un lardo, ancora la sogno la notte.

Qualcuno di voi è stato alla manifestazione di Testaccio? Che ve n’è sembrato? Cosa avete bevuto di buono?

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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8 Commenti

  1. Grazie dei tuoi resoconti sempre precisi. Ho da farti una richiesta per il futuro: se ti è possibile provare a pubblicare prima dell’evento un’elenco delle birre che intendi provare in quanto le ritieni degne di nota, interessanti ecc. Mi capita ogni volta con rammarico di leggere il tuo resoconto e di rendermi conto di non avere provato quasi nessuna delle birre da te “recensite”. In questa occasione, ho provato la strepitosa Imperial del PBC ma non la Pott’Asia e neanche la Black IPA del Birrificio Pontino. Confermo, invece, il giudizio sul fantastico Birrone: in diversi occasioni, le ho assaggiate tutte e sono veramente eccezionali (Cibus, Punto G e Scubi su tutte). Ho provato, poi, l’incredibile Noa Reserve e la buona C-Jade di Almond’22.

    • Grazie Ferdinando. Ogni tanto, specie per i festival più grandi, faccio un post proprio come lo intendi tu, una sorta di “guida agli assaggi” in base alle birre che saranno presenti. Spesso tuttavia questo non mi è possibile per mancanza di tempo o di informazioni sulle birre presenti.

  2. Mi permetto di dissentire su alcuni passaggi dell’articolo dell’amico Andrea.
    Il nostro ufficio Stampa ha prodotto in circa 15 giorni di lavoro H24,il passaggio del nostro evento,su circa
    150 tra blog e riviste On Line del settore.
    Su testate nazionali come Messaggero,Tempo,Corriere dello Sport e Repubblica.
    Su Leggo,su Rete Oro in Tv,su Radio Rock.
    Su Agenzie come ANSA e ADN Kronos.
    Quando cito queste testate non parlo di pubblicità a pagamento ovviamente.
    La Comunicazione ha prodotto locandine e striscioni attaccati in tutta Roma,Tivoli Ostia e Castelli Romani.
    Un calo indubbiamente vi è stato,ma abbiamo conteggiato (in base ai consumi di food e birra) ovviamente non al millesimo
    oltre 10.000 presenze,probabilmente 10 volte di più di Festival più “blasonati”.
    Abbiamo avuto birrai felici e gente soddisfatta e questo non può che renderci orgogliosi.
    Un saluto.
    Paolo.

    • Ciao Paolo, mi dispiace se la sola frase “complice probabilmente […] una comunicazione non proprio efficace” ti abbia colpito a tal punto da spingerti a scrivere un commento di precisazioni tanto perentorio. Non metto in dubbio il lavoro del vostro ufficio stampa, ma quella percezione non è stata solo mia. Personalmente fino a una settimana prima dell’evento ne avevo perso completamente traccia, dopo che era stato annunciato tempo prima con un altro nome. Mancanza mia probabilmente.
      Sul resto non entro nel merito.

  3. Rauchbierlover

    Ci sono andato giovedì all’apertura e domenica nel primo pomeriggio, nonostante il caldo. Non so come sia andata negli orari “di punta”, ma ho visto davvero pochissima gente rispetto allo Spring. Alla fine sono andato per il piacere di rivedere un po’ di facce amiche e per bere birre che a Roma difficilmente si trovano. Sempre ottimi i ragazzi di PBC e di Birrone, piacevole conferma Aurelio, che avevo assaggiato solo in bottiglia. Ottima scoperta MC77, di cui mi avevano sempre parlato un gran bene. Per il resto, ripeto quanto detto per lo Spring: a me la location piace (nonostante il caldo infernale), la formula del pagamento diretto ai birrai pure, e la selezione dei birrifici presenti pure. Trovare nello stesso evento PBC, Birrone e Siebter Himmel per me è da orgasmo puro.

  4. Profonda invidia per il numero di eventi che a Roma ci si trova (quasi) sotto casa! Condivido l’opinione sulla Koelsh del Birrificio Pontino, bevuta una sola volta ma decisamente in ottima forma. Se la Black IPA segue il percorso…sbav 😛

  5. alexander_douglas

    Concordo pienamente sul resoconto di Andrea: c’è venuta meno gente ( a proposito quando ci sei andato tu?) ma secondo me qualitivamente il livello era anche meglio dell’edizione di aprile 😉 comunque ottima la black ipa del Pontino ( che si chiama Go Black ora comunque) la Grey di Ecsit ( la birra più buona che ho bevuto quel giorno) e anche se non era una novità la Take my adweisse di Revelation Cat 😉

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