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Nuovi luoghi birrari a Milano, Firenze, Bologna, Reggio Calabria e Mirandola

Impronta-BirraiaIn un post di metà gennaio siamo andati alla scoperta dei nuovi locali birrari di Roma, ma ovviamente l’Urbe non è la sola città in cui si sta vivendo un simile fermento. Interessante è il caso di Milano, che dopo essere uscita ufficialmente dal torpore birrario che l’ha caratterizzata per anni, sta ora registrando diverse aperture interessanti. Tra queste vanno sicuramente inserite quelle dei due Impronta Birraia: il primo ha aperto in via Tucidide a luglio 2014, il secondo a via Sciesa qualche mese dopo. Dettaglio non da poco: uno dei soci è Raimondo Cetani del birrificio Hibu, quindi i due locali possono essere considerati punti vendita ufficiali per il produttore lombardo. Il focus tuttavia non è incentrato esclusivamente sulla birra: molta attenzione è posta ad esempio sull’offerta gastronomica, con polli e costine arrosto, hamburger, panini vari, piadine e taglieri. Interessante anche la parte eventi, che prevede concerti, serate d’intrattenimento e brunch domenicale. Se ne volete sapere di più, consultate il sito di Impronta Birraia.

notedimaltoScendiamo a Mirandola, in provincia di Modena, dove da qualche mese ha aperto Notedimalto. Il nome rivela subito la natura del locale, che vuole unire in un unico luogo la passione della birra artigianale con quella della musica. Notedimalto si definisce infatti sia live pub che music store: oltre a bere alcune tra le migliori produzioni di microbirrifici italiani e stranieri (tra cui quelle a marchio proprio), si possono acquistare strumenti musicali, usufruire di due sale prova e partecipare a eventi di live music e non solo. Oltre alla birra si può scegliere tra una curata selezione di whisky, mentre la cucina punta su hamburger, primi, carne e stuzzichini vari. Notedimalto realizza quindi un’intrigante commistione di generi: mi sembra che esperienze simili siano sempre più diffuse in Italia, segno che la birra artigianale può essere veicolata anche in canali diversi e non convenzionali. Un bel modo per ampliare il bacino di utenti del settore. Altre info sul sito di Notedimalto.

lievitoPossiamo affermare che nasce da una commistione di generi – sebbene molto più tradizionale – Lievito, locale inaugurato recentemente a Reggio Calabria. Qui infatti si cavalca il classicissimo abbinamento tra birra e pizza, ma reinterpretato in nome della massima qualità. L’idea quindi è proprio di restituire dignità a un accostamento gastronomico che spesso è realizzato nel modo più banale possibile: Lievito è una pizzeria che invece impiega lievito madre, mix di farine integrali, lunga lievitazione (72 ore), alta digeribilità. Chiaramente nel menu non si trovano solo pizze: fritti di qualità, dolci creativi e gustosi “saltimbocca”. Anche il lato birrario è curato con estrema attenzione, vi basti sapere che tra i soci compare anche Francesco Donato, uno dei più importanti divulgatori di birra artigianale che abbiamo nel sud Italia. Ulteriori dettagli sulla pagina Facebook di Lievito.

red-brick-1In termini di abbinamenti tra birra e cibo non possiamo non segnalare l’apertura del Red Brick a Bologna, che si propone come un locale dedito alla carne alla griglia incentrato totalmente sulla qualità. Il Red Brick dispone di due grandi griglie (di cui una in pietra lavica) dove vengono cotte carni provenienti solo da fornitori di alto profilo. Oltre ai tagli classici, il menu prevede bbq, involtini, salsicce autoprodotte, pastrami reinterpretato e insaccati e formaggi di qualità, ma anche piatti veg e menu per bambini. Il tutto è accompagnato dalla birra artigianale (talvolta utilizzata anche in cucina), con una valida selezione di bottiglie e un impianto a sei vie. Interessanti anche la carta dei vini e dei distillati. Per saperne di più vi rimando alla pagina Facebook del Red Brick.

frumento4L’idea della cucina alla birra è ancor più enfatizzata da Frumento, locale che ha da poco aperto i battenti ad Andria (BT). Come racconta Puglia Mon Amour, i prodotti dei microbirrifici qui non sono protagonisti solo alle spine – con il Birrificio Svevo che produrrà una birra a marchio Frumento – ma anche nelle ricette del menu: la birra è utilizzata per i fritti, la panificazione, le affumicature e le brasature delle carni, oltre che per i dolci. È un luogo che sembra molto ambizioso, anche nella scelta di rivolgersi esplicitamente ai “beer lovers”. Altre informazioni sulla pagina Facebook di Frumento.

grand-cru-03Infine, tornando a locali birrari più usuali, circa un mese fa il sito della Pinta Medicea ha svelato l’apertura del secondo beershop di Firenze, battezzato Grand Cru. Il negozio nasce dall’iniziativa di Francesco Barzanti (uno dei soci fondatori dell’associazione toscana) e offre più di 400 etichette provenienti da tutto il mondo, alcune delle quali disponibili fresche grazie alla presenza di un grande frigorifero. Francesco è un homebrewer e quindi non è un caso che ampio spazio sia destinato ad attrezzature e ingredienti per la produzione casalinga: non solo kit di fermentazione, ma anche luppoli, lieviti e malti. Oltre alla birra, si possono trovare distillati ricercati e articoli gastronomici di qualità (cioccolato, confettura, dolci alla birra). Ulteriori informazioni sulla pagina Facebook di Grand Cru.

Impronta Birraia
Via Tucidide 56
Milano

Impronta Birraia
Via Sciesa 1
Milano

Notedimalto
Piazza Castello 22
41037 Mirandola (MO)

Lievito
Via dei Filippini 27
Reggio Calabria

Red Brick
Via Frassinago 2/c
Bologna

Frumento
Piazza Catuma
Andria

Grand Cru
Via Giampaolo Orsini 46/a
50126 Firenze

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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3 Commenti

  1. Tratto da pugliamonamour.it: “Le potenzialità di bionde, rosse, more saranno esplorate per la prima volta in cucina…”
    “Solo birre artigianali, dunque l’intera gamma delle etichette prodotte dalla più pugliese delle birre home made, firmata Birrificio Svevo, che dedicherà a Fermento una etichetta ad hoc, e la Amarcord, la birra artigianale prodotta con acqua da sorgente naturale che sgorga dalle pendici del monte Nerone, costola dell’appennino umbro-marchigiano”.
    Le premesse sono ottime 🙂

  2. La Amarcord è tutto tranne che artigianale!

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