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Pub e birrerie di Roma: ampliamenti e nuove aperture (parte 1)

La scena birraria di Roma resta sempre piuttosto vivace, anche in un momento storico in cui gli spunti per apportare delle novità sembrano essere limitati. Tra nuove aperture e ampliamenti di locali già precedentemente attivi, sono molte le opportunità per gli appassionati romani di approcciarsi a nuovi pub, risto-pub, brewpub e altre tipologie di locali. Per questione di anzianità cominciamo da chi recentemente è stato protagonista di espansioni, in particolare di due realtà che, operanti in quartieri molto differenti tra loro, dopo appena un anno hanno raggiunto un consolidamento tale da permettere ai rispettivi proprietari di compiere un importante salto di qualità: parliamo dell’Artisan a San Lorenzo e del Twenty a Montesacro.

L’Artisan si caratterizza per un gusto estetico piuttosto peculiare. In una zona come quella di San Lorenzo, dove non mancano locali già operanti nel campo della birra artigianale, l’originalità e la freschezza sono due caratteristiche necessarie per poter attecchire: il pub di Giuseppe ed Emanuele – non a caso due ragazzi giovani, classe ’90 – fa sue queste qualità. In stile prettamente nordico con luci molto accese che riescono a conferire un deciso calore, l’Artisan è noto ai suoi fruitori per la selezione di birre italiane ed estere molto ricercata. Dall’amore brassicolo per la Danimarca e la Scandinavia, a quello per le eccellenze italiane, passando per il Belgio e quando possibile per gli Stati Uniti, capita spesso di entrare nel locale di San Lorenzo e imbattersi in importanti novità, vuoi per stile, birrificio o caratteristiche della birra. Se queste poi sono accompagnate da una selezione gastronomica fortemente innovativa, affiancata da salse alla birra molto particolari, è chiaro come l’ampliamento del locale, che potrà contare su un maggior numero di coperti, appaia necessario per fornire un’esperienza ancor più completa alla clientela. Molto interessante anche la selezione di whisky e liquori artigianali.

twenty

Il Twenty non si allontana molto dall’idea di ricercare costantemente prodotti nuovi. Con alcune peculiarità. Il locale, tra i primi nella zona di Montesacro/Talenti a trattare birra artigianale come risorsa principale, sta crescendo di pari passo con la sua clientela, sempre più appassionata al mondo della birra craft. L‘amore per il luppolato pervade ogni angolo del pub, ed è piuttosto vario il ricambio di birre appartenenti a stili come India e American Pale Ale. Le tipologie meno inclini a una decisa luppolatura, come Golden Ale e Saison, sono presentate in varianti molto “hoppy”, aspetto che connota in maniera piuttosto precisa la linea del Twenty. Tuttavia non mancano stili di diversa concezione, come ad esempio quelli rientranti nella definizione di Sour Ales, che, confermando una delle mode del momento, ricevono molti apprezzamenti dagli avventori. A differenza dell’Artisan, il pub di Andrea e Marco non amplierà la struttura originale, bensì verrà trasferito e rinnovato esattamente dall’altra parte della strada per favorire anch’esso un aumento nel numero di coperti. Le novità? Le spine saranno più visibili, una handpump permetterà di spillare un po’ di Inghilterra, l’offerta si amplierà con l’ingresso del sidro e probabilmente sarà destinato uno spazio decisivo alla gastronomia. Qual è l’aspetto maggiormente interessante di queste due realtà? Vedere come dei locali finora prettamente “da bancone” si svilupperanno in spazi più ampi.

mad hop

Passando alle nuove aperture, c’è sicuramente da segnalare un fermento in quel di Centocelle, quartiere dal bacino d’utenza enorme, ma ancora poco avvezzo alla birra artigianale. È proprio con l’idea di portare in periferia un po’ del nuovo fermento culturale del mondo del craft, che hanno aperto due locali dagli stili differenti come Mad Hop e Retrogusto. Mad Hop è situato in via di Tor de Schiavi e si distingue dagli altri progetti per puntare a trasformarsi in futuro in un brewpub: dopo il Birstrò riparte quindi la stimolante idea di produrre e servire una birra interamente prodotta a Roma. Il locale è piuttosto grande, con una disponibilità di oltre 70 coperti, e può contare su un impianto con 12 vie. Grazie al numero non indifferente di spine, il locale di Centocelle cerca di coprire la maggior parte degli stili birrai al fine di proporre ai propri clienti un’offerta a 360°, come dimostrano le 80 differenti etichette attaccate in poco più di due mesi. D’altra parte, il locale di Gabriele, Roberto e Adriano si professa, nell’accezione più positiva del termine, realmente didattico per i suoi avventori. Benché la parte più interessante del progetto, quella cioè della birrificazione, debba ancora partire (a gennaio ci saranno le prime cotte), le conoscenze di Adriano sono un’ottima garanzia per guidare i clienti nel mondo della birra artigianale, grazie all’esperienza acquisita presso Birra dell’Eremo e al ruolo di docente ricoperto nei corsi ADB. Non male per un locale che può contare anche su una selezione di liquori romani molto varia.

retrogusto

Retrogusto, che si trova a via degli Ontani – dunque una zona di Centocelle differente, più a ridosso di viale Palmiro Togliatti – ha deciso di intraprendere una strada differente. Loris, Alessandro e Michele hanno infatti associato uno stile minimalista, semplice e pulito, a un arredamento composto esclusivamente di pallet, molto innovativo. Oltre al bancone e ai pianali, anche sedie, tavoli e divani hanno una struttura di base fatta con questo materiale di recupero. Per quanto riguarda il servizio, il locale vuole mediare tra lo stile inglese, senza dubbio prediletto dai proprietari, e il fermento tipicamente romano creatosi attorno ai luppoli. L’idea sulla carta è molto stimolante, perché non sono tanti i locali in cui si può trovare un’American IPA accanto a una buona English Ipa, piuttosto che a una Golden o Amber Ale ben fatta. Una caratteristica riscontrabile non solo alla spina, ma anche nella selezione in bottiglia. Inoltre non sono rari concerti funk o hip hop, poiché la creazione di un’atmosfera improntata sulla musica e la birra craft è l’obiettivo primario di questo locale.

daily hop

Spostandoci infine su Via Tuscolana, una zona in cui la birra craft ha attecchito profondamente grazie a numerosi locali di successo, c’è da segnalare un nuovo pub. Si tratta del Daily Hop, aperto da poco più di 9 mesi. I soci, Marco, Marzio e Federico, rispettivamente un geologo, un avvocato e un programmatore informatico, hanno deciso di lanciarsi in questa avventura per via della loro passione per le birre, cresciuta in locali storici come Blind Pig e Hopificio. La variazione di stili ed etichette rappresenta una componente fondamentale per il Daily Hop. L’interesse per le birre è molto alto e il pub trasmette questa sensazione; come molti locali che si possono trovare in Inghilterra il servizio è concentrato quasi esclusivamente su tipologie birrarie rientranti nell’accezione “drinkable”.

L'autore: Niccolo' Costanzo

Romano. Occasionale scrittore, frequente bevitore, ha sfruttato la sua prima esperienza negli Stati Uniti per conto del suo sito di pallacanestro per iniziare a scrivere di birra. La patria del luppolo lo ha stregato, ma lo stile inglese rimane nel suo cuore. Ha smesso di bere acqua da quando ha scoperto la Framboise di Oud Beersel.

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