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La birra italiana su alcuni recenti articoli stranieri

123-Alberto_Troll_2Uno dei metodi migliori per capire lo stato della birra artigianale italiana è analizzare come viene percepita fuori dai confini nazionali. I siti stranieri che parlano di birra ovviamente sono una marea, ma sempre più spesso è possibile leggere articoli che affrontano gli aspetti del nostro movimento birrario. Interessante ad esempio è il lungo pezzo di Stan Hyeronymus apparso sul magazine All About Beer, dove si affronta il tema dell'”americanizzazione” del panorama brassicolo internazionale. Chi c’è nella foto di apertura? Nientemeno che Alberto Canavese del birrificio Troll!

Cosa c’entra il produttore di Vernante con gli USA? Semplice, da qualche tempo la Palanfrina (birra alle castagne da 9% alc.) è disponibile sul mercato americano, dove, secondo Alberto, c’è un terreno più fertile rispetto all’Italia per produzioni così particolari. Da come l’articolo inizia, sembra quasi che le creazioni più estreme ricevano una buona risposta di pubblico solo negli States… Insomma, un’introduzione un po’ forzata, funzionale però per sottolineare la moda internazionale di indirizzarsi verso stili e filosofie produttive tipiche degli USA.

Nonostante l’attacco leggermente macchinoso, il pezzo risulta molto interessante, grazie ai contributi di tanti nomi del settore. Tra l’altro non sempre allineati, come ad esempio emerge dalle parole del distributore americano Daniel Shelton:

E’ molto triste pensare che il futuro è rappresentato dalla birra Americana, visto che qui non abbiamo ancora raggiunto la perfezione produttiva tipica di alcuni paesi europei.

Un giudizio molto netto, che ricorda quello che espresse anni fa sulla birra italiana. A proposito di birra italiana, sempre nello stesso articolo appare anche il contributo di Leonardo Di Vincenzo della Birra del Borgo, da tempo presente con costanza sul mercato statunitense. Ecco il suo pensiero:

Al momento tra i consumatori c’è una grande richiesta di birre muscolari, ma sono sicuro che quando questa moda passerà, i classici torneranno ad essere apprezzati da appassionati e bevitori. Mi dispiace solo che in questo momento i grandi classici sono sottovalutati ed è un peccato.

Se volete avere una visione completa di questa tendenza all’americanizzazione spinta, prendetevi alcuni minuti per leggervi l’articolo di Hyeronimus, è piuttosto interessante.

Recentemente altri birrifici italiani sono stati citati da siti stranieri. Senza entrare nel dettaglio vi segnalo un articolo del grande Charlie Papazian sul neonato birrificio Loverbeer, l’annuncio della commercializzazione negli USA delle Woodwork Series di Revelation Cat e un resoconto su CitaBiunda nel blog GrapeHops.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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Un commento

  1. Ma nella versione USA della Shangrila metteranno anche un po’ di ketchup heinze giusto per caricarla ancora un pochetto di sapori speziati?

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