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Guida alle Birre d’Italia 2015: è il momento dei riconoscimenti ai birrifici

guida birre italia 2015Poco più di un’ora fa sono stati resi noti i riconoscimenti per i birrifici della Guida alle Birre d’Italia 2015 di Slow Food. La pubblicazione fa seguito a quella di ieri, che invece si era concentrata sulle singole produzioni e insieme alla quale, dunque, completa la panoramica dei “premi” assegnati dalla guida. Anche in questo caso le differenze con la precedente edizione sono praticamente nulle: i riconoscimenti ai produttori si dividono infatti in tre tipologie, in base alla caratteristica per la quale emergono principalmente. Ciò che è cambiato è stato il “paniere” dei birrifici testati, cresciuto sensibilmente rispetto al 2012 (+102 aziende) e in grado quindi di restare al passo con l’enorme numero di birrifici aperti negli ultimi due anni.

Ho accennato ai tre tipi di riconoscimenti previsti per i produttori. La Chiocciola identifica i birrifici che sono stati apprezzati in modo speciale per la qualità e la costanza delle loro birre, per il ruolo svolto nel settore birrario nazionale, per l’attenzione al territorio e all’ambiente. La Bottiglia è attribuita invece ai birrifici che esprimono notevole costanza e ottima qualità media in tutta la produzione, ma che in teoria sono preferibili assaggiare in bottiglia. Il Fusto, infine, è attribuito ai birrifici che esprimono notevole costanza e ottima qualità media in tutta la produzione, ma che in teoria esprimono il meglio di sé in fusto.

Le chiocciole

ABRUZZO
Almond ‘22 – Loreto Aprutino (Pe)

CAMPANIA
Il Chiostro – Nocera Inferiore (Sa)

EMILIA-ROMAGNA
Vecchia Orsa – San Giovanni in Persiceto (Bo)
Birrificio del Ducato – Soragna (Pr)

FRIULI VENEZIA GIULIA
Foglie d’Erba – Forni di Sotto (Ud)

LAZIO
Birra del Borgo – Borgorose (Ri)

LOMBARDIA
Birrificio Italiano – Limido Comasco (Co)
Lambrate – Milano
Carrobiolo – Monza

PIEMONTE
Baladin – Farigliano (Cn)
LoverBeer – Marentino (To)
Montegioco – Montegioco (Al)
Croce di Malto – Trecate (No)
Troll – Vernante (Cn)
Beba – Villar Perosa (To)

PUGLIA
Birranova – Conversano (Ba)
B94 – Lecce

SARDEGNA
Barley – Maracalagonis (Ca)

TOSCANA
Amiata – Arcidosso (Gr)
La Petrognola – Piazza al Serchio (Lu)

 

Le bottiglie

ABRUZZO
Opperbacco – Notaresco (Te)
Maiella – Pretoro (Ch)

CAMPANIA
Maltovivo – Ponte (Bn)

EMILIA-ROMAGNA
Dada – Correggio (Re)
Toccalmatto – Fidenza (Pr)

FRIULI VENEZIA GIULIA
La Birra di Meni – Cavasso Nuovo (Pn)

LIGURIA
Maltus Faber – Genova

LOMBARDIA
Menaresta – Carate Brianza (Mb)
Birrificio Settimo – Carnago (Va)
Elav – Comun Nuovo (Bg)
Birrificio Rurale – Desio (Pv)
Valcavallina – Endine Gaiano (Bg)
Endorama – Grassobbio (Bg)
Extraomnes – Marnate (Va)

MARCHE
Mukkeller – Porto Sant’Elpidio (Mc)
MC77 – Serrapetrona (Mc)

PIEMONTE
Civale – Alessandria
Un Terzo – Candelo (Bi)
Pasturana – Pasturana (Al)
San Paolo – Torino

TOSCANA
Piccolo Birrificio Clandestino – Livorno
Bruton – Lucca
Birrificio del Forte – Pietrasanta (Lu)

UMBRIA
Birrificio dell’Eremo – Assisi (Pg)

VENETO
32 Via dei Birrai – Pederobba (Tv)
La Gastaldia – Pieve di Soligo (Tv)

 

I fusti

EMILIA-ROMAGNA
Birrificio Emiliano – Anzola dell’Emilia (Bo)
BiRen – Sant’Agostino (Fe)

LIGURIA
Birrificio Finalese – Finale Ligure (Sv)

LOMBARDIA
L’Orso Verde – Busto Arsizio (Va)
Brewfist – Codogno (Lo)
Manerba – Manerba del Garda (Bs)
Bi-Du – Olgiate Comasco (Co)

PIEMONTE
Aleghe – Coazze (To)
Grado Plato – Montaldo Torinese (To)
Birrificio Pinerolese – Pinerolo (To)

SARDEGNA
Rubiu – Sant’Antioco (Ci)

TOSCANA
L’Olmaia – Montepulciano (Si)

VENETO
BirrOne – Isola Vicentina (Vi)

Rispetto ai riconoscimenti alle birre, quelli ai birrifici presentano poche sorprese e nomi piuttosto consolidati. Gli unici due produttori che non conosco sono il Birrificio Pinerolese e il Birrificio Finalese, che a questo punto cercherò di assaggiare quanto prima. È invece molto più evidente il divario tra Nord e Sud, con il Meridione e le isole rappresentati solo da Campania (Il Chiostro, Maltovivo), Puglia (B94, Birranova) e Sardegna (Rubiu, Barley). Ancora una volta il Lazio riesce a conquistarsi uno posticino grazie alla sola Birra del Borgo, nonostante il livello produttivo della regione sia cresciuto sensibilmente negli ultimi due anni. Per il resto, a differenza della precedente edizione, non mi sembra ci siano assenze roboanti.

A proposito di confronti, se non vado errato nel 2012 i riconoscimenti ai birrifici furono 51, quest’anno 59. Si tratta all’incirca di un +15% di premi, a fronte però di un +45% di birrifici censiti. Come a dire che allontanandosi dai nomi più conosciuti, la qualità cala drasticamente (o comunque non risulta meritevole di menzione). Ora non so quanto speculativa sia questa mia interpretazione dei dati, ma sembrerebbe surrogare un’impressione abbastanza generalizzata nell’ambiente. Questo tuttavia non ha impedito a giovani realtà di ottenere importanti riconoscimenti, come Birra dell’Eremo o MC-77, di cui sono particolarmente contento.

Come ieri, anche oggi lascio spazio ai vostri commenti.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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2 Commenti

  1. La sola presenza di BDb pone pesanti punti interrogativi, ma anche esclamativi sulla bontà della selezione di slow food.
    Ma rischiamo di fare i soliti flame da post classifiche…

  2. Sono rimasto basito dalla (quasi) totale assenza di nomi per la Calabria, ma devo ammettere (quasi quasi) che al confronto con il Lazio possiamo ritenerci fortunati…

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