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1 oro, 8 argenti e 3 bronzi per l’Italia allo European Beer Star

Dopo i lusinghieri risultati conquistati dai birrifici italiani al recente Brussels Beer Challenge, i nostri produttori continuano a ottenere prestigiosi riconoscimenti nei concorsi internazionali. Un paio di giorni fa si è tenuta la cerimonia di premiazione dell’importante European Beer Star, che all’Italia è valso un bottino di 12 medaglie. Il bilancio complessivo è migliore rispetto a un anno fa (8 medaglie totali), ma peggiore in termini di qualità dei piazzamenti: nel 2014 gli ori furono 4, quest’anno solo 1. Una spedizione un po’ sfortunata, che ha portato nelle casse tricolori ben 8 argenti: con un pizzico di fortuna in più avremmo superato gli ori dell’ultima edizione. Non è un caso dunque che dopo il concorso belga, l’Italia si piazzi terza nella classifica di medaglie complessive anche allo European Beer Star, superata solo da due superpotenze come Germania e USA.

L’unico oro italiano è merito dell’onnipresente Birrificio del Ducato, che ha conquistato il metallo più prezioso con la sua splendida Beersel Morning nella categoria delle Sour Beer. La birra prodotta con un blend di New Morning e Lambic di Oud Beersel ha preceduto la Resurgam di Allagash e la Goudenband di Liefmans, non proprio due matricole. Ottima anche la performance italiana nella categoria delle Kellerpils, dove la Via Emilia (ancora Ducato) e la 405040 di Rurale si sono dovute piegare solo alla canadese La Pitoune di Trou du Diable. Comunque è da notare che ancora un volta l’Italia ottiene grandi riconoscimenti nella categoria delle Pils non filtrate.

Il Ducato ha concluso la sua partecipazione al contest con il bronzo della sua Wedding Rauch (cat. Smoke Beer), mentre tra i birrifici italiani più in evidenza si segnala Croce di Malto, reduce dall’ottima prestazione dello scorso anno. Per il birrificio piemontese sono arrivati due argento, uno nella categoria delle Dubbel con la Magnus, un altro tra le Imperial Stout con la Piedi Neri. Per quanto riguarda gli altri piazzamenti segnalo l’argento di Birra Perugia con la Golden Ale (cat. Golden Ale), l’argento di Elvo con la Schwarz (cat. Schwarz), l’argento di Doppio Malto con la Zingibeer (cat. Herb and Spice), l’argento di PBC con la Santa Giulia (cat. Scotch Ale), l’argento di Manerba con la Fiordalisa (cat. Witbier) e il bronzo del Birrificio Italiano con la BRQ-Scires (cat. Fruit Sour Ale).

Come forse saprete lo European Beer Star assegna anche dei premi popolari. Quest’anno l’oro è andato alla Aynger Brau-Weisse di Aynger, l’argento alla Midtfyns Imperial Stout di Midtfyns Bruyhus (birrificio danese che, lo ammetto, non ho mai sentito) e il bronzo alla Double Jack di Firestone Walker.

Scorrendo la lista dei vincitori (qui in pdf) si incontrano molti nomi conosciuti e alcune sorprese. Da quanto mi ricordo è la prima volta che mi imbatto in una medaglia islandese: il merito va ascritto all’impronunciabile birrificio Olgerdin Egill Skallagrimsson , capace di conquistare un argento tra le Festbier con la sua Boli. È meno scontato di quanto si pensi il dominio polacco nella categoria delle Baltic Porter, dove ha trionfato la Okocim Porter di Okocim e la Porter Warminski di Komoran ha ottenuto il bronzo.

In chiusura complimenti ai birrifici italiani che si sono distinti anche in questo concorso internazionale. Sebbene l’oro sia solo uno, l’impressione di crescita costante di tutto il movimento non viene meno. In bocca al lupo per il prossimo anno!

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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2 Commenti

  1. Francesco Sottomano

    Grandi, grandi tutti e grande Italia!

  2. Dopo aver dato un’occhiata alla lista dei vincitori, credo di poter affermare che i birrifici industriali preparino cotte “speciali” per partecipare a questi concorsi. Inutile invocare teorie complottistiche tese a screditare onestà e competenza dei giudici di turno. A ben guardare, le medaglie conquistate battendo i birrifici artigianali in questi eventi, sono il miglior modo a disposizione dell’industria per far credere di essere capaci di produrre birre di qualità, al pari dei loro concorrenti.

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