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Un riassunto di quanto avvenuto mentre il blog taceva…

Piazza del Popolo ad Ascoli
Piazza del Popolo ad Ascoli

Non senza una certa fatica, oggi ho ripreso la mia routine quotidiana dopo il periodo natalizio. In questi giorni mi sono rilassato e ho anche trovato il tempo per passare un fine settimana fuori Roma, cosa che non fa mai male 🙂 . E’ proprio per questo motivo che – come vi sarete accorti – negli scorsi giorni il blog è rimasto in silenzio (o quasi). Così con il post odierno riprendono puntuali i normali aggiornamenti del sito, pronto a raccontare un nuovo anno solare di birra artigianale. Recentemente sono avvenute diverse vicende che vale la pena riassumere, insieme ad alcune riflessioni personali. Via alla carrellata di notizie!

  • Il mio fine settimana fuori porta mi ha portato a scoprire – tra le altre – la città di Ascoli Piceno. E’ un piccolo gioiello architettonico, con quella che a mio parere è una delle piazze più belle d’Italia (Piazza del Popolo). Vabbè, arrivo al dunque: in cerca di birra artigianale, sono incappato nell’Alpen Keller, brewpub del comune marchigiano. E’ un pittoresco locale in stile Gasthaus bavarese, che produce due basse fermentazioni: una chiara, profumata e abbastanza gradevole, e un’ambrata, parecchio sbilanciata sui toni maltati e alla lunga stucchevole. Se vi trovate ad Ascoli, vi consiglio comunque di provarlo.
  • Essendo partito, ho dovuto rinunciare a un week-end passato al “Cento” Beer World Party del 4:20. Sono tuttavia riuscito a fare un salto giovedì sera all’inaugurazione: è un evento molto interessante, un po’ confusionario a causa dell’incessante turn-over dei fusti, ma sicuramente da provare. Se poi amate le birre acide, allora vorrete accamparvi in via Portuense: la lista di Lambic e suoi derivati alla spina è impressionante, regalando momenti di estrema goduria agli appassionati delle fermentazioni spontanee. Stasera c’è la serata di chiusura e cercherò di non mancare, anche perché a mezzanotte le spine ospiteranno solo prodotti acidi!
  • Rimaniamo in tema di fermentazioni spontanee, ma spostiamoci all’estero. Come riporta In.birrerya, Armand Debelder di Drie Fonteinen ha deciso di chiudere con la sua avventura di produttore di Lambic. L’incidente dello scorso maggio lo ha convinto a prendere questa clamorosa decisione, che tanti amanti del Belgio birrario accoglieranno con tristezza. Alla Drie Fonteinen resteranno inalterate le attività di assemblaggio di birre acide (iniziata nel 1953) e di distillazione di prodotti brassicoli (sperimentata proprio per recuperare parte della birra persa nella circostanza già citata). Resteranno poi operativi il ristorante di Beersel e il LambikODroom.
  • Il prestigioso birrificio americano Stone ha in progetto di aprire una succursale in Europa! A quanto pare si tratta di un’idea ancora in fase embrionale, piena di incognite. Eppure non è del tutto originale, visto che il percorso inverso è già stato fatto dalla danese Mikkeller. In rete sono subito apparse diverse congetture al riguardo, come quella del blog Top Fermented.
  • Restiamo all’estero, ma con i riflettori puntati sull’Italia. Negli scorsi giorni è stato pubblicato un interessante articolo sulla birra artigianale nostrana, sebbene nel concreto si limiti a descrivere le dinamiche della scena capitolina. Qualcuno potrebbe leggerlo come una sfida tra Open Baladin e Ma che siete venuti a fà, io preferisco vederlo come una panoramica di una parte della cultura birraria italiana, dalla quale emergono questioni importanti. In generale si capisce che il nostro mondo è ancora in divenire e alla ricerca di una sua identità.
  • Unionbirrai continua a lavorare sul premio Birra dell’Anno. Oltre alle informazioni già pubblicate a suo tempo, segnalo un nuovo metodo di giudizio (non più basato sul voto diretto, ma su una serie di verdetti selettivi) e una lista delle categorie leggermente cambiata rispetto al passato. Ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni.
  • Chiudiamo con un’altra associazione, MoBI Movimento Birrario Italiano, che ha aperto la campagna iscrizioni per il 2010. La quota di iscrizione standard costa 20 euro, anche se esistono diverse formule. La sottoscrizione permette di partecipare agli eventi MoBI, di usufruire di tanti interessanti vantaggi, e altro ancora. Per informazioni collegatevi al sito dell’associazione.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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6 Commenti

  1. ciao Turco
    dimentichi che a metà gennaio l’ADB pubblicherà i vincitori del concorso ADB sulle migliori birre artigianali Italiane con una formula molto interessante, infatti le birre sono state acquistate dall’ ADB e non spedite dai produttori, questo sistema che io condivido è utilizzato in molti altri settori e garantisce una certa obbiettività sui prodotti che effettivamente arrivano negli scaffali dei negozi.

  2. @pistillone
    beh è un po’ difficile che io lo abbia dimenticato, visto che si tratta di un evento futuro e non passato. Quando l’elenco sarà reso pubblico, lo riporterò su queste pagine.

  3. auguri di un buon 2010 birraio a tutti! ciaoooooo lallo

  4. tanti auguri di buon anno a tutti e ad Andrea gli auguro di raccogliere tante informazini quante ce ne ha regalate lo scorso anno.
    AUGURI ad Andrea

  5. “Qualcuno potrebbe leggerlo come una sfida tra Open Baladin e Ma che siete venuti a fà”….ma quale sfida!!! Siano benedetti tutti e due e Ponte Sisto che li mette in comunicazione!! Due locali così diversi a partire dalle proposte birraie all’arredamento. Ho passato una bellissima giornata tra nuove scoperte italiane, vecchi amori mai assaggiati alla spina da una parte e i mezzi litri di Tipopils, Zoigl e aipiei dall’altra…poi ho collassato!! e che dire del 4:20 e delle sue incredibili birre…i miei 3 giorni a Roma non sono bastati!!!Bella questa Roma birraia!!

  6. @Michela
    D’accordo con te, ma l’articolo punta anche su quell’aspetto, c’è poco da fare. A me non interessa niente, sia chiaro: più offerta c’è, meglio è.

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