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"L'intento non è la repressione"

Che sia ben chiaro. Perché se qualcuno possa aver pensato diversamente, il sindaco Alemanno si è affrettato a chiarire il punto: “Divertimento sì, ma secondo le regole e autocontrollo per contrastare la cultura dello sballo, perché ci si può divertire senza perdere la consapevolezza di sè”. Queste parole sono state pronunciate a margine della presentazione del nuovo piano per la sicurezza nel centro storico della Capitale. Si tratta di una serie di provvedimenti molto eterogenei, che vanno dalla limitazione della libertà personale, all’istituzione di meccanismi inutili e demagogici.

L’intervento più rilevante è il divieto di vendere bibite alcoliche da asporto dopo le 21: i locali, le associazioni culturali, i supermercati e i laboratori di artigianato saranno interdetti dal somministrare alcol da asporto dopo le nove di sera. Una decisione senza precedenti, che di fatto impedisce a chiunque di passeggiare per le vie del centro sorseggiando una birra dopo cena. Il divieto di vendere alcol all’interno dei locali dopo le 2 di notte, inoltre, sarà esteso anche alle associazioni culturali (finora esentate da questa regola).

Ma il piano non si ferma qui. Forse ancora più ridicola è la decisione di stabilire una serie di presidi delle forze dell’ordine intorno ai quartieri della movida capitolina, con l’intento di effettuare controlli con etilometri. Spettacolo puro a Roma Capitale: con il futuro abbassamento del limite alcolemico a 0,2 mg, chiunque vedrà ritirata la propria patente se sarà fermato dopo aver bevuto anche una sola birra. Ricordo a tutti che le strade intorno ai centri della vita serale romana, come il Lungotevere, sono letteralmente congestionate dal traffico fino alle ore più avanzate della notte: non esattamente la situazione più soggetta ai classici pericoli dell’insicurezza stradale.

Tra le altre disposizioni un aumento della video-sorveglianza nelle zone “calde”, il potenziamento dell’illuminazione pubblica nei vicoli intorno a Campo de’ Fiori e aree limitrofe (da Piazza Navona fino a Piazza Trilussa) e un giro di vite sui circoli culturali.

Scopo evidente del progetto: svuotare le vie e i vicoli del centro storico dai frequentatori serali, in pratica annientare quella che viene definita la “movida” capitolina. La corrente neoproibizionista colpisce ancora, con le solite strategie: limitare la libertà personale con interventi repressivi invece di proporre strategie preventive. Ma, come ben saprete, le seconde sono costose, meglio farsi belli con cifre gonfiate grazie a misure assolutamente restrittive.

Se volete conoscere nel dettaglio il nuovo geniale piano del sindaco, questo è un articolo tratto da Il Messaggero. Dal quale si evince che, tra le altre cose, il presidente del I Municipio non è stato invitato da Alemanno alla riunione da cui è scaturito il progetto.

Lascio lo spazio ai vostri commenti, mi permetto solo di esprimere la mia perplessità di fronte a chi oggi è sorpreso per decisioni che, qualche mese fa – in particolare durante la campagna elettorale – potevano benissimo essere previste: un po’ di consapevolezza elettorale in più non guasterebbe.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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15 Commenti

  1. Il miglior commento potrebbe essere questo che ho trovato casualmente sul link del Messaggero.
    Fatevene anche voi una ragione, siamo al ventennio.

    “Fastfood: locali sorti come funghi dove troppo spesso si parla “napoletano” che vendono un piatto di pasta e un bicchiere di acqua a 10 euro non sono un buon biglietto da visita per una capitale.

    Prostitute: uscire dall’autostrada ed entrare in citta sulla salaria dove h24 puttane nude offrono il loro corpo non è un bel vedere.

    Il sindaco sta cercando di mettere in atto, malgrado mille difficoltà. le pressanti richieste di una citta la quale negli ultimi 15 anni ha vissuto in uno spot voluto dal duo veltronirutelli. Uno spot dove si favoleggiava che Roma era un luogo incantato e dove la monnezza veniva sistematicamente nascosta sotto il tappeto. Ogni adeguamento ai minimi standard europei veniva fatto passare per una conquista che il comune regalava al popolo. Questo popolo è stato beone e finquando non ha aperto gli occhi.

    Cosa chiediamo? niente ne più che meno di vivere un luogo normale dove tutto può accadere, dove si tollera una buca sull’asfalto, dove qualche difficolta viene accolta con pazienza ma dove non possiamo più pensare di trovarci in una continua notte bianca senza prevedere che poi viene il giorno.

    I 15 anni passati volevano far credere che i romani, come ai tempi di Nerone, vivessero di panem e circensis ma non avevano fatto i conti con i tempi cambiati.

    Essere di dx: significa essere per la legalità, per la patria, la famiglia e per la difesa della propria cultura.

    In questo io lo sono.”

  2. Ho appena appreso di cose allucinanti, come firme raccolte in precedenza dai cosiddetti “comitati di quartiere” che ora vengono utilizzate indiscriminatamente cambiando semplicemente l’intestazione della stessa raccolta, a insaputa dei firmatari!!!

    Io farò l’elicottero davanti alle telecamere, ubriaco naturalmente…

    Il problema ormai sta nello scegliere il male minore, comunque il piano ha il plauso della stragrande maggioranza della gente, soprattutto di chi la sera per propri motivo esce solo il sabato, e magari và al cinema…Ora andrà a dormire più serena.
    La coscienza dovrebbe essere inculcata a sti ragazzini imbecilli che usano prendersi a pallonate nelle piazze storiche, nel fare casino alle 4 sotto le case di gente che dorme perchè mamma e papà non l’hanno mai presi a pizze…perchè le forze dell’ordine sono SOTTOPAGATE e se ne sono altamente (e giustamente visto lo stipendio) fregate dei disordini del centro…Perchè due pregiudicati hanno accoltellato un americano, due tizi usciti di galera grazie alle nostre fottute leggi (avete mai parlato con un rumeno e vi ha mai detto perchè parecchi di loro “scelgono” di delinquere in Italia?)…Belle persone “alterate” da una birra di troppo, usciti da un locale di merda che nemmeno doveva stare aperto alle 5 di mattina, ma per anni ENAL, ARCI, OMEGA, con loschi figuri politicamente protetti, hanno coperto queste “associazioni culturali” esentasse che facevano comecazzo gli pareva…e poi alle 6 di mattina si azzuffano due pregiudicati che girano coi coltelli in tasca, ma è colpa di “un paio di birre di troppo”…

    Che l’Italia vada a cagare, da sinistra a destra

    Alemanno, almeno riparami le buche che ho pure sfondato la macchina, sta città pare Tripoli

  3. E’ incredibile…
    Come si può immaginare di attuare una politica così restrittiva senza fornire alternative a chi vuole uscire?
    Mi spiego: in Inghilterra, visto che per essere autorevoli è necessario citare gli altri Paesi a proprio comodo, è vero che è assolutamente proibita l’assunzione di alcool prima della guida, ma se vuoi muoverti per le città devi solo scegliere tra taxi, bus e metro.
    Non credo che la stessa cosa si possa dire di Roma, contando anche il fatto che non appena i taxisti si sono messi a piagnucolare congestionando la città sia la destra che la sinistra ha calato le braghe.
    Se questa non è repressione, vedremo che ci aspetta…

  4. Grande Colonna…..

  5. @Colonna
    Perdonami, ma dire “Che l’Italia vada a cagare, da sinistra a destra” mi sembra un’uscita abbastanza qualunquista, visto che delibere oppressive di questo tipo a Roma non si sono mai viste. Buttare tutto nel medesimo calderone vale lo stesso errore di chi oggi cade dalle nuvole dopo aver dato il proprio voto a questo sindaco.
    Altro errore è credere che questa regolamentazione nasca come conseguenza diretta del fattaccio di Campo de’ Fiori: è evidente che il progetto era già ben chiaro nella mente dei diretti interessati, sarebbe stato istituito comunque, credo su questo non ci siano dubbi.

  6. @Allegretz
    in UK il limte è 0.8. da noi, per ora, 0.5

  7. Mah, Presidente, sono convinto che siano delibere destinate a cadere…Il piccolo esercizio scomparirebbe presto, attualmente ci sono troppi interessi in ballo. Era comunque inevitabile tutto questo, il lassismo negli interventi c’è da anni, il proliferare di associazioni culturali c’è da anni anche quello e si vive da sempre in uno stato di “aggiramento” e mancanza di rispetto per le regole. L’intervento restrittivo e conseguenza del solito comportamento all’italiana di tanti gestori (chiudo quanno me pare, do da beve a chiunque basta che me dà 5 euri, tanto nun me controlla nessuno e se lo fanno sono pronto a cambiare società mettendo il primo testa de legno che trovo, così le multe se le sbattono…). A Trastevere molti gestori sono contenti, perchè locali come il nostro subiranno parecchio da questo, senza rendersi conto che tra poco nessuno girerà più per Trastevere e saranno cazzi di tutti.
    Questa regola è figlia della mentalità deviata di tanti romani che fanno (e gli è stato concesso da anni, da lì il dire “destra o sinistra è tutto merda”) come cazzo gli pare, che prendono a pallonate i turisti, che imbrattano i muri delle chiese, che vanno in giro col passamontagna a spaccare tutto perchè “me gira così”, che aprono locali chiudendo alle 4 di mattina perchè il portafoglio prima di tutto.
    E questa mentalità ora giustifica il provvedimento (troppo costosa la vigilanza, meglio reprimerli) nelle capocce dei benpensanti.
    Siamo incapaci di legittimarci da soli, non è una questione politica (ho smesso di votare da anni e non me ne pento visti i risultati), è una questione di mentalità, le persone intelligenti come Lei Presidente sono una rarità in questo paese, quello che infatti mi sconforta è che iniziamo una lotta contro i mulini a vento…Spero di essere smentito.

  8. Repressioni simili sono avvenute anche a Bologna dove il sindaco Cofferati ha messo il coprifuoco e in altri centri medi e grandi.
    Quello che nessuna amministrazione pare abbia capito e’ che se i centri storici o le periferie si svuotano si lascia il campo all’illegalita’. Infatti gli esercenti sono obbligati a rispettare le regole, i balordi no. Si avranno centri e quartieri che si svuotano e si degradano alla svelta.
    Se in una periferia c’e’ illegalita’ la cosa migliore sarebbe organizzare qualcosa tutte le sere, non fare in modo che la gente si chiuda in casa. Fra poco ci sara’ davvero il ministro della paura.

  9. Bravo Carcamanno, Cofferati sta facendo zozzerie addirittura peggiori di Alemanno a Bologna, con la conseguente chiusura di locali storici. Il problema sta anche nell’apparenza in cui vive la nostra società, e con provvedimenti estremi si dà l’impressione al benpensante (quello che reputa Maria de Filippi una persona da stimare, cioè la maggioranza) che “qualcuno” vigila sul suo sonno.
    Dormi tranquilla Italia!

  10. Bilancio del primo giorno? 8 macchine della polizia a Piazza Trilussa, cani ovunque, pischello caricato mentre beveva birra sui tavoli del Bir&Fud…Poliziotti in stato di assedio, grazie Sindaco e tutti i suoi scaldasedie!

  11. quoto Emanuele purtroppo l’importante non è ciò che fai ma ciò che la gente percepisce e per aiutarla a percepire ci sono le televisioni che gestiscono l’informazione..

  12. Un’altra cosina…Messaggero dell’altro giorno a proposito del ragazzo accoltellato a scuola, commento della giornalista:”nemmeno fossimo fuori da un pub alle tre di notte”…I commenti a voi

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