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La bionda, il Bruno e la nera. Protagonisti di un giallo (birrario)

A sinistra Bruno H. Schubert, a destra la ventinovenne Meharit Kifle

La bionda è la birra, nello specifico la birra Henninger: uno dei marchi tedeschi più famosi, originaria della città di Francoforte. Bruno è il proprietario del birrificio. No, non quel Bruno 🙂 , ma Bruno H. Schubert, soprannominato “Re della birra” e a capo di un patrimonio milionario. La nera è la sua giovanissima moglie, Meharit Kifle, modella di 29 anni, originaria dell’Etiopia ma di passaporto belga. Ed è lei ad essersi accaparrata l’eredità quando, lo scorso 17 ottobre, il vecchio uomini d’affari si è spento alla veneranda età di 93 anni. Esatto, proprio come nei peggiori copioni delle peggiori soap opera americane. Perciò non meravigliatevi se adesso il figlio del magnate se n’è uscito accusando la matrigna di aver assassinato il marito per ottenere il ricco patrimonio in ballo.

Quello raccontato in questi giorni dal Corriere della Sera e da altri quotidiani ha proprio il sapore del classico giallo da telenovela. Peter Nerger, figlio illegittimo di Bruno Schubert, a distanza di quasi un anno dalla morte del genitore torna sulla questione, muovendo pesanti accuse alla matrigna – matrigna che per la cronaca ha qualcosa come 35 anni in meno del figlioccio. Secondo Nerger la giovane avrebbe somministrato al marito un’overdose di medicinali, causandone la morte per disidratazione. Inutile dire che poco prima della disgrazia, Schubert aveva modificato il testamento a favore della dolce compagna.

E sì che il matrimonio tra Bruno e Meharit aveva rappresentato la consacrazione di un amore durato decenni – ovviamente sono ironico. A parte l’abissale differenza di età tra i due, Schubert era rimasto vedovo appena cinque mesi prima causa scomparsa della moglie. Un periodo relativamente breve, che però all’anziano miliardario era bastato per decidere di convolare a nuove nozze. Decisione particolare, tanto quanto quella di scegliere il barboncino Sissy come testimone di matrimonio. Il quale deve aver espresso il suo benestare all’unione tra i due padroni a suon di latrati.

All’indomani delle nozze Bruno aveva dichiarato tutto il suo amore per la mogliettina: “Lei è una persona meravigliosa, peccato che io sia così vecchio”. Un dettaglio importante e che non deve essere sfuggito alla dolce Meharit, che – chi l’avrebbe mai detto – è ora accusata dal figlio dell’anziano di aver architettato tutto solo per ottenere l’eredità. Peter Nerger ha infatti rivelato al quotidiano Frankfurt Neue Presse quanto segue:

Se i miei sospetti fossero giusti, spero che i colpevoli ottengano la giusta punizione. Dopo il loro matrimonio, Bruno era diventato all’improvviso poco disponibile. Non invitava più i suoi amici. Ha cambiato anche il testamento. Per motivi sconosciuti ha deciso di affidare a Meharit tutta la sua eredità. Penso che mio padre sia stato manipolato da questa donna alla fine della sua vita.

La ventinovenne, vista ballare in discoteca pochi giorni dopo il lutto, ovviamente respinge al mittente tutte le accuse. Intanto Nerger ha chiesto ai giudici di accertare le cause della morte del genitore e di rivedere le sue ultime volontà, probabilmente dettate sotto l’influenza della donna.

Morale della favola? Cari birrai italiani, occhio alle scelte che farete quando sarete dei vecchi miliardari rincoglioniti 🙂 .

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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9 Commenti

  1. “E sì che il matrimonio tra Bruno e Meharit aveva rappresentato la consacrazione di un amore durato decenni”
    ahahahaha, bella 😀

  2. ha ragione lui! trovami un miglior modo di morire? magari avrei intestato tutto a mio figlio in caso di morte garantendo un vitalizio alla moglie in caso di morte.
    dalla foto sembra una gran gnocca…
    c’è da imparare da un uomo così!

  3. Non posso che concordare nella scelta del mio omonimo Bruno tedesco …o meglio quello artigianale…..
    Il barboncino Sissy quello no….glielo lascio volentieri….

    Viva la Topa!
    Poi quando si è morti ….chissene…

  4. Io vorrei sentire i commenti di alcuni rappresentanti delle categorie di birrai che hai citato alla fine.
    Quindi sotto signori birrai……che si facciano avanti un rappresentate dei birrai miliardari e uno dei birrai rincoglioniti!

    p.s.
    ho paura che i secondi superino di gran lunga i primi….

  5. Ci possono essere anche quelli miliardari e rincoglioniti….non è che una categoria escluda l’altra……

  6. La parte migliore è questa:

    “Per motivi sconosciuti ha deciso di affidare a Meharit tutta la sua eredità.”

    Motivi sconosciuti……………. muahahahahahhaah!!!!!!!!!!

  7. Certo che per un birraio morire disidratato è una condanna dantesca…

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