Cimec

Addio a Franco Re

Come ormai molti sapranno, ieri è venuto improvvisamente a mancare Franco Re, uno degli esperti di birra di maggiore esperienza nel panorama nazionale. Ho ricevuto la notizia in serata da Paolo Polli, che proprio con Re aveva portato avanti negli ultimi anni una proficua collaborazione: è proprio attraverso i corsi ADB o in tv nella trasmissione BQ che molti di voi avranno imparato a conoscerlo. Come si può leggere su Varese News – prima testata a rilanciare la notizia – in realtà Franco Re era famoso nell’ambiente per essere stato il fondatore dell’Università della Birra di Azzate, progetto unico nel suo genere (riconosciuto persino dalla Regione Lombardia) e per l’epoca a suo modo visionario.

Giornalista e scrittore specializzato, Franco Re poteva vantare una sconfinata conoscenza della storia birraria. Chi ha avuto modo di conoscerlo, ne ha apprezzato la passione e la competenza che era in grado di comunicare quando parlava di birra. Era una persona senza dubbio riservata: probabilmente è anche per questo motivo che è rimasto sempre ai margini del movimento, nonostante avesse alle spalle una straordinaria esperienza in termini di cultura birraria.

Da Paolo ho saputo che negli ultimi tempi aveva avuto qualche problema di salute, ma niente di realmente preoccupante. Nessuno dunque poteva immaginare che sarebbe stato colpito da un improvviso infarto, purtroppo letale. I funerali si terranno domani alle 10,30 nella chiesa di Azzate. Franco Re aveva 58 anni.

Personalmente non ho mai avuto l’opportunità di conoscerlo e credo di aver perso occasione di entrare in contatto con una grande persona di birra. Alla luce di ciò, preferisco attenermi alla fredda cronaca, lasciando a voi – se vorrete – la possibilità di ricordarlo con un commento.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Leggi anche

Intelligenza artificiale e gusto della birra: arriva dal Belgio uno studio innovativo

L’intelligenza artificiale (IA) si sta rapidamente affermando come un potente strumento per l’innovazione in diversi …

Ancora un record per i birrifici italiani al Barcelona Beer Challenge: 77 medaglie tra cui 23 ori

Venerdì scorso si è tenuta la cerimonia di premiazione del Barcelona Beer Challenge, uno dei …

41 Commenti

  1. Ieri sera appena appresa la notizia
    In onore all’amico Franco Re, il birrificio Bq ed il birrificio Toccalmatto hanno deciso di fare una birra insieme che sara presentata all IBF di Bologna.

  2. Inoltre ADB istituirà un premio a lui dedicato.Per adesso chiudo qui perchè sono ancora scioccato dalla notizia.

  3. Alessandro (Beerbantelli)

    Un grande amico, un maestro grazie al quale io e tutti i Beerbantelli abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare il mondo birrario.
    Buon viaggio Franco, salutaci le stelle.

  4. Giovanni (Beerbantelli)

    Grazie Franco di tutto

  5. Il Polli è sempre il più grande. Altro che passione…altro che commozione…

    In ogni caso dispiace non aver conosciuto la persona. L’Università della Birra era sempre sembrata una grande boiata (per il nome ingannevole) e il fatto che fosse finanziata da heineken non è che la rendesse molto simpatica.
    Oggi leggo che tutti lo consideravano un grande…forse avrebbero potuto esprimersi finchè era vivo.

    O bisogna essere buoni (leggi ipocriti) a tutti i costi?

    • A questo commento mi prendo la libertà di rispondere solo io, anche da parte di Paolo.

      Franco in questa tua esternazione sei quantomeno inopportuno e irrispettoso.
      Lo saresti stato comunque, figuriamoci dal momento in cui hai scritto solo stupidaggini: chi lo considerava un grande oggi lo ricorda in tal senso, chi non lo conosceva (come me) o chi non lo amava particolarmente, si è limitato a non esprimere opinioni. Dappertutto, non solo qui.

      Questo è quanto, il resto è solo un’imbecille voglia di polemizzare in un momento in cui non ce n’è bisogno. E visto che non voglio esporre il blog a queste assurde perversioni, eviterò di pubblicare eventuali tuoi commenti di risposta in questo post.

      • D’accordissimo…io ho avuto la fortuna di fare il 1° livello all’universita con Franco, e posso solo parlare bene di una persona che a detta di tutti oltre ad essere un professionista era una bellissima persona..infatti ad ottobre avrei partecipato al2° liv…ora purtroppo nn sara’ piu’ la stessa cosa…certa gente nn ha proprio un c…. da fare..

        FRANCO R.I.P

      • Per favore evitate di rispondere a Livingstone

  6. Beh l’italiano medio riesce ad essere ben più ipocrita anche per meno di un euro… che poi tale ipocrisia sia la principale causa di molti dei problemi irrisolti del nostro paese sembra ormai evidente. ma questo è un altro discorso.
    Credo che di fronte alla morte sia sempre opportuno cercare di ricordare i lati migliori di una persona. Sarebbe più utile per tutto il movimento confrontarsi seriamente sui problemi finche si è in vita!
    Condoglianze ai cari…

  7. alessandro cavallari

    Mi dispiace enormemente! ho avuto l’onore di averlo come insegnante!!! molto professionale e dalla passione sconfinata per la birra come il sottoscritto! riposa in pace! lassù ora se la spasseranno di più con un mastro birraio del suo calibro!!!

  8. Io ho conosciuto Franco qualche anno fa e ho avuto la fortuna di condividere qualche serata a chiaccherare di tutto e anche qualche piccolo “seminario” fatto assieme, con annesso viaggio in auto ad andatura lenta ma pieno di spunti e altamente didattico.
    Avere cultura ed erudizione non serve a niente se non la si mette poi a servizio degli altri e a Franco bastava un assist per partire con escursus anche divertenti su qualsiasi argomento, essendo anche dotato di una memoria di ferro. Gli piaceva ricordare le sue origini scozzesi di MacRae (italianizzato durante il ventennio) e la sua grande passione per la cultura germanica e il calcio (in particolare il milan e i bei tempi del calcio in bianco e nero). Alcuni siparietti con Polli da cineteca. Forse non era “di moda” perché era più legato al mondo birrario di qualche anno fa, qualcuno forse ne ha fatta anche una colpa, ma chi l’ha conosciuto vedo che ha pensieri vicini ai miei. (mi risulta che da qualche anno UdB viaggiasse con le proprie gambe senza l’aiuto di multinazionali, ma anche se fosse il contrario, per me non cambia nulla)

  9. Ho avuto la fortuna di conoscere Franco in un corso di cultura birraia l anno scorso in un pub della provincia di Bergamo , posso solo dire che di persone così preparate le conti sulle dita di una mano . Conserverò x sempre un bellissimo ricordo di quelle serate , grande uomo e grande maestro .

  10. Carlo (Malti da Legare)

    Ho conosciuto Franco Re in occasione di una serata di degustazione presso un
    Pub della provincia di Salerno. Simpatico, cordiale, educato (che non guasta mai), disponibile e pronto alla battuta anche sul nome della nostra associazione. Una persona davvero gradevole.

  11. Ho perso un amico ed un Maestro.
    Una persona con una cultura inmensa sulla birra e i suoi collegamenti storici, culturali, linguistici e sociali, un carattere schivo ed una sconfinata competenza e passione. Ricordo ancora i suoi articoli su “Il Mondo della birra” fin primi anni ’90, quando molti dei “grandi” nomi o dei soloni odierni non esistevano o bevevano la spuma……
    poco mi importa se e chi avesse finanziato alcune delle sue idee.
    Ciao Franco, che la terra ti sia lieve come la schiuma di un boccale della cervogia che hai sempre amato e che ci hai fatto amare.
    Luca

  12. Leggo con grande piacere il post di Davide, perchè tratteggia alcuni lati della personalità di Franco, con quel misto di erudizione, ironia dissarante, impegno e passione, in modo a mio avviso sincero e giusto. Raramente ho conosciuto una persona disponibile e schietta come Franco: ci siamo visti e abbiamo fatto notte fonda a Roma, ad Azzate, a Napoli, e ovunque ha sempre circondato di attenzione e di partecipazione il nostro gruppo. Dotato di conoscenze fuori dal comune, soprattutto per la capacità di contestualizzare a livello sociale e umano la sua grande passione brassicola, si esponeva eccome nel mondo birrario, ma a modo suo, con chi andava oltre il suo aspetto buffo e un po’ clownesco, per conoscerlo meglio e, magari, apprezzarne le battute ma anche la grande serietà. Ha profuso sforzi enormi e pionieristici nel costruire l’Università, sfruttando i soldini di Heineken, fondamentali per portare a termine il suo splendido progetto, per poi lasciarla appena la struttura ha potuto camminare sulle sue gambe. Ha fatto vera cultura sulla birra artigianale, offrendo un contributo ineguagliabile a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
    Penso di potermi fare portavoce di ADB Lazio nel dire che Franco Re era una persona meravigliosa e che mancherà tantissimo ad ognuno di noi.

  13. Nel 1999, con un paio di amici, partecipai ad un corso di degustazione di birra presso il beershop “A tutta birra” di Milano. Docente: Franco Re.
    Un grazie a chi per primo mi ha insegnato a capire la birra oltre le tazzate. Da allora la mia vita non e’ piu’ stata la stessa e non esagero.
    Ciao Franco.

  14. Ciao Franco…grande onore per averti conosciuto e massimo rispetto per la tua passione e cultura!
    Ti dedicheremo una birra …una delle tue preferite!

    Agli acidi del web (spesso con strampalate affermazioni completamente fuori luogo….) dico che non lo facciamo per chissà quale ragione ma sarà fatta solo in onore di Franco Re e senza scopo di lucro…..

  15. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sa bene qual’era in suo spessore di uomo e per questo adesso lo rimpiange, come me. Sono stupito dal fatto che si accendano polemiche anche in questi momenti. Il mondo della birra sta diventando troppo cinico e anche se forse non più al passo coi tempi, Franco per me e credo proprio per tutto il movimento sia stato come un padre. Al di là delle sue sponsorizzazioni, quando a dato il via ai suoi progetti, era come Don Chisciotte contro i mulini a vento. Anche se non l’avete conosciuto, fidatevi, merita grande rispetto per quello che fatto.

  16. Alessandro Coggi

    Come dice Luca, ho perso un amico e Maestro, con la M maiuscola: fin dai miei primi passi nel mondo della birra ha saputo indirizzarmi, consigliarmi e soprattutto insegnarmi . Ho potuto attingere e approfittare del suo enorme bagaglio di conoscenze, non solo nel campo birrario; ricordo con piacere il libro scritto insieme a Dan Peterson e Sergio Meda sui modi di dire in inglese/americano…Stasera alzerò una pinta in suo onore.

  17. Ho condiviso con Franco, serate, concorsi ADB, degustazioni e tante chiacchiere.
    Sempre disponibile e con una conoscenza smisurata al servizio di chiunque mostrasse un minimo di curiosità.
    Lo ricorderó come al nostro ultimo incontro, durante la serata birra formaggi e musica metal al woodstock di milano, dove con il suo carisma aveva tenuto banco coinvolgendo tutti come era solito fare durante le degustazioni.
    Buona birra Franco!

  18. bella persona oltre che grande cultore della cultura brassicola mondiale…ci berremo la birra commemorativa di toccalmatto in suo onore.

  19. Zafferano (Cervogia Brothers)

    È morto Re. Lunga vita a Re (nei nostri cuori e per sempre)!
    Con gratitudine e infinita stima.

  20. Un piacere averlo conosciuto, averlo avuto al locale (dove simpaticamente beveva spesso solo bibite arrivando dopo i corsi di degustazione della Regione) con la sua disarmante sagacia e simpatia.
    Una sorpresa averlo avuto come partecipante ad alcune serate di presentazione.
    Un onore aver ricevuto i suoi incoraggiamenti.

  21. Francesco ADB Lazio

    Sono ancora scioccato, dovevamo vederci a Roma, e invece… se n’è andato un amico appassionato e coinvolgente…

  22. Leggo bei commenti e commenti assurdi.
    Franco prima di tutto era una persona vera e molto intelligente.
    A quei commenti, che non trovo le parole per poterli definire, avrebbe risposto con una bella risata perchè non avrebbe dato peso. Per chi lo voleva conoscere lui c’era.
    Era una persona che ha voluto fortemente costruire qualcosa in cui credeva, ci lascia lo stesso giorno dello stesso mese in cui 12 anni fa perse la sorella.

  23. Non ho pubblicato un paio di commenti perché in risposta a Livingstone. Capisco la rabbia di fronte a certa stupidità, però preferisco non pubblicarli: vorrei evitare di portare avanti una polemica in un post come questo. Mi dispiace perché ci sono anche belle parole per Franco Re, se volete riscriverle evitando di rispondere a Livingstone, approverò i commenti volentieri.

  24. …ci sono stato in belgio due mesi fa insieme….porca miseria….siamo stati per tre giorni a punzecchiarci….ma c era complicità…alla tua Franco…Slaintè…

  25. Andrea… con me il destino è stato beniamino 🙂 dandomi l’opportunità di imparare da un Maestro dalla ” M ” maiuscola, Uomo ,ineguagliabile e non solo sotto il profilo professinale, ma anche umano e culturale, era un insieme di cultura, umiltà, saggezza, sarcasmo e intelliggenza, un’enciclopedia di cultura!
    Ricordo,qualke settimana fà, se nn erro era inizio giugno,mentre eravamo in aereo diretti in Belgio per una degustazione, costantemente incredula di come fosse possibile avere una tale memoria, lo presi in giro,sostenendo avesse un HD esterno collegato al cervelletto, e lui mi rispose ” no, no..allenamento cara, solo allenamento”…. sèè come no…;-)
    Ci mancherai immensamente Franco…siamo spiazzati, ci è stato levato un fondamentale punto di riferimento….svanito…all’orizzonte il vuoto.
    L’alternativa è raccogliere quello che ci hai lasciato, facendone un tesoro inestimabile.

  26. Sono lontano anni luce dalla preparazione brassicola di molti di voi. Lo scorso anno, con VareseNews, ci venne in mente di lanciare un concorso per homebrewers che poi ha dato il nome al blog Malto Gradimento. Un’idea che senza l’adesione immediata di Franco come presidente di giuria forse non sarebbe mai decollata. Gli devo molto, perché senza di lui non avrei mai approfondito più di tanto il mondo della birra dove muovo ancora passi molto incerti. L’ho visto e ci ho parlato due giorni prima che morisse… sono ancora incredulo… 🙁

  27. addio Franco Re, riposa in pace, sei riuscito a farmi scoprire delle curiosità sulla mia terra che neanche sapevo… un saluto dalla sardegna e da Guspini….

  28. Bruno, Egidio, Gaetano, Silvano

    Impossibile dimenticare le tue lezioni al C.F.P. Vigorelli di Milano, dove col tuo sapere e lisciandoti con molta calma la barba, sapevi coinvolgere tutti (anche qualche tenace somelier).
    Così come quando al termine di ogni lezione ci redarguivi come un papà fa con i propri figli, se cercavamo suggerimenti nel rispondere ai tuoi quiz e da ultimo l’esame finale dove, pur suscitando timore e paura, ci interrogavi con durezza, ma eri sempre pronto a darci l’imbeccata per la giusta risposta.
    Ciao Maestro!!!!!
    Da qualche giorno lassù abbiamo di sicuro qualcuno che ci saprà guidare al meglio nella ns. piccola produzione birraria.
    Gli amici della casadellabirra

  29. Franco. Rimarrai sempre nei nostri pensieri come l’ambasciatore del verbo luppolato che eri, proprio come saresti voluto essere ricordato. Anni fa sei stato tra i primi a scoprire e percorrere le tante strade che grazie a te oggi sono percorse da tutti.
    Alzo il calice e ti rendo onore. Ciao.

  30. Franco,una persona veramente speciale.Ci siamo conosciuti alle lezioni di ADB A Padova dove ha tenuto delle lezioni.
    Abbiamo perso una persona ed una cultura del mondo birraio non indifferente,anzi,direi solo ECCELLENTE.
    Resterati x sempre una persona unica.
    Luca ed Alberto

  31. Solo oggi con grande amarezza apprendo la tragica notizia della scomparsa di Franco.
    Con la presente vorrei esprimere il mio più profondo e sincero cordoglio a tutti gli amici dell’Università della birra.
    Con Franco sene va un pezzo di storia contemporanea, grande oratore e conoscitore del mondo birraio. Un appassionato sempre a modo che nonostante la sua grandezza ha saputo rimanere una persona umile e stoviglie di edifici storici le mani sula cordiale.
    Ebbi la fortuna di incontrare Franco Al Italia beer festival del 2008 e poi in vacanza di capitare all’università della birra. Così mi convinsi di frequentare il corso di cervoisier nel 1012 in tutte le occasioni ebbi l’onore di conoscere sempre meglio Franco; persona di profonda umanità grande conoscitore del mondo della birra nel suo complesso e grande promotore d’iniziative a tutti i livelli nel mondo della birra. Purtroppo con lui se ne va un pezzo di storia contemporanea poco conosciuta ma non meno importante; se ne va un concentrato di sapere non messo per iscritto e che difficilmente sarà recuperabile.
    Addio Franco, compagno di filosofiche bevute; mentore non solo per me e per tanti altri. Sono cresciuto culturalmente e umanamente grazie alla tua testimonianza di persona profondamente umana e dotta.
    Dunque, alzo il calice colmo della mia birra migliore, che il Signore ti abbia in gloria.
    Addio Franco

    • correszione… Un appassionato sempre a modo che nonostante la sua grandezza ha saputo rimanere una persona umile e cordiale.

  32. Ho saputo solo adesso della sua scomparsa e sono agghiacciato.

    Per sette anni abbiamo diviso il lavoro presso la rivista Il Mondo della Birra, decine e decine di viaggi in tutta Europa, anche momenti con le rispettive famiglie, quando i contatti non si interrompevano con l’uscita dal luogo di lavoro.
    Tutti parlano della birra, di cui indubbiamente era un grande intenditore, ma tralasciano la sua cultura, due lauree, la sua conoscenza del tedesco, che lo portava a parlare con diversi accenti locali. Un grande! Spiritoso, colto, generoso, visionario, ha contribuito a “sdoganare” l’immagine dela birra, quando il prodotto era “rivoluzionario”. Purtroppo avevo rallentato i contatti, come succede spesso quando si cambia il lavoro, ma lo incontravo alle fiere, purtroppo appesantito.
    Mi mancheranno le sfide a “birra e salsicce” che abbiamo fatto diverse volte, alla guisa di Bud Spenser e Terence Hill, che aveva fatto anche non mio figlio di 16 anni all’Argentoratum di Strasburgo, che lui regolarmente vinceva. Mi mancherà.

Rispondi a psycho Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *