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Birra dell’anno: ecco i campioni di categoria

birra annoA distanza di diversi giorni dalla pubblicazione dei risultati, tengono ancora banco le discussioni intorno a Birra dell’anno. Accanto alle inevitabili polemiche di chi vive quotidianamente il mondo della birra artigianale, mi è capitato di ascoltare anche i commenti di alcuni neofiti. Una degli elementi più ricorrenti è il disorientamento che provano i meno esperti di fronte a 78 (- 1) medaglie diverse, derivanti dai podi delle 26 categorie previste dal concorso. Questa frammentazione – tra l’altro molto ridotta rispetto ad altre iniziative analoghe – è obbligata se non si vuole ricorrere agli stessi strani accorpamenti proposti da concorsi che poi si rivelano ancor più fuorvianti. Nel post di oggi ho allora rianalizzato i risultati di Birra dell’anno 2015 per individuare dei “vincitori di categoria”, secondo lo stesso criterio che ha portato a premiare Birra del Borgo con il riconoscimento di Birrificio dell’anno.

Birre di stampo tedesco

In questa famiglia ho inserito tutte le categorie a bassa fermentazione, oltre alle Kölsch e alle Weizen. A trionfare è Birra Elvo con un totale di 12 punti, derivanti da un oro (Bock) e due argenti (Dunkel e Weizen). Al secondo posto si piazzano Argo e Lariano con 9 punti ciascuno: Argo con un oro nella contestata categoria delle Kölsch e un argento nelle Italian Lager, Lariano con un oro nelle Italian Lager e un argento nelle Bock. Visto l’ex aequo, citiamo anche i 7 punti di Statalenove, ottenuti con un oro nelle Dunkel e un bronzo nelle Bock. Da notare che dei 4 birrifici citati, solo Lariano ha ottenuto un’altra medaglia in una categoria non di stampo tedesco. Questo sottolinea una certa specializzazione dei produttori considerati in questa famiglia.

  1. Birra Elvo – 12 punti
  2. Argo e Lariano – 9 punti
  3. Statalenove – 7 punti

Birre di stampo anglo-americano

Molto più combattuta la situazione nella famiglia che considera stili di origine britannica o americana. A spuntarla con 9 punti è il Birrificio dell’anno, cioè Birra del Borgo, grazie all’oro nelle IPA e l’argento nelle APA. Con 7 punti troviamo in seconda posizione Math, che ha conquistato un oro nelle Stout e un bronzo delle Double IPA. In terza posizione un’infinità di birrifici con 6 punti: Geco, Foglie d’Erba, Birra Perugia, Menaresta, Retorto, Baladin, Mezzavia e Birranova. Da notare che a differenza di tutti gli altri che hanno conquistato un solo oro, Foglie d’Erba e Baladin hanno raggiunto i 6 punti con due argenti ciascuno. Inoltre con il regolamento dello scorso anno, a Baladin bisognerebbe conteggiare 1 punto extra (bronzo nei Barley Wine, dove però ha anche ottenuto un argento.

  1. Birra del Borgo – 9 punti
  2. Math – 7 punti
  3. Geco, Foglie d’Erba, Birra Perugia, Menaresta, Retorto, Baladin, Mezzavia e Birranova – 6 punti

Birre di stampo belga

Questa famiglia è composta di sole 3 categorie: le due delle Belgian Strong Ale (chiare e scure) e quella che contiene Belgian Blonde, Blanche e Saison. Tale penuria enfatizza uno dei maggiori problemi della ripartizione delle categorie di Birra dell’anno 2015 e cioè la sfortuna definizione della numero 16, che abbraccia stili anche molto diversi tra loro. Con solo 3 categorie si tenderebbe a credere che è difficile trovare un birrificio “specializzato”, invece i due ori del Birrificio del Forte (12 punti) confermano la grande abilità di questo produttore con stili belgi. Questa doppietta rende anche più facile determinare le altre posizioni: con 6 punti Birrone ottiene la seconda piazza, mentre la terza è ad appannaggio del terzetto MC77, Lariano e Croce di Malto. Da notare il piazzamento di Birrone in uno stile di debutto, capace di bilanciare la sua totale assenza nella famiglia di stampo tedesco. Interessante anche scoprire che il giovane MC77 si sta specializzando nelle Blanche: la sua San Lorenzo è stata premiata con un argento, ma la stessa birra è anche la base della Fleur Sofronia, oro nelle birre con spezie e cereali (e quindi considerate nella prossima famiglia).

  1. Birrificio del Forte – 12 punti
  2. Birrone – 6 punti
  3. MC77, Lariano e Croce di Malto – 3 punti

Birre “speciali”

Qui ho invece inserito tutte le rimanenti categorie, chiaramente molto diverse tra loro: si va dalle affumicate alle birre alla frutta, da quelle al miele a quelle alla castagna, da quelle col mosto d’uva a quelle acide. Dal mare magnum di piazzamenti emergono tre birrifici tra tutti: Baladin, Birra del Borgo e Rurale. Baladin si conferma un birrificio da creazioni particolari: i suoi 14 punti sono il frutto di due ori (nelle affumicate e nelle barricate) e due bronzi (acide e birre al miele). Dietro di lui a 12 punti sia Rurale che Birra del Borgo, ma mentre il primo li ha ottenuti grazie a due ori (acide e birre al miele), l’azienda di Borgorose vi è arrivata conquistando un oro (mosto d’uva) e due argenti (barricate e frutta). Infine al terzo posto troviamo MC77, MOA e San Michele, tutti con un oro ciascuno (6 punti).

  1. Baladin – 14 punti
  2. Rurale e Birra del Borgo – 12 punti
  3. MC77, MOA e San Michele – 6 punti

Ricapitolando, questo giochino ci è utile per fissare alcune conclusioni. La prima è che, come nelle precedenti edizioni, Baladin si conferma devastante negli stili insoliti. Il merito è soprattutto da ricercarsi in quell’incredibile creazione che prende il nome di Xyauyù e che negli anni è stata rilasciata in varie versioni. Quest’anno ben 3 diverse Xyauyù sono andate a medaglia: ori per la Caroni e la Fumè, bronzo per la Kentucky. Non sarà il tipo di birra più accessibile al mondo, ma merita ampiamente tutto questo successo.

Birra del Borgo si rivela invece un birrificio un po’ più eclettico, molto abile con stili particolari, ma capace soprattutto di svettare tra quelli di stampo anglo-americano. A ben vedere anche questa è una conferma, poiché lo scorso anno il risultato fu molto simile grazie all’oro della Reale e all’argento della Hoppy Cat. La conferma per il Birrificio del Forte è invece diversa e si riferisce al livello generale della sua gamma: lo scorso anno ottenne medaglie in stili anglo-americani, quest’anno due ori in stili belgi. Se pensiamo che il produttore toscano produce un numero di birre ancora limitato, il bilancio di questi due anni di concorso è davvero eccezionale.

Birra Elvo è invece la sorpresa nelle categorie di stampo tedesco, sebbene già lo scorso anno avesse cominciato a far parlar di sé grazie all’oro della Doppel Bock. Qui ovviamente si sente la mancanza dei giganti italiani di questi stili, come Birrone, Birrificio Italiano e l’ormai desaparecido Rienzbrau (ammesso che quest’anno abbia partecipato).

Giochino concluso, spero abbia stimolato altre riflessioni sul concorso. In generale si nota una certa continuità con i risultati dello scorso anno, con buona pace di chi pensa che ci sia solo totale aleatorietà in concorsi di questo tipo. Che ne pensate?

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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3 Commenti

  1. Il toscano Math, se non ricordo male, era partito legando il suo nome agli stili belgi, ma senza mai farsi notare. Dopo anni di anonimato, raccoglie le prime soddisfazioni brassando birre di stampo anglo-americano. Forse ha finalmente trovato la strada giusta 🙂

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