Ammettiamolo pure: ormai ci siamo abituati agli acquisti di birrifici craft da parte delle multinazionali. A meno che i nomi coinvolti non siano davvero altisonanti, notizie del genere vengono recepite dall’ambiente in maniera sempre più apatica. C’è una sorta di rassegnata passività, sviluppatasi per l’escalation del fenomeno: prima è toccato ai marchi di dimensioni ragguardevoli, poi a birrifici craft americani …
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