Cimec

Viaggio in Franconia: ecco dove e cosa ho bevuto

Eccoci qui, dopo alcuni giorni di silenzio il blog torna con i suoi regolari aggiornamenti. Come avevo annunciato, la piccola pausa è dipesa dal mio viaggio in Franconia, da cui sono tornato proprio ieri. Alla base della trasferta c’era il desiderio di tornare in una regione ricca di storia birraria come poche altre nel mondo, uno degli ultimi avamposti di tradizioni brassicole che pochi produttori tedeschi mantengono in vita. Naturalmente il centro del mio peregrinare è stato Bamberga, cittadina a sessanta chilometri da Norimberga, vera Mecca birraria per tutti gli appassionati. Il post di oggi non vuole essere una guida alle birre della zona, su cui potete facilmente trovare informazioni in rete, ma un resoconto delle mie bevute, sperando che possa essere fonte d’ispirazione per viaggi analoghi.

Cominciamo col dire che Bamberga meriterebbe una visita anche a prescindere dalla birra. L’ho scritto altre volte, ma non posso esimermi dal ripeterlo: è una città splendida e riesce a sorprendermi ogni volta per la sua bellezza. Che si guardi in alto, ammirando il Duomo o St Michael che dominano la cittadina, o in basso, tra i canali della Piccola Venezia, non si può non rimanere ammaliati. Il centro storico medievale (patrimonio Unesco), il vecchio municipio, la Neue Residenz, le guglie che compaiono tra gli edifici sono solo alcuni dei tratti tipici di Bamberga. Per queste ragioni il turismo è una risorsa essenziale per l’economia locale, eppure devo ammettere che i visitatori sono soprattutto tedeschi, segno che probabilmente la bellezza della città è sconosciuta anche agli operatori turistici stranieri.

Per noi Bamberga non è solo tutto questo, ma anche la casa di alcuni birrifici leggendari. In passato erano una marea, oggi ne sono rimasti una decina, che comunque rappresentano un numero decisamente cospicuo per un centro di soli 70.000 abitanti. Il più famoso è lo Schlenkerla, produttore dell’omonima birra affumicata, vera specialità brassicola della zona. Prendere posto ai tavoli dello storico locale in centro è un’esperienza da non mancare, soprattutto quando capiterà di attaccare bottone con qualche cliente locale sedutoci accanto.

Oltre alla diffusissima Marzen, questa volta ho trovato anche il Krausen, che a quanto ho capito è disponibile durante i mesi estivi. E’ prodotto in modo particolare, aggiungendo una parte di birra giovanissima (dunque con la fermentazione iniziata da poco) a una birra già matura. Il risultato è di colore arancio pallido ed estremamente opalescente, dalla gradazione alcolica contenuta (4,5%). Il corpo è assai snello e il tocco affumicato più leggero rispetto alla sorella maggiore, tuttavia facilmente distinguibile. Non è il massimo da bere dopo la Marzen, mentre come birra a sé può piacere come alternativa leggera alla Rauch standard della casa. A me non ha fatto impazzire, comunque.

L’altro birrificio di Bamberga che produce birre affumicate è lo Spezial, che si conferma come uno dei migliori della città. La “lager” realizzata in loco è meno affumicata della Schlenkerla, motivo per cui molti appassionati la preferiscono a quest’ultima. Berla al locale di Obere Konigstrasse è evocativo, farlo allo Spezial Keller rappresenta l’esperienza edonistica definitiva. La “cantina” dello Spezial è infatti situata su una delle colline della città e offre un biergarten con una vista mozzafiato sulla città: bersi le Rauchbier della casa godendo di quel panorama è qualcosa di indescrivibile.

Sono rimasto un po’ deluso dalla Schwarzla del Klosterbrau, birra che se in forma adoro come poche altre al mondo. Stavolta aveva un sentore di diacetile piuttosto evidente, che è andato aumentando mentre la birra si scaldava nel bicchiere. Ottima invece la cucina, così come allo Spezial e allo Schlenkerla: se cercate dei posti dove mangiare, questi birrifici della città sono indirizzi di assoluta garanzia.

La birra che mi è piaciuta di più è stata però la Ungespundet della Mahr’s, assaggiata peraltro in un ristorante e non presso il birrificio. Anche in passato è stata eccezionale, ma ai tempi era brassata dall’amico Andreas Gaenstaller. Pensavo che senza di lui la U – come viene chiamata dai locals – fosse destinata a perdere punti, e invece mi ha sorpreso per la sua fragranza: credo che sia la cosa migliore bevuta in città.

Oltre a Bamberga ho girato nei villaggi limitrofi, che quasi sempre ospitano almeno un birrificio. Tornando alle affumicate, non si può non citare la Stoffla del Drei Kronen di Memmelsdorf, una delle migliori incarnazioni di Rauchbier della regione. Tutto sommato mi è piaciuta anche la non filtrata del birrificio Hohn, situato nell’edificio accanto a quello del Drei Kronen: si chiama Gorchla e come da copione è assai opalescente. Non una delle migliori Zwickel della Franconia (manca un po’ di vivacità), ma è pur sempre un bel bere.

Una mezza giornata l’ho poi passata proprio insieme ad Andreas, che mi ha fatto visitare il birrificio dove attualmente produce e la Gasthaus che ha in gestione. Il primo si trova a Schnaid ed è di proprietà della famiglia Friedel, che però ha spostato la produzione in un impianto più grande, permettendo quindi ad Andreas di sfruttarlo per le sue birre. E’ una struttura su più livelli, dove tutto l’iter produttivo è ancora piuttosto artigianale. Mi ha colpito la presenza di una vasca di raffreddamento del mosto, dove la birra riposa per un paio d’ore passando da circa 100° C a 40° C. E’ una soluzione produttiva che in pochissimi utilizzano ancora – Andreas mi ha parlato di 4 o 5 birrifici in tutta la Franconia – e che a suo avviso migliora la pulizia e l’armonia delle sue birre. Il rovescio della medaglia è che i tempi di produzione si dilatano: vi assicuro che due ore in più non sono un dettaglio se sei da solo a curare tutta la produzione in birrificio!

Andreas mi ha quindi fatto assaggiare molte birre direttamente dal maturatore. Inutile dire che sono tutti prodotti di altissimo profilo, che confermano le grandi abilità di uno dei migliori birrai tedeschi in circolazione. Splendida la Zwickel, ottimo lo Zoigl, eccezionale la Rauch (una via di mezzo tra Spezial e Schlenkerla, con un tocco maltato a bilanciare l’affumicato), godibile anche l’esperimento con luppoli americani per il mercato italiano. E’ bello sapere che con Andreas si va sempre sul sicuro e che le tradizioni brassicole della zona sono al centro della sua filosofia produttiva.

Poiché lui è spesso in birrificio, la conduzione della Gasthaus è in mano alla moglie Manuela. Il locale è il Drei Kronen di Strassgiech: un posto davvero bello, in cui si alternano interni estremamente folkloristici con il classico biergarten alla tedesca. Le birre sono quelle di Andreas, mentre la cucina è curata da Manuela in persona, che è anche un’ottima cuoca. La particolarità è che tutto il menu prevede l’impiego di ingredienti collegati alla birra (unico caso in Franconia): io ho mangiato una Schnitzel alle trebbie e un’insalata con aceto di birra ed erano entrambe fenomenali.

Su suggerimento di Andreas ho poi visitato due produttori delle vicinanze. Il Griess di Geisfeld realizza solo una Keller, non male. La caratteristica principale è uno speziato che emerge sul finale e che suggerisce quasi l’impiego di qualche radice. Birra particolare, che può piacere o meno. A mio parere di livello decisamente superiore è la Pils non filtrata del birrificio Hoenig di Tiefenellern: naso spettacolare, ottima parte maltata in ingresso e poi un indimenticabile finale erbaceo e fresco. Con la mente sono ritornato alla Tipopils (almeno per il finale) e questo è sicuramente un complimento… probabilmente è stata la migliore bevuta fuori Bamberga.

E nel mio girovagare ci sarebbe poi la mezza giornata persa per raggiungere e tornare da Windischeschenbach, villaggio a 120 km da Bamberga. Il motivo che mi ha spinto fin laggiù è uno e si chiama Zoigl. Ma questa è un’altra storia, che vi racconterò la prossima settimana.

Questo il mio resoconto, in cui ho cercato di riassumere (purtroppo dilungandomi) le cose più interessanti. Assaggi a parte, l’atmosfera di questi luoghi mi affascina sempre, con i vecchietti seduti accanto a te che ti guardano come fossi un alieno e le cameriere che hanno raggiunto l’età pensionabile da lustri. E poi c’è il prezzo della birra: in media meno di due euro per un boccale da mezzo litro. E ho detto tutto.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Leggi anche

Un viaggio nello Yorkshire birrario (parte 2): dove e cosa bere a Leeds

L’Inghilterra è una terra dalla risorse sconfinate per chi è in cerca di birra artigianale. …

Un viaggio nello Yorkshire birrario (parte 1): dove e cosa bere a Sheffield

Lo Yorkshire è una delle regioni più affascinanti dell’Inghilterra, contraddistinta da grandi città post-industriali, sterminati …

20 Commenti

  1. Che ti posso di’? Complimenti davvero per l’esperienza. 🙂

  2. ma parli tedesco o loro masticano l’inglese?

    • In due mesi di tedesco imparato sull’autobus ho capito come contare da 1 a 100 e altre parole chiave, come “bicchiere” e “bottiglia”.
      In Franconia trovare gente che parla bene inglese è raro, sopra i 50 anni impossibile.
      Spesso si comunica a gesti.

  3. Ciao Andrea,
    una precisazione… Il locale di Andreas non è a Schesslitz ma a Strassgiech, insomma è questo: http://www.ratebeer.com/p/zoiglstube-ganstaller-drei-kronen-strassgiech/20180/

    Così come hai scritto si può confondere con l’omonimo brewpub Drei Kronen di Schesslitz (il paese dopo!!) Questo: http://www.ratebeer.com/brewers/brauerei-drei-kronen-schesslitz/5677/

    Fantasia nel scegliere i nomi…

    Seconda precisazione: “Drei” non “Drie”!! Siamo in Germania, non nelle Fiandre 😉

    PS: per chi fosse interessato lascio il link del report mio viaggio a Bamberga e dintorni del 2009: http://punkaro.altervista.org/birra/v_bamberg.shtml

  4. Da Griess hanno cercato di insegnarmi il loro gioco di carte, in tedesco… grandi ricordi!
    A Geisfeld la Krug è ancora aperta? Alla domenica alle nove di mattina serviva già lo stinco… età media degli avventori: ottant’anni.

    • Era pieno di insegne Krug, ma quando sono stato io ho trovato chiuso. Bell’atmosfera al Griess (sì beh la solita )

    • Carboneria Reggiana

      Krug teoricamente è aperto. Il più è constatarlo praticamente! Ci ho provato 2 volte nel giro di 3 mesi ma ciccia…l’ultima volta c’era un cartello che (da quel che abbiamo capito) diceva che alla domenica avrebbero aperto dopo la messa! In giro c’era un personaggio, presumibilmente il proprietario, che ci ha salutato per poi non “evacuarci” di striscio: evidentemente pensava che stessimo contemplando la pianta di pere davanti al birrificio. Ovviamente in entrambi i casi Griess era chiuso per svariati motivi.
      Comincio a sospettare che il popolo di Geisfeld quando ci vede arrivare si barrica in casa 🙂

  5. Complimenti per il reportage, per le bevute, per il viaggio… Che invidia! 🙂

  6. invidia 😀

  7. Grande Narratore! Come sempre! E’ stato bello leggere il resoconto d’un fiato!

    A malincuore leggo anche che due costanti del mondo birrario non vengono mai smentite:
    -in italia abbiamo i prezzi più alti di tutti
    -la birra è scaccia figa

    whatapity!

  8. Ciao

    ma la Rauch della Schlenkerla, che troviamo nel mercato italiano è pastorizzata?

  9. Ciao Andrea!
    Sto organizzando col mio ragazzo una gita birraia in quel di Bamberga e anche con i tuoi consigli stiamo decidendo che birrifici visitare… Ci andremo verso ferragosto (unici giorni di ferie, purtroppo), hai qualche b&b, gasthaus o hotel da consigliarci?
    Cheers,
    Francesca

    • Ho avuto un po’ di difficoltà a trovare posti liberi. A Bamberga centralissimo trovi il SandStern, non male, a 10 metri dalla Schlenkerla 😉 , ma ovviamente scordatevi un parcheggio comodo. Se volete fare i geek fino in fondo potete alloggiare in un birrificio: Spezial e Fassla offrono camere a diversi prezzi. In ogni caso prenotate con largo anticipo.

  10. Windischeschenbach è incredibile uno dei posti dove mi sono più goduto una birra. :-).

  11. Ho letto con interesse questo articolo. Questa estate forse vado per una settimana in Franconia, ma non vorrei allontanarmi troppo da Francoforte. Ci sono paesini che meritano anche sotto l’aspetto birrario nei dintorni?? O Bisogna spingersi per forza fino a Bamberga?? Grazie ragazzi!:)

    • Francoforte è in Assia e non è vicinissimo alla Franconia (che è nella parte nord della Baviera). Se hai occasione di muoverti ti suggerirei – tutta la vita – di raggiungere Bamberga e di non stare a Francoforte, che per bere è forse la peggiore città della BundesRepublik. Cmq se non vuoi spostarti troppo, nelle vicinanze l’unico posto degno di nota che conosco è il Grohe, a Darmstadt (dove incidentalmente potresti anche visitare Mahrun che è uno dei getrankeshop più forniti che abbia mai visto…). Se invece atterri a Frankfurt Hahn potresti spingerti fino a Treviri e andare di Lowenbrau Trier (Pils onesta ma nulla di +). Prost !

Rispondi a INDASTRIA Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *