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Che 2016 birrario sarà

I giorni che precedono il Natale rappresentano per Cronache di Birra il momento in cui lanciarsi nei pronostici per l’anno alle porte, tramite i quali cercare di anticipare le tendenze che caratterizzeranno il 2016 birrario. Lunedì scorso abbiamo verificato le vostre profezie di 12 mesi fa, ora invece è il momento di proporre quelle per il futuro. Prendetelo come un semplice giochino – al quale tuttavia lo scorso anno partecipaste in tantissimi – ma è comunque divertente se non utile capire come evolverà un ambiente che viviamo quotidianamente, vuoi per lavoro o per semplice passione. Come sempre le previsioni saranno divise in categorie e cominceremo con le mie, poi nei commenti potrete esprimere le vostre. Partiamo…

I trend della birra artigianale in Italia

Negli ultimi anni ci siamo interrogati sugli effettivi ritmi di crescita del settore, cercando di pronosticare il numero di nuovi birrifici o valutando l’eventualità di una corrente di risacca. Appurato che la crescita non conosce sosta, credo che sia più stimolante orientarsi verso altri obiettivi. Il 2015 è stato per la birra nazionale un anno pieno di sorprese, alcune delle quali difficilmente prevedibili: su tutte cito la nascita del primo birrificio trappista italiano, la produzione delle prime birre artigianali in lattina e il riconoscimento di uno pseudo stile autoctono da parte del BJCP. Di fronte a tanti avvenimenti, è quasi naturale pensare che il 2016 sarà un anno molto più tranquillo, quasi di transizione, in cui al massimo si confermeranno dei trend già iniziati in tempi recenti.

Secondo me una delle tendenze che continuerà nel prossimo anno sarà quella del consolidamento di tanti produttori: nomi storici che si ingrandiranno ulteriormente, beer firm che acquisteranno impianti di produzione e nuovi progetti che debutteranno con investimenti importanti. Si creerà un solco ancora maggiore tra i progetti più anziani o quelli più solidi e le iniziative nate senza un’idea precisa – e non sarà un male. Le lattine italiane si diffonderanno durante tutto il 2016, ma prima ancora della fine dell’anno si riveleranno un mezzo fallimento, almeno nel nostro paese. Le Italian Grape Ale saranno sempre più numerose e a fine 2016 praticamente ogni birrificio avrà in gamma una sua interpretazione della tipologia.

L’unico evento davvero destabilizzante sarà la definizione legislativa di birra artigianale, che arriverà a metà anno e aprirà una nuova fase per il nostro movimento. Il legislatore mostrerà una certa ragionevolezza nella stesura del documento, ma lascerà aperte alcune questioni, finendo per alimentare dubbi e polemiche e creando molta confusione nell’ambiente.

I trend della birra artigianale nel mondo

Dopo quanto accaduto nei mesi scorsi, è impossibile non prevedere che l’industria continuerà il suo shopping tra i birrifici craft americani ed europei, intensificando addirittura le operazioni di acquisizione. Nel corso del 2016 però molti marchi passati recentemente in mano alle multinazionali subiranno una forte contrazione dei consumi, a causa della disaffezione di tanti appassionati. Questo aspetto solleverà pesanti dubbi sulla validità delle manovre compiute dall’industria nel mondo della birra artigianale e alcune società rivedranno le proprie strategie.

La ricerca di stimoli gustativi sempre nuovi decreterà l’ascesa di due sapori in particolare: il salato e l’affumicato, che andranno a caratterizzare diverse nuove birre. Nasceranno alcuni sotto-stili, identificati con i prefissi “salty” e “smoked” davanti ai nomi delle rispettive tipologie: i primi, neanche a dirlo, saranno Salty Ipa e Smoked Ipa. Il sale sarà l’ingrediente dell’estate 2016, l’affumicato il gusto della stagione fredda.

I birrifici italiani in evidenza

Tra i nomi da spendere per il 2016 mi sento di tirare in ballo il Birrificio Italiano, che secondo me otterrà diversi riconoscimenti importanti sia in Italia che all’estero. Ducato si confermerà in ottima forma nei concorsi internazionali, mentre il sud Italia continuerà la sua scalata, lenta ma costante, tra le eccellenze della birra artigianale italiana. Tra i giovani birrifici si distingueranno Vento Forte e MC-77, mentre realtà come Hammer ed Etnia proseguiranno nella loro rapida crescita.

La sfera di cristallo

Ed eccoci alla parte più divertente e improbabile del gioco, quella in cui lanciarsi in previsioni impossibili e in profezie al limite del ricovero immediato 🙂 . Nel turbinio di acquisizioni dell’industria nel comparto craft, a un certo punto girerà la voce di un accordo quasi raggiunto tra una multinazionale e un birrificio artigianale italiano. Quest’ultimo pubblicherà un comunicato in cui rivendicherà la sua totale autonomia, dichiarando di aver rinunciato a un’offerta faraonica pur di restare indipendente. Molti appassionati plaudiranno il gesto, ma in realtà il tentativo di acquisizione si rivelerà pura invenzione: una semplice mossa commerciale per ottenere visibilità.

Nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali degli USA, il repubblicano Donald Trump si troverà subito in netto svantaggio nei confronti di Hillary Clinton. In un tentativo disperato di recuperare terreno si scaglierà contro la birra craft americana, proponendo l’istituzione di un nuovo Proibizionismo contro tutti i piccoli e medi produttori, così da limitare la “costante corruzione dei costumi del popolo americano”. A fine 2016 Trump uscirà sconfitto e diversi birrifici craft produrranno una collaboration brew battezzata “F**k you Donald”.

Infine, durante le Olimpiadi di Rio de Janeiro un azzurro conquisterà un oro e festeggerà sul podio con una bottiglia di birra artigianale italiana.

E ora tocca a voi, con le solite raccomandazioni: non usate le vostre informazioni da insider per barare 😉 e concentratevi su poche ipotesi e relativamente precise. Siate dei Nostradamus birrari degni di questo nome!

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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25 Commenti

  1. I trend della birra artigianale in Italia:

    Il governo farà una variazione nelle norme che gestiscono le accise, i piccoli pagheranno di meno.
    I trend della birra artigianale nel mondo:
    Ci sarà una crisi che riguarda la fornitura di luppolo causa scarso raccolto e la moda del “late hopping” nelle birre.
    I birrifici italiani in evidenza:
    Vento forte, hammer ed etnia.
    La sfera di cristallo:
    I produttori Craft americani si metteranno insieme per fare uno spot al superbowl contro le industriali.
    La lattina pop sarà un flop.
    Un grande gruppo si comprerà birra del borgo.
    Un bar Mikkeller aprirà a Roma.
    Pucciotti e Campari aprono un locale a Parigi.
    Quest’anno tocca a Ducato di vincere birra dell’anno.

  2. Io direi che in Italia avremo di sicuro un cambio, in direzione migliorativa per i microbirrifici, delle accise.
    Mi aspetto anch’io una se non due acquisizioni di birrifici craft da parte di grossi gruppi (a suon di milioni). Infine credo che nel nostro paese comincerà l’inversione di tendenza tra numero di birrifici/gipsy breweries/beerfirm aperti e chiusi.

    A livello mondiale direi che prevedo l’espansione del movimento craft in paesi come l’Irlanda e la Spagna in Europa ed in Brasile e Canada.

    Per le birre dell’anno io vedrei bene, anzi benissimo, Croce di Malto. Sui piccoli emergenti non mi esprimo in quanto parte in causa…

  3. Difficile non condividere molte delle tue previsioni, ma osiamo:

    TREND ITALIA
    Una decina di birrifici si avvicina ai 10.000 hl annui di produzione
    Qualche birrificio si sdoppia in due differenti aree geografiche
    Affermazione dell’acronimo IGA anche al bancone
    Lancio di birre dal nome Wild IGA, nonostante già esistano

    TREND MONDO
    Ripresa dello stile Lichtenhainer
    Lancio di diverse Fruit Gose
    Birrifici industriali creano birre crafty ma sotto un diverso brand appositamente studiato

    BIRRIFICI IN EVIDENZA
    MC77 e Barley vincono tra emergenti e big di Birraio dell’anno
    Italiano torna a vincere a Birra dell’Anno
    Birrifici in evidenza Retorto, Hammer, Lariano, Birrificio di Cagliari, Canediguerra, Etnia, Yblon

    SFERA DI CRISTALLO
    Menabrea produce qualche birra più crafty
    Peroni e Tenute Collesi si mettono insieme creando un nuovo soggetto
    Quota dei consumi craft che sale in Italia al 5%
    Nascono birrifici in Albania
    Primo Mikkeller bar in Italia
    Nuovi pub di birra italiana all’estero

  4. Birrifici emergenti: non mi gioco Hammer e Vento Forte perché secondo me sono già in cima alla catena alimentare come livello qualitativo (Vento Forte deve solo migliorare i canali di distribuzione, visto che a Milano è molto difficile trovarlo e se non fosse per il commercio on line…). Secondo me Birranova può fare ancora un salto di qualità e si segnalerà vincendo importanti premi.

    Trend italia: ci romperemo le scatole (a me è già capitato…) del “famolo strano” con le varie sour, barricate, mosti ecc. per andare su sapori meno atipici. Mi aspetto una maggior proposta di Dunkel e Roggen;

    Trend mondo: i craft acquisiti dagli industriali si imporranno con prezzi più competitivi grazie alle economie di scala garantite dalla sinergia con le ditte acquirenti;

    Sfera di cristallo: un prodotto crafty verrà sanzionato da AGCM per pubblicità ingannevole.

    Buone feste a tutti !

    P.S. per Antonio: in Canada hanno già un movimento craft molto sviluppato ed esteso. A Toronto e a Montreal ci sono molti brewpub, contornati da pub con ampia selezione di bottiglie (tipo il Rhino che avrà una carta di almeno 250 bottiglie). E no è un fenomeno limitato alle grandi città perché anche in posti relativamente piccoli come Niagara Falls ci sono 3 brewpub per dire …

    • Vero Enrico, ma il Canada ha gli USA come metro di paragone, almeno per me, e proprio in quell’ottica mi aspetto più birre canadesi craft a spiccare su quelle americane… 😉

      P.S.: quando ci sono andato io, alle cascate del Niagara, non ce n’era neanche uno ancora… Dovrò tornarci… :p

  5. Io mi gioco per settembre la prima varietà valida di luppolo italiano, ma forse sono in anticipo di qualche anno.

  6. Gianriccardo Corbo

    Ecco le mie:
    1) il titolare di un noto birrificio verrà arrestato per gravi reati.
    2) una IGA vincerà un riconoscimento internazionale ad un concorso e qualcuno pensando di essere originale chiamerà f.IGA una IGA
    3) sarà l’anno delle birre alla frutta
    4) birraio di elvo miglior birraio emergente per fermentobirra
    5) un noto produttore di vino acquisirà un birrificio
    6) extraomnes aprirà un locale in Italia e birra del Borgo uno a New York
    7) Marco Giannasso si taglierà i capelli (la ripropongo ogni anno, prima o poi la prenderò)
    8) MoBI investirà tutte le sue risorse economiche per capire l’assurdo fenomeno della scarsa presenza di donne nei festival birrari

  7. Secondo me invece la birra in lattina conquisterà molto mercato. Ho già cominciato a trovare lattine di microbirrifici londinesi sugli scaffali dei miei rifornitori: costano meno e la qualità del prodotto è molto migliore. Il luppolo emerge in un modo che non ho mai trovato nelle bottiglie. Sono contento che Baladin abbia fatto il passo, le comprerò appena le trovo. Spero altri seguano l’esempio.

  8. TREND Italia:
    Italian Grape Ale
    Berliner Weizen

    TREND Mondo:
    scarsità di luppolo
    Quadrupel
    lattine

    BIRRIFICI IN EVIDENZA
    BIG: Del Borgo, Ducato
    EMERGENTI: BiBiBir, The Wall

    SFERA DI CRISTALLO:
    Andrea Turco vende cronachedibirra, tuttavia rimane alla guida del Blog;
    Alcune BeerFirm italiane inizieranno a produrre all’estero;
    Assisteremo a delle fusioni societarie.

  9. Sono contento che ormai da due anni sono tra i finalisti come miglior pronosticatore…. Quindi non sono solo un alcolizzato!!!

    Vediamo di esporre qualche idea che ho in testa….

    ITALIA- EUROPA

    – La lattina (mio chiodo fisso) continuerà la sua ascesa…. nonostante il probabile “flop” delle pop, aumenteranno nei beershop e ipermercati le lattine d’importazione e probabilmente anche un altro italiano si lancierà nella sua linea lattina….

    – La birra artigianale verrà definitivamente separata almeno a livello legislativo da quella industriale e le tyasse diminuiranno… Almeno per i micro birrifici….. Nel senso che conoscendo gli italiani, i grandi birrifici artigianali cascheranno nella sezione industriale… 🙁

    -Non posso prevedere se all’estero altri birrifici saranno acquisiti da multinazionali, sicuramente in Italia l’industriale perderà ulteriori punti nei confronti delle craft!!! E si moltiplicheranno “le querele” da parte dei grandi gruppi nei confronti delle formiche artigianali (Carlsberg luppolo -cit-)…. Insomma inizieranno a cacarsi sotto!!!

    – Aumento delle aperture locali internazionali… Specialmente nei rapporti Italia-Spagna

    – Per quanto riguarda il birraio dell’anno…. Le posizioni vincenti saranno spartite tra senior ed emergenti tra Birrificio Italiano, Lambrate ed MC-77

    – A livello internazionale, i birrifici del Nord Europa (Svezia e Norvegia su tutti) conquisteranno i PUB e i bevitori italiani… Su tutti OMNIPOLLO e BEERBIBLIOTEK

    – Aumento (anche in previsione harvest) delle coltivazioni di luppolo in Italia. Magari incentivate dallo stato ( questa contatela come sfera di cristallo), e causa ibridazioni con le nostre colture, nascita di un luppolo autoctono italiano… Molto ricercato dal mondo birraio a causa del profilo aromatico altamente spettacolare….

    SFERA DI CRISTALLO

    – I nostri giovani teenager, al posto di andare in un locale e chiedere “la piu’ forte doppio malto che hai” cercheranno “la più strana artigianale”….

    – Un birrificio Italiano inizierà a distillare le proprie trebbie per produrre il primo whisky craft italiano! (Spero non sia Teo Musso, se no mi sparo un colpo nei c…..)

    – Magari potrete assaggiare le nostre creazioni….. 🙂 Anche se penso che sia la piu’ grossa ca….ta che ho sparato negli ultimi anni….

  10. Ah…. Dimenticavo….. Stili dell’anno…. Gose e Berliner Weisse!

    Craft o r Die!

  11. ITALIA:
    un birrificio storico cederà ad un compromesso milionario e venderà a inbev.

    MONDO:
    brewdog comprerà qualche micro europeo

    BIRRIFICI IN EVIDENZA:
    una donna vincerà come birraio, ponendo fine al regno delle barbe.

    SFERA DI CRISTALLO:
    Il papa assaggierà una birra craft, benedicendola 😉

  12. Tend Italia
    Sempre più publican salteranno la barricata diventando birrifici e/o distributori, rimanendo spacciatori al dettaglio, ovvio.

    Trend mondo
    Anche per me aumenteranno i craft acquisiti dalle industrie

    Birrifici emergenti
    Tutti dicono Etnia, ma Nicola ormai è un nome ed una garanzia, mi auguro per lui la consacrazione che merita, ma mi rifiuto di ritenerlo ancora emergente nonostante il birrificio sia giovanissimo.
    Mi auguro si inizi a sentir parlare di Oxiana per affetto, e siccome sono passati da beerfirm a brewers, ECB Damoje er Gass!

    Sfera di cristallo
    Carlsberg apre 2 locali a Roma…
    Pucciotti si compra il marchio Peroni…

  13. “Nel turbinio di acquisizioni dell’industria nel comparto craft, a un certo punto girerà la voce di un accordo quasi raggiunto tra una multinazionale e un birrificio artigianale italiano. Quest’ultimo pubblicherà un comunicato in cui rivendicherà la sua totale autonomia, dichiarando di aver rinunciato a un’offerta faraonica pur di restare indipendente”.

    Un birrificio che mi sembra molto portato ad una mossa del genere mi sembra Elav ;p

  14. ci proviamo dai:

    ITALIA: stabilizzazione della crescita dei birrifici/beer firm, con un saldo negativo a fine anno tra aperture e chiusure per la prima volta
    come ormai temono in tanti, uno storico cederà, anche se secondo me sono più papabili Carlsberg o Heineken come acquirenti
    secondo me non ci saranno definizioni di artigianale e riduzione delle tasse,il peso a livello nazionale è ancora troppo basso; ci saranno piuttosto delle legiferazioni a livello più locale, forse regionale per quelle regioni con più autonomia (c’è già stato qualche accenno infatti)
    MONDO: qualche altro colosso americano craft amplierà la produzione anche in Europa per colonizzarci definitivamente (senza riuscirci ovviamente)
    Brewdog vende a uno (più) grosso – questo sono convinto che accadrà prima o poi
    NOSTRADAMUS: Inbev comprerà Babbo Natale, la Befana e anche l’uomo nero. Inoltre sarà sponsor ufficiale della campagna alle presidenziali di Trump
    ci schioderemo dall’ultimo posto in europa come litri pro capite di birra bevuti all’anno
    2 microbirrifici italiani si fonderanno in un’unica entità
    brewdog farà fermentare/maturare una birra nella stratosfera

  15. con un po’ di ritardo le mie di quest’anno:
    a) accise agevolate sotto i 20 mila hl, con conseguente fallimento della trattativa di fusione Ducato – Baladin
    b) Croce di Malto birraio dell’anno con polemiche per collaboration con Menabrea per la Birra BielloNovarese con bruscandoli
    c) Sierra Nevada compra la Zaragozana in Spagna per attaccare Mahou in casa
    d) La Campari si compra Baladin
    e) Non trend dell’anno Gose aromatizzate e birre artigianali senza schiuma in barattolo
    f) trend dell’anno la Campari Baladin lancia un Hard Tea in barattolo e per star dietro alla domanda terziarizza alla San Pellegrino..
    g) Andrea Turco, Schigi e Leonardo conducono Braumaister Chef su Sky, primo format televisivo per eleggere l’Homebrewer dell’anno.

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