Domani cominceranno ufficialmente le Olimpiadi di Rio e l’occasione ci permette di accantonare per un attimo i soliti discorsi affrontati quotidianamente sul blog. Ma come combinare sport e birra in un contesto coerente? In realtà i due argomenti sono più vicini di quanto si potrebbe sembrare, ma volendomi per una volta mantenere su toni d’evasione – siamo pur sempre al 4 agosto – la questione diventa decisamente più complicata. In mio soccorso arrivano però tutte quelle “discipline” che da una parte rientrano nella categoria dei “drinking game” e dall’altra aggiungono la birra ad attività sportive consolidate. Se perciò nei prossimi giorni vi sentirete particolarmente sportivi ma non vorrete abbandonare la vostra bevanda preferita, oppure se cercate un modo di rendere più interessante la diretta tv della finale di Badminton a Rio 2016, continuate a leggere…
Partiamo dai drinking game, che soprattutto negli Stati Uniti hanno raggiunto una diffusione impressionante. È proprio lì che è nata Pro Beer Sports, un’associazione che ha come obiettivo la trasformazione dei vari drinking game in discipline sportive ufficiali. È chiaro che i suoi fondatori sono totalmente fuori di testa, al punto che ogni anno organizzano le Birrolimpiadi (Beerlympics, marchio registrato). L’ultima edizione delle Birrolimpiadi si è tenuta a maggio 2016 e ha visto la partecipazione di sei squadre: Canada, Italia, Grecia, Roma (Roma? Evidentemente siamo tornati ai tempi delle città-stato 🙂 ), Iraq e Stati Uniti. Le discipline nelle quali si sfidano sono diverse, ma le principali sono le seguenti:
Beer Pong
È probabilmente il drinking game per eccellenza, tanto che in Italia esistono una Federazione e una Lega, entrambe ovviamente non riconosciute dal Coni. Le regole sono abbastanza semplici e dovreste conoscerle abbastanza bene:
- Si pongono alcuni bicchieri di birra ai lati corti di un tavolo, così da formare due forme geometriche uguali ma opposte.
- A turno ci si pone in piedi dietro uno dei due lati del tavolo e si lancia una pallina da ping pong, cercando di centrare uno dei bicchieri posti di fronte.
- Se il bicchiere viene centrato, l’avversario è costretto a bere il contenuto del bicchiere.
- Si procede alternandosi in questo modo, finché uno dei due giocatori (o delle due squadre) centra tutti i bicchieri avversari.
Esistono diverse varianti di Beer Pong, che riguardano il numero di bicchieri e giocatori, il tipo di tiri consentiti e via dicendo. Se ne volete sapere di più vi rimando al sito della Lega Italiana Beer Pong.
Flip Cup
Altro gioco abbastanza diffuso, prevede che due squadre, composte di un numero variabili di giocatori, si pongano una di fronte all’altra lungo i lati lunghi di un tavolo. Funziona a staffetta: i primi due concorrenti bevono, poggiano il bicchiere sul bordo del tavolo e con un colpo ben assestato cercano di rivoltarlo. Una volta completata l’operazione (si può ripetere fino alla sua riuscita) il “testimone” passa al compagno di squadra, che agisce in modo analogo. Il round viene vinto dalla squadra che per prima “flippa” l’ultimo bicchiere. Il totale dei round corrisponde al numero dei componenti delle squadre: si aggiudica l’incontro la squadra che vince più round.
Speed Quarters
Regole semplicissime: un bicchiere vuoto viene posto al centro di un tavolo e i due sfidanti a turno cercano di centrarlo con un quarto di dollaro. Alcuni dettagli spiegano meglio la disciplina:
- Il lancio della moneta deve avvenire facendola rimbalzare sul tavolo prima di centrare il bicchiere.
- Quanto un giocatore centra il bicchiere, lo sfidante può “annullare” il punto centrandolo a sua volta.
- Chi non riesce ad annullare il punto avversario, beve.
- Chi per primo ottiene 3 punti, vince un round.
- Una partita è al meglio dei 3 round
Baseball
Disciplina più complessa delle precedenti, che inizialmente prevede una fase simile al Beer Pong (i bicchieri sono disposti a rappresentare le basi del baseball), per poi inserire delle situazioni da Flip Cup. Occorrono capacità balistiche, manuali e di velocità. Secondo me dopo cinque minuti salta ogni regola e finisce tutto a tarallucci e vino… anzi birra 🙂 .
Diverse sono invece le discipline sportive che prevedono l’inserimento della birra nel loro funzionamento. Quasi sempre hanno a che fare con corse, che siano podistiche o ciclistiche, e con l’abilità di mantenere ottime performance nonostante il consumo di alcool. Chiaramente hanno una funzione goliardica. Vediamo le più interessanti:
Beer Mile
La Beer Mile è una corsa che prevede la copertura della distanza di un miglio, con check point birrari posti a ogni giro. Solitamente si disputa su una pista di 400 metri da percorrere per 4 volte consecutive, con l’obbligo di bere un bicchiere di birra alla fine di ogni tappa. Il record del mondo spetta a James Nielsen, che ha completato la gara in 4 minuti e 47 secondi, impiegando in media 30 secondi per bere ogni birra. In Italia è organizzata da un paio d’anni dal Birrificio Trunasse in occasione della Settimana della Birra Artigianale.
Kastenlauf
Diffusa in Germania, Austria e Svizzera, è una corsa a squadre, ognuna delle quali composta da due concorrenti che coprono un percorso di circa 10 km trasportando una cassa di birre. La particolarità è che le bottiglie devono essere consumate prima di tagliare il traguardo, elemento che introduce anche un certo livello di strategia: conviene scolarsi subito tutta la birra, così da correre senza pesi ma decisamente alticci, oppure mantenersi sobri fino ai pressi del traguardo, per poi dedicarsi alle bevute? Voi che fareste?
Straw Racing
Si tiene ogni estate presso il villaggio inglese di Pennine, vicino a Keighley. Nato da una scommessa, è una sorta di pub crawl in cui le squadre composte da due giocatori devono trasportare una balla di fieno e coprire la distanza totale nel minor tempo possibile. Chiaramente l’itinerario è costellato di pub, nei quali i partecipanti devono obbligatoriamente fermarsi per bere una pinta di birra e poi ripartire. Se non ho capito male, i pub sono sei. Buona corsa!
Beer Can Regatta
Non prevede il consumo di birra ma non può non essere citata la Beer Can Regatta, una regata che si tiene regolarmente a Darwin, in Australia, e che prevede la partecipazione di imbarcazioni costruite con lattine vuote di birra. Negli anni ’80 l’evento richiamava più di 20.000 spettatori.
Insomma, esistono tantissime possibilità per mantenere lo spirito olimpico senza dover rinunciare alla nostra amata bevanda. Ci alleniamo tutto il giorno in questo senso, ora è arrivato il momento di mettere alla prova i nostri sforzi!
Molto igienico il beer pong. La pallina viene fatta rimbalzare ovunque, pavimento compreso, poi va a finire nel bicchiere contenente la birra che qualcuno dovrà bere. Figata pazzesca!