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A proposito di pesci d'aprile…

Ieri il sito di informazione birraria Beernews ha pubblicato un post con una carrellata di scherzi ideati appositamente per il primo aprile. Il più curato è senza dubbio quello dell’americana Flying Dog, che se ne è uscita con la notizia della creazione di una nuova linea di 4 birre chiamata Canis Minor, in antitesi con l’esistente serie Canis Major.

Le Canis Minor sono orientate a un settore di mercato ancora inesplorato, in quanto caratterizzate da un grado alcolico davvero contenuto. Nel dettaglio le 4 birre sono: Hot Dog Habanero Ginger Ale (0,9%, 2 IBU), Unicorn Dog Sparkling Barley Wine-style Ale (1,9%, 4 IBU), Raging Bitch Birch Beer (1,3%, 6 IBU) e Herberos Belgian-style Root Beer Lager (1,59%, 7 IBU). Esilaranti i nomi e le caratteristiche di queste birre, un paio delle quali rientrano paradossalmente in stili piuttosto alcolici.

Non poteva mancare a corredo la dichiarazione di qualcuno dello staff della Flying Dog, nello specifico Matt Brophy:

Quando l’ufficio Marketing ha presentato questa idea al team di produzione, abbiamo pensato che fossero impazziti. Ma andando avanti col progetto ed effettuando test di mercato, ci siamo convinti che la bassa alcolicità sarà la prossima “big thing” per la birra artigianale.

Tutte le informazioni sulla linea Canis Minor sono riportate sul blog dell’azienda, che, a scanso di equivoci, conclude il post nel modo migliore: “Lo scherzo è finito. Felice pesce d’aprile, pippe. Davvero pensavate che avremmo brassato una simile merda?”. Come fare felici i propri supporter 🙂 .

Meno fantasiose le trovate di altri due birrifici americani. La Surly Brewing ha annunciato l’impossibilità temporanea di continuare a produrre la sua Furious a causa dell’esaurimento delle scorte di luppolo del birrificio. La birra sarà sostituita da una nuova produzione, la Surlyberry, prodotta con mirtilli.

Il microbirrificio Schlafly di St. Louis ha invece comunicato l’entrata in commercio di una nuova – e poco fantasiosa – American Pale Ale al lime. Allo slogan di “It’s Lime Time”, un video appositamente realizzato illustra le meraviglie di questa creazione birraria. Ecco di seguito lo spot tv di questa Dry Hopped APA Lime.

Abbandonando infine i birrifici a favore delle società che vendono materiale per l’homebrewing, la creatività dei pesci d’aprile riacquista punti. Ad esempio la Keg Works se n’è uscita con un innovativo kit chiamato Insta-Beer, che permetterebbe di creare la propria birra casalinga in solo 60 secondi.

Ecco come viene presentato il prodotto sul sito dell’azienda:

Insta-Beer sta rivoluzionando l’industria degli alcolici. Dopo anni di ricerche, migliaia di tentativi e numerose sbornie, un team specializzato di scienziati tedeschi ha perfezionato una nuova formula per la birra in polvere.

In meno di 60 secondi, ogni confezione permette di creare 12 once di ottima birra. Basta semplicemente combinare la “polvere brassicola” con acqua gelata per ottenere una pinta di birra. Il risultato sarà piacevole come quello della tua birra preferita, ma a un prezzo assolutamente ridotto.

La Insta-Beer sarà venduta in quattro versioni, ognuna delle quali finalizzate a una categoria birraria precisa: lager, stout, bock e belgian ale. Tutto bello (beh oddio…), peccato che, come recita il sito, si tratti semplicemente di un pesce d’aprile. Ma tanto anche se così non fosse stato, in Italia non lo avremmo mai potuto usare, visto che l’homebrewing sarà presto bandito 😉 .

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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