“Quante calorie ha la birra?”. Vi assicuro che personalmente questa domanda non mi ha mai interessato – e non capisco come possa interessare altri 🙂 – eppure non devono essere pochi i bevitori, soprattutto di genere femminile, che si pongono il quesito. In effetti uno dei primi precetti che si imparano dal guru Kuaska è che non esiste una risposta univoca, perché tutto parte dall’assioma fondamentale: “la birra non esiste, esistono le birre”. Di conseguenza alla domanda di partenza lo stesso Kuaska è solito ribattere che “ci sono birre che hanno le calorie di un succo d’arancia e birre che valgono come un pranzo di Natale”. Se però siete alla ricerca di dati più precisi, scoprirete che la rete non è molto d’aiuto: quasi sempre troverete un’inutile suddivisione di birre per gradazione (alta, media, bassa), colore (chiara, scura) o tipologia merceologica (normale, doppio malto). Non è possibile andare oltre queste imbarazzanti ripartizioni? Certo che sì.
Negli Stati Uniti, dove l’attenzione per questi argomenti raggiunge apici sorprendenti, esistono diverse tabelle che riportano il totale di calorie per molte birre in commercio. Spesso si tratta di prodotti industriali, ma visto che da quelle parti la “craft beer” è ampiamente diffusa, non è difficile incontrare anche qualche birra artigianale. Che magari è anche facilmente reperibile in Italia. Ecco allora una lista di alcune birre americane importate anche da noi con le relative calorie (per 12 oz, cioè 355 ml).
Sierra Nevada Bigfoot: 330 calorie
Dogfish Head Midas Touch: 307 calorie
Dogfish Head 90 min IPA: 294
Flying Dog Gonzo: 271 calorie
Rogue Dead Guy Ale: 250 calorie
Sierra Nevada Stout: 225 calorie
Flying Dog Raging Bitch: 221 calorie
Anchor Porter: 209 calorie
Dogfish Head 60 min IPA: 209 calorie
Sierra Nevada Porter: 194 calorie
Flying Dog Snake Dog IPA: 188 calorie
Anchor Liberty Ale: 188 calorie
Sierra Nevada Pale Ale: 175 calorie
Sierra Nevada Tumbler: 165 calorie
Flying Dog Old Scratch: 154 calorie
Anchor Steam: 153 calorie
Flying Dog Tire Bite: 129 calorie
Birre americane a parte, scopriamo poi che una Doppelbock come la Paulaner Salvator ha 251 calorie e la Pilsner Urquell 160 calorie. Curiosamente la Guinness arriva a sole 125 calorie, che diventano 176 nella sua versione per l’estero (Foreign Extra Stout).
Come prevedibile, in generale le birre (e gli stili) cono contenuto alcolico più alto sono quelle con un maggiore apporto calorico. Tuttavia la regola non è sempre valida. Prendete la Dead Guy Ale di Rogue: è una Maibock che arriva “solo” al 6,6% alc., eppure si trova in alto nella lista, tra birre dal tenore alcolico ben più elevato.
Per il mio fabbisogno giornaliero avrei bisogno di spararmi qualcosa come quasi 20 bottiglie da 33cl di Anchor Liberty Ale. Diciamo che sono sulla buona strada… 🙂 Voi come state messi?
Sto pensando che nelle serate migliori tanto varrebbe imbucarmi ad un matrimonio perché l’apporto calorico equivale a un banchetto da 10 portate 🙂
Speravo di poter far leggere questo articolo alla mia fidanzata, cosi da dirgli: “te l’avevo detto che la birra non fa ingrassare!” credo invece che me lo terrò per me! 😀
Guarda che sono calorie per 12 oz, il succo di arancia ha 153 calorie per 12 oz 🙂 come la Anchor Steam …se poi era perché te la vuoi bere tu 🙂 allora…
Il discorso va un po’ oltre l’apporto calorico. Per esempio l’alcol rallenta la lipolisi, alza la glicemia (fame), altera i succhi gastrici (ancora più fame) e in generale scombussola il metabolismo.
Cosa che un succo d’arancia non fa o fa in maniera decisamente minore.
In generale tutti gli “alimenti liquidi” (compresi i succhi vari) non si integrano bene in un’alimentazione bilanciata.
ma la verità è: si beve una birra sola? 😀
La mia dieta a base di Anchor Steam è una delle migliori:) Ottimo!
Io dell’ apporto calorico me ne sbatto altamente.
Ieri 2 statale 52, una rouch, una ReAle extra e una estivalle. Oggi una golden eye, una st peter porter, una sloth e una vitus.
Ci sobo piaciute, tanto ci basta.
devo correggere, Kuaska dice “un succo d’arancia” non di carote.
Mea culpa per me, 3 pater noster e 5 ave maria
io metterei una mano sul fuoco che sia succo di carote
è possibile che esistano due versioni e che in tempi recenti la carota sia stata soppiantata dalle più rassicuranti arance
Meno male, allora non sono completamente impazzito. Mi sembrava di ricordare abbastanza chiaramente le carote, ma ormai non mi fido più della mia memoria. Dobbiamo chiedere lumi al personaggio in questione?
Per la precisione.
Ho chiesto direttamente a Kuaska che si è fatta una risata e ha smentito categoricamente di aver mai usato “carota” in quella frase(non sapeva quasi che esistesse il succo di carota), ma sempre “arancia”.
Nell’occasione mi ha nominato co-curatore di una raccolta di suoi aforismi di prossima stesura.
non vorrei imbastire una polemica ortofrutticola, ma mi gioco i gioielli di famiglia. sentita più volte alle serate che organizzava la Frottola a Vigevano, agli albori
Idem con patate
Se non vi basta neanche la parola dell’interessato….
Eh ma ormai Kuaska ha una certa età e magari non si ricorda… 🙂
E pure tu sei vecchietto… 🙂
Non ho bisogno della memoria.
Io in cantina ho un archivio che neanche Giulio.
Tutti avete una vostra cartellina, siete divisi per regione ed in ordine alfabetico.
Non farmi scendere a spulciare la T del Lazio.
Ahah ok, meglio di no. Però in cantina lascia anche qualche posto per le birre 😉