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Nuove birre da Lambrate, Birrone, Trunasse, Bibibir e altri

Cominciamo l’ultima panoramica sulle nuove birre italiane prima delle vacanze estive partendo dal birrificio Lambrate, che negli scorsi giorni ha messo a segno una collaborazione davvero interessante. Il partner nella creazione della Tartaruga è infatti il birrificio polacco Artezan, sicuramente uno dei nomi emergenti nella “new wave” artigianale in atto in Polonia. La birra (6% alc.) è definita una Smoked American Brown Ale: aspettiamoci quindi evidenti note affumicate innestate su una Brown Ale di stampo americano, quindi più alcolica e amara (60 IBU) rispetto ai canoni anglosassoni. Ovviamente i luppoli utilizzati sono tutti statunitensi (Tomahawk, Chinook, Cascade, Amarillo e Centennial), mentre se ho tradotto bene la traduzione di Google Traduttore 🙂 i malti affumicati sono di tre tipi: malto affumicato su faggio, frumento affumicato su quercia e malto torbato. La Tartaruga sarà presentata sabato 13 a Danzica, ma dovrebbe essere disponibile negli stessi giorni anche presso i locali del Lambrate.

thug life

Dopo aver conquistato la giusta fama con strepitose Lager, da qualche tempo il Birrone si sta invece concentrando su alte fermentazioni e sperimentazioni varie – ottenendo, dobbiamo dirlo, analoghi risultati. L’ultima nata nell’impianto del birrificio veneto si chiama Thug Life (4,8%) ed è considerata dal produttore stesso una Wheat APA, espressione che sembra semplicemente voler inquadrare in maniera più precisa quella che possiamo considerare una nuova incarnazione italiana del giovane stile delle White IPA. Le informazioni al riguardo non sono molte, ma possiamo aspettarci una birra decisamente estiva e rinfrescante, dove a emergere sono il frumento e il luppolo. Se volete provarla vi basta seguire il Birrone nei prossimi mesi: chissà che non sia disponibile a settembre durante Fermentazioni

hoppy couple

Restiamo in nord Italia per parlare del Birrificio Trunasse, attivo sin dal 2009 ma che recentemente ha ampliato i locali di produzione: un’operazione che non solo gli permetterà di raddoppiare gli ettolitri su base annua, ma anche di realizzare nuove birre. Non è un caso perciò che proprio in questi giorni il Birrificio Trunasse abbia lanciato la sua prima IPA, denominata Hoppy Couple (6%) e realizzata in collaborazione con il birraio David Pollock – la birra è nata proprio per celebrare il suo matrimonio, da cui il nome. Di colore ambrato e con toni erbacei e floreali, la Hoppy Couple è brassata ricorrendo a un dry hopping di luppoli americani, ben bilanciati dal dolce dei malti biscottati. Sarà disponibile in anteprima proprio in questi giorni.

23zerosei

Risale invece a giovedì scorso la presentazione ufficiale della 23ZeroSei, ultima creazione del giovane birrificio abruzzese Bibibir. Si tratta di una Double IPA davvero muscolare, se è vero che misura l’8% in alcol e la bellezza di 126 unità d’amaro. Il nome si riferisce alla data del 23 giugno, nella quale cade sia l’anniversario del birrificio (che quindi ha da poco compiuto un anno di vita), sia il compleanno di Alessandro Cioci, l’illustratore che cura le splendide etichette di Bibibir. Ma il 23 giugno è anche la data di nascita di questa nuova birra, brassata quindi proprio il giorno che ha ispirato il nome. Visti i tanti locali italiani coinvolti nell’evento di presentazione, non è escluso che la troverete ancora alla spina in questi giorni.

amarefemmena

Sempre molto attivo è il progetto Vale la Pena, birrificio gestito dall’associazione Semi di Libertà e finalizzato all’inclusione socio-lavorativa dei detenuti del carcere romano di Rebibbia. Ogni ricetta viene messa a punto con un birraio diverso e per la nona birra è stato coinvolto il birrificio Malto Libero di Napoli. Si tratta di una IPA da 6,1% e il nome Amarafemmena, che non poteva che essere in dialetto partenopeo, sottolinea la forte caratterizzazione data dai luppoli d’amaro. In realtà è già stata annunciata anche una decima produzione: sarà una Blanche aromatizzata con una pianta spontanea.

bianca

E concludiamo con una birra meno recente, ma comunque meritevole di menzione. Come si può leggere su Diario Birroso, si chiama Bianca del Gargano ed è una Blanche creata dal birrificio pugliese Ebers per il ristorante Trabucco da Mimì di Peschici (FG). La classica aromatizzazione con agrumi (oltre a quella con coriandolo) è resa impiegando le arance di Rocco Afferrante di Vico del Gargano e le zagare del bioagrumeto di Pizzicato a Calanella, permettendo quindi al birraio Michele Solimando di legare questa birra al territorio (almeno per la parte relativa agli agrumi). Se eravate in cerca dell’ennesima birra estiva, anche questa fa al caso vostro.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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