Approfittiamo di questi ultimi giorni dell’anno per riproporre l’ormai consueto post sulle migliori birre bevute nel corso degli ultimi 12 mesi. Recentemente avrete letto classifiche, bilanci e considerazioni sul 2017 un po’ dappertutto, quindi come sempre eviteremo di appesantire la lettura con lunghi discorsi e valutazioni prolisse. Il meccanismo è molto semplice: ho chiesto ai collaboratori più assidui di Cronache di Birra di comunicarmi le loro 5 migliori bevute dell’ultimo anno, specificando la birra migliore in assoluto (con due righe di spiegazione) e poi elencandone altre 4 in ordine misto, senza stilare una vera e propria graduatoria. È un esercizio divertente che richiede concentrazione mnemonica, e proprio perché ci affidiamo alla memoria spesso a emergere non sono solo le sensazioni gustative della bevuta, ma anche il suo significato e il contesto nella quale è avvenuta. Il risultato è una lista di 35 birre da tutto il mondo, nelle quali magari troverete anche i vostri migliori assaggi del 2017 – ad esempio la stessa birra è stata citata da tre diversi collaboratori! Come da tradizione comincerò io, poi lascerò la palla agli altri in rigoroso ordine alfabetico.
Andrea Turco
- Schumacher Alt – Schumacher
Passi una vita ad assaggiare Altbier prodotte da birrifici di tutto il mondo, poi bevi quelle autentiche a Dusseldorf e ti si apre un mondo: capisci che qualsiasi incarnazione fuori dalla città tedesca non è che una pallida imitazione di questo fantastico stile. Tra le tantissime splendide Alt bevute in loco, ricordo con particolare piacere quella di Schumacher, perfettamente equilibrata e straordinariamente appagante. L’atmosfera delle antiche birrerie della città fa il resto. Bevute eccezionali durante un viaggio da ricordare per sempre.
- Westvleteren 8 (2008) – Westvleteren
- Pfaffen Kölsch – Pfaffen
- Plateau – Burning Sky
- Porkeller – Mukkeller / Pork’n’Roll
Alessandra Agrestini
- Nina – Penyllan Brewery
Ovvero Jessica e Christian e quei loro racconti che ti fanno venir voglia di prendere il primo volo per andare a vedere dal vivo questo piccolo birrificio disperso nell’isola di Bornholm, Danimarca. Quando ad ottime birre si accompagnano splendide persone.
- American Magut – Lambrate
- Black – Vetra
- Watergeus – Vandenbroek
- Whiskey Porter – Batzen
Francesco Antonelli
- Cuvée de Zrisa – Ca’ Del Brado
Ca’ del Brado è stato un po’ il “birrificio” (o meglio, la cantina brassicola) sorpresa di questo 2017. Un progetto unico nel suo genere, curato da persone capaci ed esperte che sanno quello che fanno. Assaggiai le prime produzioni diversi mesi fa, trovandole interessanti ma ancora senza una identità precisa. Be’, sono migliorati tantissimo in pochissimi mesi. Mi è capitato di assaggiare questa Cuvée de Zrisa, prodotta con ciliegie di Vignola, a Eurhop di quest’anno. Che dire, sono rimasto impressionato: davvero nulla da invidiare alle migliori produzioni del Belgio. Bravi, davvero.
- Black Butte 28th anniversary – Deschutes
- Xelles – Nix
- Bloed – Extraomnes
- Saison Anniversarie – Burning Sky
Alessandra Di Dio
- Avec Les Bons Voeux – Dupont
Una delle più grandi soddisfazioni birrarie del 2017 è stata la Avec Les Bons Voeux di Dupont. Una pulizia e un equilibrio da manuale, ma al contempo tutto quel bagaglio di sapori del Belgio più rustico e fin troppo modesto. Una birra che con eleganza fa il gesto dell’ombrello a tutti gli hype birrari.
- Ma2 – Birra dell’Eremo
- BB6 – Barley
- La Vermontoise – Blaugies / Hill Farmstead
- Daarbulah – Hammer
Anna Managò
- Lukas – Thornbridge Brewery
Dicono che non ti manchi realmente una cosa, ma l’idea che hai di quella cosa. Dopo nove mesi senza, mi sono resa conto che la mia idea di birra è molto simile a questa: semplice, solida, elegante, svanisce velocemente.
- La Vermontoise – Blaugies / Hill Farmstead
- Caractère Rouge – Brouwerij Rodenbach
- Bundes – Hammer
- Mega Blazing World – Modern Times
Roberto Muzi
- Coffee Brett Imperial Stout – Carrobbiolo
Una imperial stout con Brettanomyces e caffè che racconta perfettamente un birrificio (tra i migliori d’Italia e di cui si sente parlare troppo poco), un birraio (in grado di unire in maniera rara le sue indiscutibili capacità tecniche, una passione per i fermentati e per le cose fatte bene e quel suo modo sempre leggero di non prendersi troppo sul serio) e un mio momento personale di intenso godimento: durante una splendida degustazione primaverile, il cui argomento era “le birre ribelli”, svoltasi presso la sede romana di Porthos. La Coffee Brett è stata pura emozione, calandosi nei bicchieri col suo vestito scuro, il suo ventaglio aromatico ampio e suggestionante e un sorso pieno, potente, impossibile da dimenticare.
- Artigian-ale, Bi-Du
- Vermontoise – Blaugies / Hill Farmsthead
- Piedi Neri – Croce di Malto
- Baba Jaga – Jungle Juice
Niccolò Querci
- Bluejacket Whiskey Barrel-Aged Double Mexican Radio – Bluejacket
Provata alla spina al BXL Beer Festival dell´agosto 2017. Si tratta di una Stout invecchiata sei mesi in botti di whisky. Colore marrone scuro, inebriante aroma di bourbon, vaniglia, cioccolato e creme brûlé. Al gusto dolce e leggermente piccante (peperoncini Ancho nella ricetta) con sentori di cioccolato e vaniglia. Il piccante e il dolce sono molto ben bilanciati e risaltano in un lungo e piacevole retrogusto.
- Vuur & Vlam – Brouwerij De Molen
- Saison de Cazeau – Brasserie de Cazeau
- Bearded Nurse – Weird Beard / Electric Nurse
- Santas Secret Mochaccino Messiah-Double Shot – To Ol
Queste le nostre migliori bevute degli ultimi 12 mesi. E le vostre? Magari troviamo curiose analogie. Per Cronache di Birra il 2017 si chiude con questo post e con l’augurio che nel 2018 potremo bere ancora tante cose buone. Buon anno a tutti, anche se un po’ in anticipo!
1 – bolik – birra muttnik
2 – ciusky – extraomnes
3 – piè veloce brux – ca’ del brado
4 – mild ale alla camomilla – Non ricordo il produttore
5 – tiramistout Imperial savoiardi stout – victory art brew
Ecco la mia modestissima classifica. Buon anno a tutti!
Belle liste, per nulla modaiole e piene di ottimi consigli. Bravi!
Solo un appunto sulla classifica della sempre ottima Agrestini. La Black di Vetra (combinazione: riassaggiata proprio oggi a pranzo prima di leggere l’articolo!) è nettamente quella che mi ha convinto meno tra le proposte del nuovo birrificio milanese, con un vegetale da luppolo davvero un po’ sgradevole. Le mie bottiglie però provengono da una delle prime cotte, magari in seguito l’hanno tarata un po’.
L’ho bevuta in fusto almeno un paio di volte e l’ho trovata sempre molto convincente, come anche la loro Pils. Ero indecisa tra le due, a dirtela tutta. Sulle loro bottiglie invece mi trovi impreparata, lo ammetto. Grazie Norberto per il tuo commento.
tra le migliori birre che ho bevuto quest’anno
Baladin Xyauyu Barrel 2013
De Molen Weer & Wind
Against the grain 70K
Pan Ipani di Trzech Kumpli
la celebre Sippin into darkness
Amager Ryeking
concordo ovviamente sull’ottima riuscita delle birre quest’anno di Nix, Extraomnes e Croce di Malto
sarò di parte ma le birre di Ritual lab mi sono sembrate tutte apprezzatissime
Carrobiolo
Escludendo alcune ottime birre che già conoscevo e che ribevo sempre molto volentieri le più interessanti birre provate in questo 2017 appena concluso sono state…
1 – Midsummer Melancholy – Sori brewing & AF brew
2 – Nordic Pale Ale – Kissmeyer & Beau’s
3 – Laph10 – Birrificio War
4 – Potenza Meridionale – Br’hant & Menaresta
5 – Equinox du Printemps – Brasserie Dieu du Ciel
5bis – Stanislao Ceresa – Carrobiolo