Annunci

Cercasi birrificio artigianale in Veneto

Sono alla ricerca di un birrificio artigianale in Veneto...

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Una nuova birra trappista italiana: ecco la Scala Coeli del birrificio Tre Fontane

Una decina di giorni fa l’Associazione Internazionale Trappista ha ufficializzato il riconoscimento di tre nuove birre. La prima è la Tynt Meadow di Mount St. Bernard, primo birrificio trappista su territorio inglese, che era stata anticipata già a fine giugno. La seconda è la Zundert 10 del birrificio olandese De Kievit, realizzata sul modello delle Quadrupel e che affiancherà la sorella maggiore Zundert 8 (una Tripel). La terza, per noi ben più importante, è la Scala Coeli del Birrificio Tre Fontane di Roma, l’unico produttore italiano a rientrare nello strettissimo novero dei birrifici trappisti. L’annuncio è chiaramente molto importante e devo ringraziare Sergio Daniele, responsabile del birrificio e del liquorificio dell’abbazia, per avermi concesso un assaggio in anteprima della nuova birra. Oggi quindi posso svelarvi tutti i dettagli di questa interessante novità.

La Scala Coeli (6,7%) è la seconda birra del Birrificio Tre Fontane e arriva tre anni dopo la Tripel con cui il produttore aveva esordito nel 2015. È una Belgian Ale chiaramente molto diversa dalla primogenita del birrificio, eppure mantiene diversi punti in comune con essa. Il più importante è senz’altro il legame col territorio e con la vita nell’abbazia: se la Tripel riesce in questo intento grazie all’aromatizzazione con eucalipto – pianta presente in abbondanza all’interno della struttura e fondamentale in passato per la bonifica dell’area – la Scala Coeli applica lo stesso concetto prevedendo un’aggiunta di scorza di arancia amara. Frutto scelto non a caso, poiché il chiostro del monastero è ornato da diversi alberi di arancio.

L’obiettivo della Scala Coeli è di proporsi come una birra dal consumo più “quotidiano”, adatto a tutte le occasioni. Rispetto alla Tripel è infatti decisamente meno alcolica, ma soprattutto punta sull’equilibrio e sulla facilità di bevuta. Aspetti che effettivamente ho riscontrato assaggiandola: si percepisce una bella armonia tra la fragranza dei malti, il contributo del lievito, le note del luppolo e gli aromi delle arance. A tal proposito la presenza della frutta non sovrasta minimamente le altre componenti: per fortuna siamo ben lontani dai famigerati succhi di frutta che hanno invaso il mercato negli ultimi tempi. L’amaro nel finale è piuttosto marcato, aiuta ad asciugare il palato e invita a un nuovo sorso. La ricetta prevede anche il ricorso al dry hopping con un luppolo continentale di stampo moderno.

- Advertisement -

Possiamo dunque considerare la Scala Coeli come complementare alla Tripel: se per varie ragioni il consumo di quest’ultima è riservato a occasioni speciali, la prima nasce invece per essere bevuta in qualsiasi situazione. Un’esigenza che, ovviamente, parte dagli stessi frati e non è un caso che la Scala Coeli sia già presente in maniera costante nel refettorio dell’abbazia. Non siamo ai livelli delle leggendarie produzioni “light” create appositamente per il consumo all’interno dei monasteri trappisti (tipo Petit Orval o Chimay Dorée), ma il concetto è più o meno lo stesso.

- Advertisement -

Il nome della birra (letteralmente “Scala del Cielo”) deriva da una visione avuta nel 1138 dal monaco cistercense Bernardo di Chiaravalle mentre celebrava messa: vide la Madonna in cima a una scala che ascendeva al cielo, nel momento in cui veniva percorsa dall’anima del defunto per il quale il frate stava pregando. In quel punto oggi sorge la piccola Chiesa di Santa Maria Scala Coeli, situata all’interno del complesso dell’abbazia. Nonostante il nome della birra abbia una sua valenza autonoma, il suo obiettivo è quindi sia di richiamare un elemento della vita monastica del luogo, sia di invitare i consumatori a saperne di più sul monastero, un patrimonio artistico della città poco conosciuto persino dagli stessi romani.

Come potete vedere dal prototipo praticamente definitivo a corredo di questo articolo, l’etichetta della Scala Coeli sarà molto simile a quella della Tripel. Cambierà il colore (insieme a quello del tappo), virando su un giallo acceso, e saranno modificati alcuni piccoli elementi grafici: ad esempio i malti presenti ai lati del bollino Authentic Trappist Product verranno sostituiti dai luppoli. La birra dovrebbe arrivare sul mercato nel mese di ottobre e sarà disponibile inizialmente nel formato da 33 cl e poi in fusto e in bottiglie da 75 cl.

- Advertisement -

In conclusione vorrei spendere due righe sulla realtà Tre Fontane in generale, perché visitare la struttura è sempre un’esperienza impagabile. Il complesso monastico è davvero straordinario: varcare il cancello adiacente a via Laurentina significa non solo abbandonare all’istante il caos della città, ma anche ritrovarsi immersi in un mondo che funziona secondo le sue regole e le sue abitudini. Trovare un birrificio (o un liquorificio) in un contesto del genere è sorprendente, perché ci si rende conto che ogni decisione presa è il frutto di un lungo percorso che comincia dalle esigenze della comunità monastica. È qualcosa che si percepisce in ogni singolo aspetto e che difficilmente si riesce a comprendere senza una visita di persona. È anche un modo per sperimentare un’altra concezione della nostra bevanda, lontana dagli estremismi a cui ci siamo tristemente abituati.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Ultimi articoli

Prossimi eventi birrari tra festival e iniziative natalizie

Siamo arrivati all'ultima panoramica degli eventi birrari del 2025...

Cultura, luppolo e identità: viaggio visivo nella nuova Germania della birra artigianale

Quando si pensa alla birra tedesca, l’immaginario corre veloce...

Disponibile la nuova edizione di Birritalia con la mappa completa del mercato birrario italiano

Con l’uscita dell’edizione 2025-26, Birritalia torna a fotografare il...

Dalla gloria al baratro: Justin Hawke lascia Moor dopo il post della discordia

Negli ultimi anni il birrificio Moor è stato spesso...

Newsletter


Seguici

30,869FansMi piace
16,571FollowerSegui
6,056FollowerSegui
294IscrittiIscriviti

Dalla gloria al baratro: Justin Hawke lascia Moor dopo il post della discordia

Negli ultimi anni il birrificio Moor è stato spesso indicato come uno dei pilastri della scena birraria inglese: un produttore capace di incarnare un’idea...

Nuove birre da Crak + Alder, LZO, Schigibier, Edit, Itineris, Dank Brewing e Pratorosso

Negli ultimi giorni la scena della birra artigianale italiana ha continuato a muoversi con una certa disinvoltura tra collaborazioni di alto profilo, birre pensate...

Nuove birre da Yblon, Barbaforte, Alder, Nama Brewing, 100Venti + Brew Gruff e Pasturana

Il panorama brassicolo italiano continua a muoversi con sorprendente vivacità, e lo dimostra l’ondata di novità arrivata nelle ultime settimane da produttori molto diversi...

3 Commenti

  1. Tutto molto bello ma le nuove trappiste costano più delle classiche Rochefort e Westmalle. Come è possibile che una Zundert arrivi a costare 6 euro e mezzo e Gregorius e Benno quasi 10? Un publican mi ha spiegato che le austriache hanno un costo elevato anche per lui, quindi presumo che siano i distributori i responsabili di questi prezzi folli.

  2. Ciao Andrea, una domanda: le birre di Tre Fontane si trovano nei beershop romani? O bisogna andare per forza in Abbazia per comprarle?

    • Non ho il polso della situazione, dovrebbero essere disponibili anche in alcuni beershop romani ma non so con quale regolarità. La trovi anche alla spina in alcuni locali

Rispondi a Andrea Turco Cancella la risposta

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Disabilita il blocco degli annunci!

La pubblicità permette di supportare il nostro lavoro quotidiano. Su Cronache di Birra troverai pubblicità discrete e non invadenti, relegate a normali banner (no pop-up, no video a tutto schermo, ecc.). Il ricorso agli Ad Blocker, inoltre, blocca il contenuto di alcuni articoli, rendendolo invisibile insieme alle pubblicità. Per favore disabilita il tuo Ad Blocker e poi clicca sul tasto Aggiorna per continuare a navigare su Cronache di Birra.