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Nuove birre da Ritual Lab, Mastino + Elvo, Rurale e altri

L’avvicinarsi di un festival attesissimo come Eurhop ha fatto schizzare il numero di novità annunciate recentemente dai birrifici italiani, che sfrutteranno la manifestazione capitolina per presentare alcune creazioni inedite. Il romano Ritual Lab, ad esempio, terrà attaccata per tutto il weekend la sua nuovissima Rituals Ville (7%): un’American IPA con una base di malti semplici per evidenziare al massimo la luppolatura, grande protagonista della ricetta. Le varietà impiegate sono quattro (Pekko, Idaho, El Dorado e Mosaic), mentre come sempre spettacolare è l’etichetta dai toni vagamente surrealisti, che qui ci siamo permessi di reinterpretare per adattarla alle dimensioni del sito. Quel “vol. 1” in basso suggerisce che altre incarnazioni seguiranno in futuro, tanto che lo stesso birrificio spiega che questa birra “racconta una storia, la prima parte di una storia…”. Che potremo scoprire a partire da venerdì prossimo.

Tra le novità presenti a Eurhop chiaramente non mancheranno le collaborazioni, come quella attesissima tra due importanti produttori di stili tedeschi: Mastino ed Elvo. La partnership è nata dalla vicendevole passione e curiosità per le Altbier, tipologia ad alta fermentazione tipica della città di Dusseldorf. La creazione della birra ha però messo i due birrifici di fronte a una sfida, perché le acque che utilizzano hanno proprietà molto diverse tra loro. Da lì l’idea di creare due versioni: Elvo ha utilizzato la sua acqua senza apportare modifiche, mentre Mastino ha creato un profilo ad hoc sul modello dello stile di riferimento. Il risultato sono due ricette quasi totalmente identiche, da cui sono nate altrettante birre gemelle ma diverse, anche nel nome (Crazy Shot #6 quella di Mastino, Alterelvo quella di Elvo). Sarà interessante confrontarle e potrete farlo direttamente a Eurhop, visto che entrambi i birrifici saranno presenti con la loro Post.

Torniamo a bomba sulle American IPA con l’ultima creazione del Birrificio Rurale, che vuole essere una sorta di manifesto post-moderno dello stile. IPA is Back (6,3%) è la prima incarnazione di una linea speciale, che non nasconde di ispirarsi alla storica IPA is Dead del birrificio scozzese Brewdog per riprendere il dibattito su una tipologia sempre di grandissima attualità, pur con le sue mille contraddizioni. Sette anni dopo l’ironico epitaffio di Brewdog, le IPA continuano a dominare il mercato nonostante i malauguri e le previsioni pessimistiche dei soloni dell’ambiente. Il birrificio Rurale vuole quindi rivendicare la forza di questo stile, dedicando ogni cotta di IPA is Back a un luppolo specifico proprio come fecero i colleghi scozzesi all’inizio del decennio. La prima birra sarà incentrata sul luppolo Idaho 7 e – inutile dirlo – potrete assaggiarla a Eurhop.

Tantissime le birre inedite realizzate recentemente dal laziale Eastside, un paio delle quali saranno presentate a Eurhop. La prima è la Vato Loco (6,7%), una Vermont IPA decisamente sui generis, perché prevede l’aggiunta di 60 kg di purea di albicocche dopo la fermentazione ed estratto di bacche di vaniglia al momento dell’infustamento. La morbidezza a livello di mouthfeel è enfatizzata con l’impiego di destrine. Profumata e “felpata”, si contraddistingue per aromi tropicali e di albicocca. La seconda novità si chiama invece Tripla Doppia (11,5%) ed è una Tripel molto classica, con l’unica concessione limitata al luppolo (Mandarina Bavaria). Per il resto siamo perfettamente in stile: speziata, fenolica e secca, brassata con zucchero candito chiaro e lievito Trappist High Gravity. Se indovinate da dove derivano i nomi delle due birre vincete un assaggio offerto da Cronache di Birra 🙂 .

E concludiamo con l’ultima nata a firma Piccolo Birrificio Clandestino, anch’essa disponibile durante Eurhop. La novità si chiama Mastro Ciliegia (6%) ed è produzione abbastanza particolare: la base è quella di una classica Porter di stampo anglosassone, che però è stata affinata 13 mesi in barrique di vino. In più è stata aggiunta una generosa quantità (250 grammi/litro) di ciliege fresche. Il risultato è dunque una birra nera decisamente fuori dagli schemi, tuttavia se pensate che l’abbinamento tra malti scuri e ciliege sia inconsueto dovete ricredervi: non solo è abbastanza diffuso negli USA, ma anche in Italia gli esempi non mancano, come ad esempio abbiamo visto la settimana scorsa con la terza birra della Barrel Series di Lambrate. La Mastro Ciliegia è stata presentata ufficialmente qualche giorno fa, ma se non avete avuto modo di assaggiarla sapete dove trovarla a partire da venerdì.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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2 Commenti

  1. “Tripla doppia” immagino venga dal basket, “Vato Loco” boh.

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