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Nuove birre collaborative da Elvo + Mukkeller + Altavia, Lambrate + Hammer e altri

Le collaborazioni non mancano mai nelle nostre consuete panoramiche sulle nuove birre italiane, ma difficilmente sono così tante da riuscire a dedicare un articolo intero a questo tipo di produzioni. Oggi tuttavia è un di quei rari giorni, quindi tratteremo solo collaboration brew, peraltro tutte molto interessanti. Ad esempio farà sicuramente breccia nel cuore di tutti gli amanti delle tradizioni brassicole a bassa fermentazione la Garanzia (5,5%), una Keller creata a sei mani dai birrifici Elvo (sito web), Mukkeller (sito web) e Altavia (sito web). Per chi non li conoscesse sono tre tra i migliori produttori di Lager che abbiamo in Italia, rispettivamente Birraio dell’anno 2017, Birrificio dell’anno 2018 e finalista a Birraio emergente 2018. La Garanzia è brassata sul modello delle “birre da cantina” della Franconia, utilizzando gli ingredienti favoriti dei tre birrai. La presentazione ufficiale è avvenuta venerdì scorso, ma chiaramente la birra è disponibile nei migliori locali d’Italia. Se siete amanti della tipologia, il consiglio è di non lasciarvela sfuggire.

Il birrificio italiano più attivo al momento sul fronte delle collaborazioni è sicuramente Lambrate, che inseriamo nella carrellata di oggi con due novità realizzate in partnership con altrettanti birrifici. Per diversi motivi farà sicuramente parlare di sé la Te Saludi (5,5%), una India Pale Lager con double dry hopping creata insieme al birrificio Hammer. Semplificando possiamo considerarla una versione a bassa fermentazione delle moderne IPA, con il luppolo chiaramente protagonista grazie alla generosa luppolatura a freddo. Il coinvolgimento di Hammer è molto interessante, sia perché è un nome di primissimo piano nel panorama brassicolo nazionale, sia perché fino a oggi aveva partecipato a pochissime collaboration brew – se non andiamo errati l’unico precedente è la Red Shadow prodotta con Crak. La Te Saludi sarà presentata in anteprima sabato 18 maggio.

L’altra collaborazione di Lambrate è con la beer firm milanese Picobrew (sito web), dalla quale è nata la Sgagnamanuber (7%). Anche in questo caso siamo nel regno delle basse fermentazioni, poiché questa birra dal nome curioso appartiene allo stile delle Heller Bock, produzioni chiare, maltatate e forti di stampo tedesco. L’idea per la collaborazione è nata a Bamberga tra i birrai Fabio Brocca e Pietro Tognoni. Quest’ultimo ha elaborato la prima versione della ricetta, Fabio l’ha rivista adattandola all’impianto del Lambrate e poi entrambi ne hanno curato i dettagli finali. L’acqua milanese è stata modificata per esaltare il profilo maltato della Sgagnamanuber, che comunque gioca anche sulla resa del luppolo (una variante tedesca di nuova generazione) aggiunto verso fine bollitura. Quello delle Heller Bock è uno stile poco diffuso in Italia e per questo sono molto curioso di assaggiarla. Se volete essere tra i primi, sappiate che verrà presentata ufficialmente domani sera al Lambrate di via Adelchi, servita a caduta dalla tradizionale botticella.

Proseguiamo con le collaborazioni, sebbene a essere coinvolti in questo caso siano un birrificio e un locale. La Lievitrus (5,6%) è infatti il frutto della partnership tra lo storico produttore abruzzese Almond ’22 e l’ottimo Lievito di Reggio Calabria, uno dei primi locali italiani a proporre il tradizionale connubio pizza e birra in termini di alta qualità. La birra è liberamente ispirata alla tipologia delle Golden Ale, poiché a differenza del modello di partenza prevede un’aromatizzazione con scorza essiccata di bergamotto. La Lievitrus rimarrà disponibile per tutto il periodo a cavallo tra la primavera e l’estate e rinnova il sodalizio tra le due realtà, che già avevano collaborato in passato per una birra a quattro mani. Sapete dirmi il nome di quella prima collaborazione tra Lievito e Almond ’22?

Infine concludiamo con una collaborazione tutta trentina, realizzata da Birra del Bosco (sito web) e birrificio Leder (sito web). Dopo la parentesi della Lievitrus torniamo ancora nell’universo delle Lager grazie a questa Imperhallerpils (7%), che appartiene al sottostile delle Imperial Pils – cioè Pils più alcoliche e luppolate del normale, in una parola più “muscolari”. Questa novità è definita una “bomba” luppolata grazie alla massiccia dose di Hallertau (varietà tipica della Germania) fornita dall’azienda tedesca Hops2Brew. È una one shot, quindi in teoria non ci sarà un’altra occasione di assaggiare l’Imperhallerpils: se avete paura che finisca sappiate che è stata presentata ufficialmente solo venerdì scorso, quindi ci sono ottime possibilità di trovarla ancora regolarmente disponibile.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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