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Nuove birre da Ca’ del Brado, Rebel’s + Pork’n’Roll, MC-77, Biren e altri

Ca’ del Brado è un marchio che sin dalla sua nascita è cresciuto in maniera molto rapida: dopo aver conquistato l’interesse del mercato nazionale con un progetto originale e ben congegnato, ora sta cominciando a intrigare gli appassionati del resto del mondo. Per la cantina brassicola emiliana questo 2019 si sta rivelando un anno ricco di soddisfazioni, puntellato da numerose novità annunciate con costanza negli ultimi mesi. E alle creazioni inedite di Ca’ del Brado va ora aggiunta anche la Sei Montagne (7,4%), una Wild Ale fermentata con Brettanomyces Lambicus e lasciata affinare dai 5 ai 7 mesi in tonneau. Le particolarità non finiscono qui, perché a fine maturazione è prevista un’infusione a freddo di tè Pu’er, peculiare varietà cinese che esalta le note terrose e tanniche della birra, ampliandone il ventaglio aromatico. La Sei Montagne, riedizione rivisitata dell’Anniversario 2017, presenta un’acidità non invadente, una gradevole mineralità e note di tè nero, cantina, erbe officinali e nespola. Per saperne di più vi consiglio di consultare il sito di Ca’ del Brado.

Se la Sei Montagne strizza l’occhio alla Cina, la seconda novità di questa carrellata è riconducibile in qualche modo al Medio Oriente. La Limoo (4,5%) è una Pale Ale estiva e decisamente rinfrescante, nata dalla collaborazione tra due protagonisti della scena romana: il birrificio Rebel’s (sito web) e il pub Pork’n’Roll (sito web). Ma dove risiede il sopracitato legame geografico? Il nome dovrebbe essere un indizio più che sufficiente, ma se non vi è d’aiuto allora sappiate che questa birra è aromatizzata con l’aggiunta di scorze di limone, di bergamotto e – ed eccoci arrivati al punto – con limoo amani, cioè lime persiani essiccati utilizzati nella cucina orientale per aggiungere sfumature acidule e fruttate. La Limoo ha fatto il suo debutto durante il compleanno del birrificio Rebel’s e ora dovrebbe essere regolarmente disponibile.

Viriamo sul versante nettamente acido con la Like a Stone Fruit (5,4%), ultima novità annunciata dal sempre attivissimo birrificio MC-77 (sito web). In questo caso siamo al cospetto di una Sour Ale il cui profilo aromatico è profondamente influenzato dall’aggiunta di purea d’albicocca – “stone fruit” significa per l’appunto “frutta a nocciolo”. La lista degli ingredienti non prevede ulteriori “stranezze”, quindi possiamo aspettarci una birra acida (ma senza eccessi), rinfrescante, facile da bere e con una decisa caratterizzazione proveniente dall’impiego delle albicocche. Se amate prodotti del genere, magari anche un po’ ruffiani, sapete cosa ordinare al pub la prossima volta.

Lo scorso 19 luglio il birrificio Biren ha lanciato sul mercato la sua 11 Anni (4,6%), una Munich Helles che rinnova la tradizione del produttore emiliano con gli stili tipici della cultura tedesca. La ricetta è molto ortodossa (acqua di Monaco di Baviera, piccola percentuale di malto Munich I, luppolo Hersbrucker e lievito Munich Lager), quindi la particolarità va ricercata altrove, cioè nella storia di questa birra. Possiamo infatti considerare la 11 Anni una sorta di passaggio di consegne: è infatti la prima ricetta totalmente ideata e realizzata da Matteo Govoni, figlio del fondatore e birraio Andrea Govoni. Per la verità non è l’unica birra in cui Matteo ha messo lo zampino: le ricette della 9 Anni e 10 Anni (le precedenti creazioni celebrative) erano state pensate da lui, ma con il supporto decisivo del padre. Questa è la prima birra a firma Biren totalmente realizzata da Matteo, dall’inizio alla fine. In bocca al lupo!

Non c’è bisogno di allontanarci molto dalla zona per parlare delle due novità del birrificio agricolo Turris (sito web) di Borgotaro, in provincia di Parma. La prima inedita si chiama Regina del Bosco (5,6%) ed è brassata con castagne raccolte ed essiccate personalmente in un tipico essiccatoio di montagna situato a Corchia, frazione del comune di Berceto. L’essiccazione dura la bellezza di 40 giorni, avviene a fuoco diretto con solo legno di castagno e dona al frutto un tipico profumo affumicato. La Regina del Bosco è una birra di colore dorato, con un sapore di castagno ben evidente ma per nulla stucchevole. Trae invece ispirazione dalle Brown Ale la Ponte di Ferro (5,3%), che interpreta l’antico stile anglosassone in maniera piuttosto fedele. La base fermentescibile presenta malti di media tostatura, evitando volontariamente di ricorrere ai Black: le note di torrefazione sono evidenti, ma senza quei toni da liquirizia più adeguati in una Stout.

E concludiamo restando a Parma con la Senoripa (6%), nuova birra presentata giovedì scorso dal Birrificio Gregorio (sito web). È una IPA piuttosto classica – almeno per gli standard di oggi – di colore ambrato e contraddistinta dai aromi erbacei e agrumati (pompelmo e cedro) provenienti dai luppoli impiegati, anche in dry hopping. Come da copione il contenuto alcolico non è proprio irrilevante, ma la bevuta risulta snella grazie alla chiusura piuttosto secca e amara. È disponibile in bottiglie da 33 cl e 75 cl e in fusto.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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