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Nuove birre da Vento Forte, Eremo, Pontino, Eastside, Mezzavia e Porta Bruciata

Se l’approssimarsi delle feste natalizie ha già fatto salire il vostro stress a livelli indicibili, vi conviene cercare ristoro in qualche bel boccale di birra. Ordinando magari una delle tante birre inedite lanciate recentemente dai birrifici italiani, come le due novità a firma Vento Forte (sito web), produttore che mancava in queste nostre rassegne dalla scorsa estate. Meno di una settimana è stata annunciata la These hops are orange (7%), il cui nome gioca chiaramente con la resa visiva della birra, di colore arancione intenso. L’effetto cromatico è dato dall’impiego del fiore d’ibisco, mentre tra gli ingredienti speciali compaiono anche gli agrumi. A prima vista sembra quasi un’aranciata, ma basta assaggiarla per ritrovarsi a bere un’American IPA decisamente sui generis, valorizzata da una componente alcolica che rimane molto ben nascosta. Qualche settimana prima, invece, era stata lanciata la Outlow (5,1%), una Zwickel Pils a metà strada tra la tradizione e la modernità. A livello di luppoli la ricetta prevede infatti l’impiego di varietà Ariana e Mittelfruh in bollitura, ma anche Pekko, Nugget e Lemondrop in dry hopping. Insomma, in quel di Bracciano si è ripreso a brassare forte…

Coppia di novità anche da parte del birrificio umbro Birra dell’Eremo (sito web), produttore sempre molto attivo. La prima inedita di chiama Materia (10,3%) ed è una Quadrupel prodotta con l’aggiunta di caramello: aspettiamoci quindi una birra ricca ed opulenta dal punto di vista aromatico, con una netta caratterizzazione da parte dell’ingrediente speciale. La seconda novità si chiama Quinze (4,5%) ed è stata realizzata per celebrare i 15 anni dell’Elfo Pub di Perugia. Il birraio Enrico Ciani la definisce una Session Tripel, perché il tipico stile di stampo belga è qui reinterpretato in chiave “light”, con un tenore alcolico decisamente contenuto. Rispetto al modello di partenza la ricetta prevede anche il ricorso al dry hopping, effettuato con luppolo Saaz. Entrambe le birre sono state protagoniste venerdì scorso di una serata organizzata dallo stesso Elfo Pub, ma potrete berle anche nei prossimi giorni.

Dalla provincia di Roma spostiamoci poco più a sud per raccontare le ultime release di due birrifici di Latina. Il primo è il Birrificio Pontino (sito web), che un paio di settimane fa ha svelato la sua Candy Riot (8%), una birra pensata appositamente per l’autunno. La base di partenza è quella di una Tripel belga, ma poi la ricetta prende una strada assolutamente personale con l’aggiunta di caramelle al gusto di arancia e limone. Le caramelle sono prodotte artigianalmente dall’azienda Fallani, che le realizza con la tradizionale cottura a fuoco diretto. L’ingrediente insolito apporta ulteriori note agrumate al ventaglio aromatico, nel quale è rintracciabile anche la presenza del malto. Il corpo è morbido grazie all’impiego di una percentuale di segale, mentre la chiusura è secca proprio come vuole il modello di riferimento. Sebbene assolutamente originale, la Candy Riot non è la prima birra italiana a prevedere l’aggiunta di caramelle. Ce n’è almeno un’altra, indovinate quale. Due indizi: è una birra natalizia e per scovarla occorre scendere piuttosto a sud.

L’altra novità proveniente da Latina è la Hocus Pocus (12%) di Eastside (sito web), una Belgian Strong Ale pensata appositamente per le festività natalizie. Luciano Landolfi però non voleva creare una classica Kerstbier fondata sulla speziatura, né una “normale” Strong Ale belga. Il compromesso è stato trovato con una base classica arricchita da un blend di lieviti, un mix di zuccheri e l’aggiunta di miele biologico dell’azienda Il miele di Gialas. Il risultato è dunque una Belgian Strong Ale più complessa del previsto, molto attenuata ma anche caratterizzata da un corpo setoso. Il profilo aromatico presenta diversi layer: pera, frutta candita, marmellata di arance, zucchero filato, frutta tropicale, pepe, spezie e, naturalmente, miele. La carbonazione è sostenuta e l’amaro appena accennato. Una natalizia diversa dal solito, che potrebbe piacere a chi non ama le natalizie.

In mezzo a questo trionfo di esteri, fenoli e birre potenti è fondamentale trovare pause defaticanti con birre più “semplici”. La nuovissima Doralice (4,6%) del birrificio Mezzavia (sito web) rispecchia perfettamente l’identikit, appartenendo allo stile tedesco delle Helles. Si tratta della prima bassa fermentazione del produttore sardo, realizzata dopo anni di sperimentazioni su lieviti, luppoli e acqua. La ricetta è molto classica e prevede l’impiego di luppoli Tettnanger, malti chiari e acqua correttamente modificata. Anche il risultato è in linea con il modello di partenza: aromi di miele che si fondono con quelli erbacei del luppolo, corpo scorrevole e bevuta facile ma al contempo appagante. Oltre a essere la prima Lager di Mezzavia, la Doralice è anche la birra più leggera del birrificio.

La pausa è finita, quindi è il momento di tornare a occuparci di birre forti, complesse e adatte alle giornate più fredde. Caratteristiche che ritroviamo tutte nella Klokkenist (10,2%), ultima nata dal birrificio lombardo Porta Bruciata (sito web). È definita una Winter Saison, quindi una versione più muscolare delle classiche birre “stagionali” del Belgio. In realtà possiamo farla rientrare nel novero delle tradizionali Kerstbier, grazie a un profilo aromatico contraddistinto da intense note di frutta secca e albicocca (oltre a susina e miele) e da piacevoli sfumature speziate. Degna di menzione, ancora una volta, è la grafica associata alla birra, che ritrae magistralmente una scala a chiocciola a pianta tonda, vista dall’alto. Se cercate un modo per scaldarvi in questo periodo, sapete dove cercare calore e ristoro.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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