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Nuove birre da Alder, Mukkeller, La Buttiga + Retorto, Eremo e Conte Gelo

Nel trionfo di Session IPA, Berliner Weisse alla frutta e altre tipologie moderne prodotte appositamente per i mesi caldi, è finito nel dimenticatoio uno stile tradizionale che si adatta stupendamente alla giornate estive: quello inglese delle Golden Ale. Per fortuna a rinfrescarci la memoria è arrivato il birrificio Alder (sito web), che qualche giorno fa ha annunciato la sua nuova Summer Job (5%), una Pale Ale al confine tra la scuola britannica e quella americana. La ricetta infatti prevede solo malto inglese e lievito di origine anglosassone, ma la luppolatura è invece realizzata con varietà statunitensi: Willamette (con caratteristiche “british”, essendo derivato dal Fuggle), Cascade (coltivato però nel Regno Unito) e Chinook. Come affermato su Facebook, la Summer Job è un omaggio alle pinte bevute dal birraio Marco Valeriani in un pub di Swanage, comune della contea inglese del Dorset. Quale birra lo avrà ispirato in particolare? Sperando in un gioco di parole con il nome, io punto sulla Proper Job di St. Austell, che tra i tanti premi ottenuti nel tempo nel 2011 si aggiudicò quello di migliore Golden Ale in bottiglia secondo il Camra.

È a cavallo tra due diverse culture brassicole anche la Nessuna Speranza (7,5%) di Mukkeller (sito web), che dovrebbe essere disponibile proprio in questi giorni. Prodotta in collaborazione con la birroteca Vaffalluppolo di Campiglione (FM), è definita “Belgian White IPA”: siamo quindi nel campo delle Blanche – anzi, Double Blanche visto l’elevato tenore alcolico – ma con una luppolatura decisamente generosa. Come da copione il grist prevede frumento non maltato in aggiunta al malto d’orzo, mentre l’aromatizzazione è resa mediante il ricorso a coriandolo e bucce di limone (invece delle classiche scorze di arancia amara). Il nome perentorio è figlio del momento più cupo di lockdown, che fortunatamente ci siamo messi alle spalle da qualche settimana.

Su sensazioni analoghe ma aggiornate alla stretta attualità gioca una collaborazione tutta piacentina tra i birrifici La Buttiga (sito web) e Retorto (sito web). Si tratta di una Kölsch battezzata Libertà (4,9%) per celebrare il ritorno a una parvenza di normalità dopo il difficile periodo di restrizione che ha segnato il recente passato. Molto valido il lavoro di comunicazione sviluppato intorno alla birra, che poggia su alcuni elementi decisamente interessanti. Innanzitutto l’etichetta è molto minimal, con il nome della birra in alto e un grande spazio vuoto: i due birrifici hanno preferito non riportare la loro idea di libertà, ma lasciare che quello spazio sia simbolicamente “riempito” dall’immaginazione di ogni singola persona, avendo ognuno vissuto il lockdown (e la sua fine) in maniera molto personale. Inoltre l’etichetta è presente in due colori, che richiamano quelli di Piacenza: una rossa, standard, e una bianca, che sarà utilizzata un solo mese all’anno. Quest’ultima sarà ogni volta arricchita dall’idea di libertà del vincitore di un contest artistico realizzato in collaborazione con importanti istituzioni italiane.

Nonostante l’emergenza coronavirus, Birra dell’Eremo ha continuato a puntare forte sulle lattine inaugurate ufficialmente lo scorso febbraio. L’ultima creazione inedita a finire in alluminio è la DDH Fiera (6,5%), versione più potente della American IPA della casa (Fiera, per l’appunto) realizzata in questo caso ricorrendo alla tecnica del double dry hopping. La generosa luppolatura si esprime al naso con esplosioni di frutta tropicale (ananas, frutto della passione) e agrumi, mentre al palato si avvertono note resinose e un amaro deciso e, in secondo piano, sfumature di cereale e caramello. La DDH Fiera è una birra in edizione limitata, creata per celebrare gli otto anni di attività di Birra dell’Eremo. Auguri ragazzi!

Concludiamo la panoramica di oggi con un’intera nuova gamma proveniente dal birrificio Il Conte Gelo (sito web) e dedicata all’estate. Il nome della linea è Easy Drinking Series e si capisce subito che la cifra stilistica delle birre che la compongono è la facilità di bevuta. Le prime due release non lasciano spazi a dubbi in tal senso: la Sunbathing (4%) è una Session IPA dal profilo spiccatamente tropicale, brassata con solo malto Pilsner e con luppoli americani; la Salty Passion (5%) è invece una Gose alla frutta, prodotta con sale, malto di frumento e soprattutto l’aggiunta di quantità importanti di passion fruit (12 kg su 800 litri). Due ottimi antidoti al caldo ormai alle porte.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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