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Nuove birre da Lambrate, Barbaforte, PBC, La Fucina e Soralama

Ripercorrendo le novità lanciate dal Birrificio Lambrate (sito web) negli ultimi tempi, si scopre che sono state tutte il frutto di collaborazioni con altri produttori italiani o stranieri. Per trovare birre prodotte in proprio occorre tornare indietro a quasi un anno fa, quando segnalammo in un nostro articolo di metà luglio ben due creazioni inedite dell’azienda meneghina. E curiosamente due sono anche le new entry totalmente “made in Lambrate” con cui apriamo la panoramica di oggi e che appaiono strettamente imparentate. Si chiamano infatti Hard (6,7%) e Core (6,7%) e, oltre a condividere la stessa gradazione alcolica, appartengono entrambe alla tipologia delle IPA di stampo moderno e sono realizzate con il ricorso a una percentuale di cereali non maltati. La Hard è ispirata dal viaggio nello staff nella West Coast americana e ricorre a un dry hopping con luppoli Amarillo e Citra; la Core, invece, impiega “a freddo” varietà Mosaic e Galaxy. La prima presenta aromi agrumati e di frutta a nocciolo, la seconda toni decisamente tropicali. Entrambe le birre sono disponibili esclusivamente in lattina.

Parimenti due sono le novità provenienti dal birrificio Barbaforte di Folgaria (TN), anch’esse disponibili solo in lattina. La prima si chiama Koru (4,8%) ed appartiene al filo delle New Zealand Pilsner, interpretazione moderna dello stile di origine ceca riconosciuto dal BJCP nell’ultimo aggiornamento non ufficiale delle Style Guidelines. È la prima bassa fermentazione del produttore trentino ed è realizzata in collaborazione con Alfredo Riva, birraio italiano dalla grande esperienza. La Koru, il cui nome deriva dal germoglio della felce tipica della Nuova Zelanda, si contraddistingue per profumi di floreali, di lime e frutta esotica, con un finale amaro ma delicato. La seconda novità si chiama invece Aura (3,7%) ed è una Session IPA ambrata con profumi di resina e agrumi, battezzata così per sottolineare la leggerezza del grado alcolico. Da notare che l’ottima identità visiva di Barbaforte si adatta in maniera spettacolare al nuovo contenitore, posizionando le lattine del marchio trentino tra le più belle (e riconoscibili) in Italia.

Sarà confezionata in lattina (oltre che in fusto) la nuovissima creazione di Piccolo Birrificio Clandestino (sito web), battezzata Hop Island. L’azienda la definisce una Session New England IPA ed è prodotta ricorrendo alla tecnica del double dry hopping. Aspettiamoci quindi una birra leggera, molto bevibile, tendenzialmente opalescente e con un profilo aromatico caratterizzato da intense note di frutta tropicale. Rispetto a modello della East Coast, tuttavia, la Hop Island presenta un amaro e una secchezza più pronunciati, rinnovando la particolare fusione con le IPA della West Coast che tanto sta andando di moda in questo momento – una soluzione che, come accennato dallo stesso birrificio, evita che il risultato finale rischi di risultare stucchevole dopo qualche sorso. Il lancio ufficiale della birra è previsto proprio nella giornata odierna: la troverete disponibile presso la nuovissima taproom di PBC, al PBC on the beach a Calambrone e al Brewdog Bar di Firenze.

Con l’arrivo del caldo le Session IPA sono destinate a ritagliarsi un posto di rilievo nelle proposte dei microbirrifici italiani. Non è dunque un caso che appartenga a questa categoria anche l’ultima creazione del birrificio molisano La Fucina (sito web), pensata appositamente per l’estate e disponibile proprio in questi giorni. La Micro IPA Emozionale (3%) è leggerissima – il birrificio per l’appunto la definisce “Micro IPA” per evidenziare questo aspetto – ed è prodotta esclusivamente con i quattro ingredienti base, senza ulteriori aggiunte. Il nome è un chiaro omaggio ai Subsonica. Sarà sicuramente una delle birre italiane meno alcoliche di quest’anno e personalmente sono molto curioso di vedere che impatto avrà sul mercato.

Concludiamo la carrellata odierna con uno stile molto classico, incarnato dalla nuova Welcome (4,7%) dello “storico” birrificio piemontese Soralama. In questo caso siamo al cospetto di una tradizionale Helles tedesca, di colore dorato acceso, corpo scorrevole, aromi di miele e crosta di pane e profumi speziati e soprattutto floreali conferiti dal luppolo. È una birra leggera, dissetante e che invita subito a berne un altro bicchiere; in aggiunta è totalmente gluten free, quindi adatta a chi presenta intolleranze al glutine. Sarà presentata ufficialmente lunedì 6 luglio presso il locale di Soralama, situato a Vaie (TO), con la presenza del birraio Lorenzo Turco. Per saperne di più sulla Welcome potete consultare il sito del birrificio.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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