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Nuove birre da Bonavena, Birra dell’Eremo, Rebel’s, Mezzavia e Chianti Brew Fighters

La panoramica odierna sulle nuove birre italiane si apre in un modo che renderà felici gli appassionati delle maturazioni in legno. Dopo una lunga attesa, infatti, sono finalmente pronte le prime tre creazioni barricate del birrificio Bonavena, rientranti nella nuovissima gamma battezzata Barrel Series Club. La Iron (6,5%) è una Farmhouse nell’accezione “wild” del termine, che prevede l’inoculo di lieviti selvaggi proprietari dopo una fermentazione primaria avvenuta con lievito Saison, oltre a un affinamento di 10 mesi in botti ex Aglianico. La stessa Iron fa da base per le altre due birre della linea: la Sonny (7,5%) è realizzata lasciando macerare kumquat (mandarini cinesi) durante gli ultimi 3 mesi di maturazione; la Hurricane (7,5%) invece è brassata con ciliegie, la cui permanenza in botte è un po’ più lunga (5 mesi). Le birre sono disponibili sul sito di Bonavena solo da qualche giorno, ma potrebbero andare esaurite a breve.

A proposito di linee parallele, dopo la Coffee and TV dello scorso febbraio, Birra dell’Eremo (sito web) ha da poco annunciato la secondogenita del progetto Blind. Si chiama The Scientist (6,6%) ed è definita Sour New England IPA perché unisce una leggera acidità a un profilo aromatico contraddistinto da note di frutta tropicale e agrumi. La particolarità è nell’uso del lievito non convenzionale Kluyveromyces thermotolerans, che il birraio Enrico Ciani usa già per la Madue – e che in passato aveva sperimentato nella Ko2. Questo fungo è molto peculiare, perché durante il suo processo metabolico è in grado di generare naturalmente acido lattico: ciò significa che non è necessario ricorrere all’impiego di batteri lattici per ottenere una base acida. The Scientist è una birra piuttosto opalescente, con sfumature di ananas, papaya, mango, lime e pompelmo e con un delicato profilo sour che contrasta le tipiche rotondità delle New England IPA.

A proposito di IPA acidule, qualche ora fa il birrificio Rebel’s ha annunciato la sua ultima creazione. La birra si chiama Solo Diva (6%) e a differenze di quella di Birra dell’Eremo prevede l’aggiunta di frutta: durante il processo produttivo sono state impiegate notevoli quantità di polpa di mango e cocco tostato. In realtà l’azienda romana definisce la Solo Diva una Pastry Friut Sour IPA, poiché la ricetta include anche ingredienti “da pasticceria”, come vaniglia e lattosio. Inoltre la base fermentescibile è in parte composta da frumento e avena. Il risultato è una birra molto particolare, che gioca sull’equilibrio tra dolcezza e acidità e che si distingue per un ventaglio aromatico complesso e incisivo. Discorso non diverso per la seconda novità di Rebel’s, battezzata Tempura Crunch e pensata come anello di congiunzione tra il New England e il Sudest asiatico. In questo caso protagoniste sono le spezie, cioè galanga (zenzero thailandese) e foglie di kaffir lime, ma anche il luppolo Sorachi Ace, che aggiunge toni tropicali (cocco e limone).

Dopo questa parentesi sulle versioni più estreme di IPA, torniamo nei ranghi delle “semplici” American Pale Ale con la City Folk (5,2%), ultima creazione del birrificio sardo Mezzavia. A dominare sono pur sempre gli aromi tropicali, grazie all’impiego di una generosa quantità di luppoli Nelson Sauvin, Simcoe e Sabro. A proposito di luppolatura, la prima è stata effettuata durante la fase finale della bollitura, quindi è stato eseguito un dry hopping e infine un’aggiunta di luppoli Cryo. Nonostante la sua potenza aromatica la City Folk si mantiene equilibrata in pieno stile Mezzavia, ostentando note di resina, agrumi e ovviamente frutta tropicale. Il finale amaro, lungo e persistente, bilancia la bevuta e prepara a un nuovo sorso. La birra è disponibile da un paio di settimane nel doppio formato da 75 e 33 cl, rigorosamente in vetro.

Concludiamo la carrellata di oggi con una coppia di novità proveniente dal birrificio toscano Chianti Brew Fighters (sito web). La prima si chiama L’Erotica (8,5%) ed è una Double IPA prosperosa ma asciutta, luppolata con varietà El Dorado e Vic Secret, impiegate sia in caldaia che a freddo. Il grist prevede una percentuale di fiocchi di avena in aggiunta a malto Pale (Golden Promise), mentre per la fermentazione è stato impiegato un classico lievito neutro statunitense. È una birra pericolosamente facile da bere, con intense note di frutta esotica (passion fruit, litchi) e agrumi (arancia, pompelmo). La seconda novità è invece La Rumba (6%), una New England IPA realizzata con un ampio mix di luppoli americani composto da Comet, Lemondrop, Eureka, Idaho 7 ed Ekuanot (i primi tre anche in whirpool oltre che in dry hopping). Anche in questo caso il malto d’orzo è integrato da fiocchi di avena (e di orzo), mentre il risultato finale è una birra bilanciata, in cui si riconoscono pennellate di mango, pesca, ananas e agrumi e un finale secco e leggermente amaro.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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