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Nuove birre da Elav, Crak, Muttnik, Stimalti, War e Fuori Stile + Brew Gruff

Nelle nostre consuete panoramiche sulle nuove birre italiane segnaliamo spesso collaborazioni trasversali: da una parte un birrificio, dall’altra una realtà appartenente a qualche filone artistico. Talvolta si tratta di progetti clamorosi e insospettabili, come quello annunciato di recente tra il birrificio Elav e Metempsicosi, il collettivo di musica elettronica che negli anni ’90 creò una vera e propria subcultura, grazie anche al carisma di molti suoi membri: da Franchino a Ricky Le Roy, da Mario Più a Joy Kitikonti. La birra si chiama per l’appunto Metempsicosi (4,3%) e, nonostante sia già acquistabile sul sito di Elav, le informazioni che le accompagnano sono ambigue. La relativa pagina web riporta infatti i dati tecnici e la descrizione della Punks do it Bitter, una delle birre di punta dell’azienda di Comun Nuovo (BG). In attesa di saperne di più, accogliamo con interesse questa collaborazione che non lascerà certo indifferenti i vecchi amanti della progressive trance anni ’90.

Due sono invece le novità annunciate recentemente dal birrificio Crak e per una volta non parliamo di DDH IPA o tipologie analoghe. La prima new entry si chiama Rosa (5%) ed è frutto del progetto Birraroma portato avanti insieme all’Università di Padova e ad altre aziende agricole del territorio. Lo studio si era prefissato l’obiettivo di sviluppare di una filiera per la produzione di specie vegetali destinate alla creazione di birre aromatizzate innovative, proponendo una metodologia di realizzazione ben precisa. Dopo due anni la ricerca ha portato a isolare la rosa come pianta per l’aromatizzazione, che è stata posta al centro della ricetta della Botanical Beer di Crak. Rosa è stata presentata venerdì scorso presso la tap room del birrificio. La seconda novità di Crak si chiama Magma Bianco (11%) ed è un’Italian Grape Ale brassata con mosto di uve Moscato giallo dei Colli Euganei. Anche in questo caso il processo produttivo è stato molto lungo, perché la birra ha riposato un anno in barrique di Chardonnay dell’azienda Filò delle Vigne, quindi ha subito altri due anni di affinamento in bottiglia. Come sempre il packaging di Crak dimostra una cura straordinaria: la Magma Bianco è infatti confezionata in un elegante bottiglia che ricorda quella di un vino pregiato.

Cambiamo totalmente genere con la nuova Pils estiva annunciata recentemente dal lombardo Muttnik, battezzata – occhio alla pronuncia! – Zvezdočka (4,8%). La birra reinterpreta lo stile in chiave moderna e lo fa sfruttando le caratteristiche aromatiche del luppolo 2011, una varietà sperimentale coltivata dalla rinomata famiglia di coltivatori Loecher di Tettnang (Germania) che conferisce note agrumate e di ribes nero invece delle più classiche sfumature erbacee. Perché un nome così complicato? Perché, in perfetto stile Muttnik, è quello dell’ultima cagnolina del programma spaziale sovietico, il cui sacrificio precedette l’invio del primo uomo nello spazio. Quell’uomo sarebbe stato Jurij Gagarin e fu proprio lui a ribattezzare la cagnolina in Zvezdočka (“stellina”): il suo vero nome era Udacha (“buona fortuna”), poco adatto secondo gli scaramantici responsabili del programma sovietico. La birra è regolarmente disponibile da poco meno di una decina di giorni.

Ricordate la Italy Beer Week dello scorso marzo? Allora forse ricorderete anche che tra le birre inedite del Ballo delle Debuttanti era presente la Keychain di Stimalti (sito web), una Bitter dall’anima molto classica. In realtà quella creazione non fu che la primogenita di una linea parallela, chiamata proprio Keychain e che nelle scorse settimane si è arricchita di altre due produzioni: la prima è la Keychain Pils (5,1%), brassata in chiave tedesca e presentata al pubblico in occasione dell’ultimo Pils Pride; la seconda è la Keychain Double IPA (7,8%), facile da bere e con una struttura maltata leggera per valorizzare al massimo gli aromi erbacei e resinosi dei luppoli. Tutte le Keychain sono confezionate in lattina, impreziosite da etichette dalla grafica molto curata ed evocativa. A proposito di Italy Beer Week, seguite i canali della manifestazione perché a breve annunceremo le date dell’edizione 2022!

Dopo il successo della Tutto Fatto, cui sono seguite la Mezzo Fatto e la Tutto Falkor, il birrificio War (sito web) continua a giocare con le parole annunciando la Frutto Fatto (6%), definita Smoothies Red Berry Berliner Weisse. La base di partenza è dunque una birra di frumento acida – diciamo sulla falsariga delle storiche Berliner Weisse – la cui ricetta prevede però l’aggiunta di purea di mirtilli, lamponi e cassis. L’idea del birraio Davide Gagliardi è stata di declinare questa parte fruttata in chiave smoothies, replicando le peculiari sensazioni tattili tipiche dei frullati a base di yogurt magro o latte vegetale. Il corpo della Frutto Fatto è dunque denso e morbido, grazie all’impiego di fiocchi di avena e fiocchi di frumento e a una presenza importante di maltodestrine; la corsa tuttavia risulta agile grazie all’acidità che contrasta la dolcezza e alleggerisce la bevuta.

Infine è stata presentata lo scorso 9 luglio la Dante 67 (5%), nata dalla collaborazione tra il locale Fuori Stile di Riva del Garda (TN) e il birrificio Brew Gruff (sito web) di Villafranca di Verona (VR). Si tratta di una Pils molto fresca basata su una ricetta che Christian Ciarlo, proprietario di Fuori Stile, aveva messo a punto nei suoi anni di homebrewing. La scelta di produrre una birra a marchio è stata dettata dalla situazione che stiamo tutti vivendo da diversi mesi: la birreria infatti inaugurò a Pasqua 2019, poco prima dell’esplosione della pandemia. La scelta di Christian quindi non sembra il classico sfizio da publican navigato, bensì la necessità di intraprendere un percorso parallelo e duraturo. Non è un caso dunque che proprio negli stessi giorni della presentazione della Dante 67 sia stata effettuata la cotta della seconda birra di Fuori Stile, un’American IPA.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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