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Da Loverbeer nuove birre e tanti eventi

Per motivi lavorativi (martedì sarò a Palermo) molto probabilmente il blog rimarrà silente per i primi giorni della prossima settimana, così ho pensato di pubblicare intanto questo inusuale post di sabato pomeriggio, riguardante alcune novità provenienti da uno dei giovani birrifici italiani più in voga al momento: Loverbeer di Valter Loverier. Da poco sono infatti ufficialmente disponibili due nuove birre – già annunciate a suo tempo e provate in anteprima al Salone del Gusto – mentre nei prossimi giorni Valter sarà protagonista di diversi appuntamenti in tutta Italia (specialmente a Roma).

Partiamo allora dai nuovi prodotti. Il primo si chiama D’uvaBeer ed esalta ancora una volta l’incontro tra la birra e l’uva, che è un po’ la specializzazione di Valter. Anche la birra d’esordio di Loverbeer, la BeerBera, presentava questa particolarità, sebbene in quel caso il processo produttivo fosse opposto. Inoltre, nella BeerBera il mosto d’uva impiegato è di Barbera nella D’uvaBeer di Freisa.

Ecco come viene descritta da Kuaska:

Birra complessa, di grande finezza ed eleganza, in cui sorprendentemente convivono tre anime, quella fruttata con sentori che ricordano la fragola, il lampone ed il ribes rosso, quella acidula-citrica con lievi aspre note di limone e quella, più ostica, caratterizzata da off flavors tutti da scoprire. Nonostante la presenza di nette punte di astringenza, una piacevole sensazione di “warming” ci accompagna dopo ogni sorsata.

Per procedimento produttivo “opposto” si intende che nella D’uvaBeer il mosto di birra inoculato con un lievito selezionato riceve una certa quantità di mosto d’uva Freisa che ne condiziona secondariamente la fermentazione. Il concetto è sottolineato anche dall’etichetta, che propone una situazione invertita rispetto a quella della BeerBera: lì il monaco suggeriva l’uso dell’orzo per produrre la birra e il contadino proponeva l’aggiunta di uva.; qui invece il contadino, che ha apprezzato i risultati dal cereale, propone quest’ultimo e il monaco, anche lui sorpreso dalla resa, suggerisce l’uso dell’uva.

Il secondo prodotto è la BeerBrugna, un’alta fermentazione che prevede l’impiego di brettanomiceti e batteri lattici e soprattutto di susine damaschine (Ramassin) per attivare un’ulteriore fermentazione che caratterizza il prodotto.

Anche in questo caso possiamo saperne di più dalle parole di Kuaska:

L’utilizzo, unico nel suo genere, di susine damaschine rende questa straordinaria birra ricchissima di calde e sensuali note fruttate che sanno contrastare le nette, seppur mai troppo aggressive, punte di acidulo e di citrico. Sorprende, nel palato, un equilibrio notevole, inusuale per birre con un PH così basso, equilibrio assicurato da una notevole pienezza e da un fruttato così imponente da farsi ricordare a lungo.

Relativamente all’etichetta, il disegno della BeerBrugna mostra il monaco che propone la raccolta delle susine damaschine sull’albero ignorando la sapienza contadina che da sempre, e ancora oggi, le raccoglie per terra quando raggiungono la giusta maturazione.

Insomma si tratta di altri due prodotti assolutamente insoliti, che dai primi assaggi sembrano confermare l’eccezionale abilità di Valter Loverier. Le due novità dovrebbero iniziare ad essere disponibili in questi giorni, ma se volete approfondire la conoscenza di questo produttore, vi consiglio di partecipare a uno dei prossimi eventi in programma. Andiamoli a scoprire insieme…

Giovedì 18 novembre Valter sarà ospite della favolosa Osteria dell’Incannucciata di Roma, per una delle cene di degustazione a tema organizzate da Paolo Mazzola. Protagoniste saranno le birre con mosto d’uva, abbinate all’ottima proposta culinaria di Dino De Bellis. Prezzo 40 euro a persona, per prenotazioni e altre informazioni consultate Facebook.

Il giorno successivo il birraio sarà invece di scena al Domus Birrae, dove presenterà le sue birre e si intratterrà con i presenti. Se tra voi ci sono homebrewer, Valter sarà ben contento di assaggiare le vostre creazioni e di darvi qualche consiglio.

Gli appuntamenti con Valter si moltiplicheranno a dicembre. Della serata al The Dome di Nembro (17 dicembre) ho già accennato, quindi restiamo pure nella Capitale, dove sono previsti altri due incontri.  Il primo sarà nel fine settimana di Birre sotto l’albero (18-19 dicembre), dove sarà uno dei birrai ospiti. Il secondo infine all’Open Baladin (21 dicembre) per una serata monografica incentrata sulle sue produzioni.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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10 Commenti

  1. Provate sia BeerBrugna che D’Uva Beer, credo in semianteprima, ad Alba a fine
    Ottobre: Veramente interessanti!!

  2. birre sotto l’albero……questa volta non posso proprio perdermela….

  3. e domani il Birrificio di Lambrate ( MI ) presenta la nuova K-beer ….

  4. la kappa beer lo assagiata al salone del gusto! niente male con erbe che vengono dalla korea non so’ se del sud o del nord? haaaaa haaaaa ciaoooooo

  5. la yerba buena della kbeer è questa:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Nepeta_cataria
    È detta erba gatta perché ha un effetto di attrazione sui gatti; infatti contiene un composto chimico chiamato nepetalattone, un terpene, che ha l’effetto dei feromoni felini. Anche altri felini, come il leone, sono sensibili alla pianta.

  6. Ciao Lallo !
    Vedo domani di assaggiarla direttamente al birrificio !
    E interverrà anche Kim Jong-il ….조선민주주3의인민공화국 ! hiii hiiii hiii
    ciao 😉

  7. il commento di anon fa’ quasi paura!
    ciaoo ciaba! vengo sabato a lambrate! speriamo che resti un po’ di kberr! salutami kim jong sung li come si chiama…haaaaaaaaa haaaa

  8. è un concentrato di anice 🙂

    ciao

  9. C’è stato un errore, la serata sulle “LoverBirre” all’OPEN di Roma sarà lunedì 20 dicembre.
    Vi aspetto …

    Ciao
    Valter

  10. Le trovate tutte anche da me, all’Isola della Birra (per i milanesi che non vogliono andare troppo lontano…)
    Questa è pubblicità.

    Ciao

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