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Le migliori birre italiane del 2010

Esattamente come lo scorso anno di questo periodo, è tempo di tracciare un bilancio degli assaggi dell’anno che sta per chiudersi. Oggi in particolare ripercorreremo tutte le nuove birre del 2010, per scoprire quali hanno incontrato i favori dei consumatori. Quindi spulciate l’elenco che segue, costruito sulla base dei passati articoli di Cronache di Birra, ed esprimete le vostre preferenze. Unica regola: sono considerate solo le birre veramente nuove (non sono ammesse “edizioni 2009″ di prodotti già esistenti), mentre sono da escludere versioni modificate di birre già presenti sul mercato. Cominciamo…

Le nuove creazioni del birrificio Lambrate: l’assurda K-beer (aromatizzata con una spezia coreana), la Mi Su’No (in stile Kolsch), la Beccamort (Oatmeal Stout).

Le tante novità dalla Birra del Borgo: Dozzinale (collaborazione a dodici mani), Gina (insieme a Baladin e Dogfish Head), Equilibrista (con mosto di Sangiovese), il progetto Alta Quota, Ottomana (collaborazione a otto mani, per l’appunto), Stelle & Strisce, la Birra di Parma.

Ambaradan, il Barley Wine di Bauscia realizzato con fichi secchi. Sempre da produttore meneghino, la Pils della casa, chiamata La Milano da Bere.

L’ultima nata di Aeffe: 33 ‘a ricchezza.

Tutte le Bad Attitude, comparse scandendo questo 2010: Hobo, Bootlegger, Hipster, Two Penny, Rudolph.

Pils 69, l’ultima nata in casa Bi-Du.

6sonIPA, l’ibrido Saison – Ipa di Opperbacco, creata in collaborazione con Leonardo Di Vincenzo (Birra del Borgo). Sempre da Opperbacco bisogna registrare la Tripping Flowers.

Birra Felix, la collaboration brew tra Birrificio Sorrento e Karma, realizzata in occasione della manifestazione omonima.

Tutte le fantastiche creazioni del neonato Loverbeer: BeerBera, Madamin, D’UvaBeer, BeerBrugna.

Due Mondi, realizzata da Birrificio Italiano e Croce di Malto.

Dal torinese San Paolo la prima italiana con luppolo fresco coltivato sul territorio nazionale: Harvest 2010.

Un’altra collaboration brew: la Fuori, prodotta da Almond ’22 e Pausa Cafè.

La Sognodoro de La Buttiga, lanciata con un intelligente concorso organizzato insieme al blog Birrophilia.

Il progetto Birra Libera, con Diletta, Demetra e Morgana.

La particolare Birra del Palombaro, prodotta da Le Coti Nere.

La Riulì, prodotta da Aeffe per il beershop Nabbirra di Cosenza.

Le due novità firmate Menaresta: 22 -La Verguenza e Birra Madre (con lievito madre).

I nuovi “colpi” di Toccalmatto: Zona Cesarini, Stria e Stray Dog, oltre alle più impegnative Italian Strong Ale e Russian Imperial Stout.

La Minerva del Birrificio Sorrento.

Dall’ottimo birrificio Vecchia Orsa bisogna registrare l’arrivo della Belgian Ale.

La Tùvi Tùvi del sempre ottimo Barley.

La Pils&Love de La Piazza, che probabilmente nel frattempo avrà cambiato nome (ma non ho informazioni al riguardo).

La Gincana di Amiata, prodotta con ginepro e canapa.

Una inusuale alta fermentazione del Birrificio Italiano (spesso incentrato sulle Lager): la Sultana.

La gamma del neonato Extraomnes: Saison, Blond, Tripel, Bruin e la natalizia Kerst.

Le produzioni degli altri marchi sorti durante il 2010: Mukkeller, B1080 (con Old Castle e St. Mary), B63 di Aosta, BSA (con La Bionda del Leone e La Rossa del Gallo), Endorama, Val Priula, Trami (con Persek e Gran Risa), Montenetto (con Lapy e Maddalena), Les Bières du Grand St. Bernard (con Napea, Balance, Amy).

L’ampia gamma del nuovo birrificio San Michele: Norma (alle castagne), Tosca (Pils), La Valchiria (Weizen), Carmen (Pale Ale), Aida (Fumé), Lucia (Bitter), Semiramide (Barley Wine), Manon (Blanche).

La Nelson di Baladin, realizzata con luppolo Nelson Sauvin.

Le creazioni del neonato birrificio Turan: oOps, Sfumatura, Sonica, Ultrasonica, Quinta e l’ultima arrivata, l’invernale Tuscia.

Uff, dovrei aver finito. Se ho dimenticato qualcosa ovviamente integrate pure nei commenti. Per quanto riguarda le mie preferenze – chiaramente ho assaggiato solo una piccola percentuale delle birre che ho citato –  segnalo la Stelle & Strisce di Birra del Borgo (bella sorpresa nella calda estate capitolina), la Sfumatura di Turan, la Harvest di San Paolo, la Tripel di Extraomnes e tutte le creazioni di Loverbeer, in particolare BeerBera e D’UvaBeer.

Ora tocca a voi, fuori i nomi!

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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19 Commenti

  1. Bella idea Andrea! 🙂
    Io lo so, sono un po’ di parte 😛 … comunque posso votare solo tra quelle poche che ho assaggiato. I miei voti vanno a Sognodoro della Buttiga, Two Penny di Bad Attitude e Russian di Toccalmatto.
    Sperando di assaggiare anche tutte le altre prima o poi…
    Auguri di buone feste a tutti! 😉

  2. Anche io come Luca non ho assaggiato tanto di quello che hai elencato.
    In ogni caso Zona Cesarini su tutte.
    A seguire BeerBera e Sogno d’Oro.

  3. Ho bevuto a Casteggio anche la Vaitrà del Birrificio Hibu una Apa, presentata proprio in quell’evento.
    Personalmente l’ho trovata una grande birra… ed ha avuto anche diverse votazioni alte su altri siti

    ciauz

  4. D’UvaBeer. Una birra veramente particolare e innovativa.
    Complimenti al birraio Walter

  5. Io ho assaggiato praticamente solo quello che erano all’IBF di Torino, su tutte Hobo di Bad Attitude. A seguire BeerBera, Due Mondi e Harvest 2010.
    Segnalo anche le produzioni di B63 di recentissima apertura (soprattutto per vicinanza geografica…), in particolare la Blues

  6. @ bonits

    Quoto la Vaitrà , anche a me era piaciuta tanto.

  7. Secondo microbirrifici.org dei 345 birrifici presenti ben 55 hanno aperto nel corso del 2010, quindi temo che l’elenco delle nuove birre dell’anno sia ben più lungo…

  8. Fra le poche che ho provato
    Tuscia, assaggiata appena imbottigliata e dopo un quindicina di giorni. Morbida e molto complessa
    Equilibrista , spiazza, birra molto innovativa, la sboccatura e la pulizia dell birra in bottiglia aggiungono molto

    Beerbera, complessa, stutturata, molto particolare

  9. Per quanto mi riguarda, il mio podio è il seguente: 1)La Lune di Baladin invecchiata in botti di Cervaro della Sala, degustata all’Open di Roma. 2) Ultrasonica di Turan 3) Quinn del Birrificio Turbacci.

  10. 6sonIPA di Opperbacco
    Quinn di Turbacci

  11. la 6sonIPA (ma qui sono di parte 😀 )
    la Zona Cesarini e la bitter con il nome che cambava ogni 15 minuti al villaggio della birra
    la stelle e strisce (provata solo in occasione del festival della birra artigianale di Castellalto)
    e la pink IPA di Almond’22?

  12. Suggerisco la “Marron” del Birrificio la Petrognola, nella linea Le Magnifiche”.. Birra alle castagne della Garfagnana… Ottima.

  13. Scusate non avevo letto Loverbeer! Bevuta al macche, è FA-NTA-STI-CA!!!!

  14. Evabbe’ sono sempre i soliti… Nessun novità rilevante a parte un paio Di aperture non ci sono novità. Nemmeno una di Revelation Cat, Mastino II, Birrificio dell’Elba, Desmond e molti altri meno noti in lista?
    Pierpa.

    • Ho inserito le birre di cui ho scritto. Il problema dei birrifici che hai citato (e di molti altri) è che non comunicano a dovere le proprie novità

  15. tra le novità dell’anno passato mi sembra ci sia anche la vecchia bastarda di Amiata
    che dovrebbe essere la bastarda doppia passata in botte, se non erro!

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