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E’ un delirio di nuove birre italiane!

La crescita del movimento artigianale in Italia è documentata da diversi fenomeni, non ultimo il moltiplicarsi di notizie che periodicamente riguardano le nuove birre dei produttori nazionali. Tendenza che non solo si spiega con la progressiva apertura di nuovi birrifici, ma anche con una crescente attenzione per la comunicazione di eventi e notizie riguardanti le attività dell’azienda. Prendiamo ad esempio l’idea di battezzare nuove creazioni con serate di presentazione ad hoc: ora è una pratica sempre più diffusa, ma fino a qualche anno fa pochissimi birrifici se ne preoccupavano, lanciando nuove birre senza uno straccio di comunicato al seguito. Come vedremo, invece, proprio gli eventi di presentazione saranno la costante del post di oggi…

Partiamo allora dal locale Taberna di Palestrina (RM), che domani 15 marzo presenterà la TabernAle, prodotta in esclusiva dalla Birra del Borgo, nel senso che sarà disponibile solo presso l’esercizio. La TabernAle è una Special Bitter abbondantemente luppolata, che farà felici tutti gli amanti delle produzioni decisamente amare. L’appuntamento presso la Taberna – che dispone di oltre 100 etichette di artigianali in bottiglia e le altre Birra del Borgo alla spina – è alle 19,30 in vicolo del Duomo, per gustare insieme l’ennesima creazione di Leonardo Di Vincenzo.

Da un locale laziale passiamo a uno piemontese, e più precisamente al Crepes L’Avarizia di Alessandria (Corso IV Novembre 46). Qui da qualche giorno è disponibile la Birra per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, prodotta dal Birrificio Civale in esclusiva per la creperia. Si tratta di una chiara da 5,2% alc. generosamente luppolata, acquistabile nei formati da 33cl (4,5 euro) e 75cl (10 euro).

L’etichetta è ovviamente dedicata alla ricorrenza, ma c’è anche un chiaro riferimento alla città di appartenenza, poiché la cartografia a forma di stella è la piantina stilizzata della cittadella di Alessandria – per inciso inclusa tra i candidati alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

A fine febbraio il Birrificio Montelupo ha invece presentato in un evento specifico la sua ultima creazione, di nome Kult. Si tratta di una Pale Ale dal contenuto alcolico davvero contenuto (appena 3,5% alc.). Pochi giorni prima è invece toccato al Birrificio Sant’Andrea, che ha lanciato la sua nuovissima Fog (una Witbier, birra di frumento in stile belga) durante una serata ad hoc, accompagnata da musica live.

In quanto a novità brassicole, negli ultimi tempi il blog Birrazen ha offerto notizie molto interessanti. A partire dall’inedita Boheme Oatmeal Coffee Stout della giovane Brasseria Alpina, un nome che ancora non avevo sentito ma che – leggo sempre dallo stesso sito – merita di essere seguito con attenzione. Ecco come la nuova birra viene presentata da Roberto Di Paola:

La nuova nata e’ una birra di classica ispirazione irlandese, caratterizzata dai delicati aromi di torrefazione e caramello. Prodotta con 4 tipologie di malti, un’importante quantita’ di avena che le conferisce morbidezza al palato ed una percentuale della migliore miscela di caffe’ di varieta’ arabica della torrefazione Santa Cruz di San Germano Chisone.

E’ una birra con grado alcolico moderato (4,9°) ed un amaro delicato ma presente. All’aspetto si nota subito il colore nero con leggeri riflessi rubino e la schiuma compatta e cremosa. Ideale da bere alla sera in grosse pinte alla temperatura di 10 – 12 gradi e per accompagnare stufati di carne per l’inverno.

Da un birrificio di recente apertura passiamo a uno che ha festeggiato da poco 10 anni di attività. Sto parlando del Birrificio Torino, che ha celebrato la ricorrenza con una nuova produzione: si chiama La Decima (per l’appunto!) ed è una bassa fermentazione di colore chiaro da 5% alc., con un leggero sentore affumicato.

Concludiamo infine con una birra straniera, ma che ha fortissimi legami con il nostro paese. Il birrificio anglosassone Thornbridge ha infatti creato in collaborazione con il Birrificio Italiano la Italia Pilsner, che oltre a vincere per la scelta del nome in termini di marketing, sembra davvero ben fatta: date un’occhiata all’esaltante report di chi ha avuto la fortuna di assaggiarla.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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Un commento

  1. Italia Pilsner …mmm speriamo che i sudafricani la trovino abbastanza diversa da Itala Pilsen

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