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Il B94 diventa birrificio e lancia quattro nuove birre

Se siete lettori assidui di Cronache di Birra, in passato non vi sarà sfuggita un certo apprezzamento del sottoscritto per il birrificio pugliese B94. A mio parere è uno dei migliori produttori del Meridione, attivo dal 2008 e fino a qualche tempo fa presente sul mercato con sole cinque birre. Un numero relativamente ridotto e rimasto pressoché invariato nel tempo, sintomatico del desiderio di Raffaele Longo di migliorare costantemente poche ricette. Una strategia che, come abbiamo visto recentemente, di solito paga, anche se richiede molta pazienza e convinzione nei propri mezzi. Piccoli passi, insomma, che hanno portato Raffaele ad ottenere buoni risultati e lo hanno convinto, ultimamente, a imporre un vigoroso cambio di rotta alla sua creatura.

Oggi parliamo quindi delle tante nuove birre di B94, che tuttavia sono figlie di una precedente novità di tipo “strutturale”: da poco più di un anno l’azienda può finalmente disporre di un proprio impianto di produzione, passando da semplice beer firm a birrificio a tutti gli effetti. La sala cottura attualmente a disposizione è quella precedentemente utilizzata da Jurij Ferri di Almond ’22, che vanta una capacità di più di 4 hl. Il resto delle attrezzature è completamente nuovo, sebbene Raffaele stia ancora cercando delle parti aggiuntive per raggiungere una configurazione ottimale.

La possibilità di disporre di un proprio impianto ha ovviamente permesso a Raffaele Longo di dare maggiore spazio alle sue idee, concretizzatesi in quattro nuove birre. La prima novità è arrivata ad ottobre 2011 ed è stata battezzata Specchia White Night: si tratta di una Weizendunkel da 6% alc., piuttosto aderente allo stile tedesco. Il nome deriva da una cittadina dell’entroterra leccese, sede di un affascinante e caratteristico borgo antico in cui ogni anno si celebra la Notte Bianca salentina.

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Le altre novità dovrebbero essere disponibili proprio in questi giorni. La Warning Hop è un’APA nata come “discendente” della Alice in Hopland, prodotta in collaborazione con il Prophet pub e presentata durante la passata Settimana della Birra Artigianale. E’ ovviamente una birra molto amara (65 IBU), dal tenore alcolico non indifferente (7% alc.) e che fa ricorso alla tecnica del dry hopping. Nella sua incarnazione originaria mi era piaciuta molto, trovando un consenso pressoché unanime tra i miei compagni di bevuta.

Le altre due birre invece appartengono alla “pseudo gamma” dei prodotti B94 legati al territorio, di cui la Malagrika nel 2009 fu la prima incarnazione. La Santirene ha la sua particolarità nell’uso di miele di timo locale. Ecco come viene descritta:

Il suo colore è oro pallido e l’aroma è di malto e di esteri fruttati con delicate note di timo, il corpo è medio e il suo retrogusto finale è moderatamente amarognolo bilanciato dalle note dolci e speziate del miele di timo del Salento.

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Ha una gradazione alcolica pari al 8%, nonostante rimanga piuttosto celata. Il nome è ovviamente quello della protettrice della città di Lecce sino al 1656, anno in cui l’onorificenza passò a Sant’Oronzo.

E proprio la Santoronzo è la quarta è ultima novità firmata B94, una Coffee Stout brassata con caffè Selezione Barocco 100% della torrefazione leccese Quarta Caffè. Oltre agli ingredienti classici, poi, troviamo anche l’impiego di avena, che contribuisce a creare un corpo vellutato.

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E’ una Stout piuttosto alcolica (7,5%), che dunque si adatta ad essere bevuta a piccoli sorsi. Piccola curiosità: Sant’Oronzo dà anche il nome a una delle piazze principali di Lecce, punto d’incontro per bere un buon caffè nei tanti bar circostanti.

In attesa di provare tutte queste novità, non mi resta che fare i complimenti a Raffaele per l’ottimo lavoro svolto fino a oggi. E voi cosa ne pensate del birrificio B94?

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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4 Commenti

  1. Raffaele è un grande birraio ed una persona eccezionale. Frequentando Brindisi non mi perdo mai l’occasione per andarlo a trovare e scambiare 2 chiacchiere. La sua linea “storica” è di gran livello, specialmente con la Terrarossa e la Porteresa, allo stesso tempo ebbi l’occasione di assaggiare la Specchia e la Santoronzo in anteprima. Credo proprio che con l’ampliamento della gamma il B94 potrà raggiungere quanto prima la visibilità che dovrebbe spettargli.

  2. Davvero una bella birra la Specchia White Night!
    Senza eccessi per non perdere di vista le caratteristiche peculiari degli stili.

    Raffaele è persona precisa, perfezionista e paziente. Le birre sono sul mercato solo quando la ricetta viene perfezionata dopo numerosi tentativi. E’ da apprezzare, a maggior ragione di questi tempi!

    A giorni mi potrò finalmente gustare qualche pinta di Santoronzo, di cui sono molto curioso.

    Carina la versione definitiva delle etichette, anche queste giunte dopo qualche versione beta.

    Ad maiora!

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