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Nuove birre italiane da Brewfist, Amiata, Siebter Himmel, Maltovivo, Cajun

Con la stagione degli eventi birrari entrata definitivamente nel vivo, possiamo immaginare i birrai italiani impegnati a barcamenarsi tra i vari festival in giro per lo stivale. In realtà sono molto operosi anche sul fronte delle novità brassicole, che come vedremo sono davvero numerose. Il primo aggiornamento è fresco fresco e arriva da Brewifst, uno dei produttori più in vista dell’intero panorama nazionale nonostante la sua giovane età. L’azienda di Codogno proprio oggi ha annunciato la sua ultima creazione, battezzata 2Late Ipa: un’Imperial Ipa da 9,5% alc. per la bellezza di 90 unità d’amaro, realizzata con tre sessioni di dry hopping.

La 2Late Ipa va a rimpolpare la gamma delle birre molto luppolate di Brewfist, che già conta tra le sue fila la Burocracy e la Spaceman, oltre alla collaborazione Caterpillar. L’ultima nata sarà lanciata ufficialmente sabato 16 giugno presso il Terminal 1 (il locale di Brewfist), mentre sarà tra le perle presenti a Un Mare di Birra 2012.

Molto recente è anche l’annuncio da parte di Amiata della sua nuova single hop, chiamata Regina di Saba e appartenente al sottostile delle Strong American Brown Ale. Ecco come la raccontano gli stessi birrai sul blog ufficiale:

La lavorazione è stata piuttosto semplice, grazie alla scelta dei malti inglesi distribuiti in Italia da Bruno Carilli. All’inizio l’idea era quella di produrre ne più né meno una semplice brown ale, proprio perché da sempre le birre più semplici sono le sfide più difficili. Poi però la vis sperimentale ha preso il sopravvento. La voglia di salire di grado alcolico, quasi raddoppiando quanto riportato dallo stile e poi, pur peccando di lesa maestà ai luppoli inglesi del Kent, l’associazione con il floreale agrumato dei luppoli americani, tanto per gustare un tandem interessante costituito dalla fusione di un gusto maltato e tostato, con quello tipico dei luppoli americani ormai ben noti quali Cascade, Chinook, Summit.

Se volete assaggiarla (prima che finisca per sempre, essendo una one shot), potrete trovarla al Chestnut di Livorno e presumibilmente in altri pub nei prossimi giorni.

Molto attivo è anche Nicola Grande, birraio di Siebter Himmel, con ben due novità previste a breve. La prima è una Blanche denominata Wit-Flos, che sarà presentata il 22 giugno presso il locale di Carnago (VA), durante un evento a tema dove non mancherà musica dal vivo. La seconda è una Belgian Bitter ancora senza nome, prodotta con luppoli nobili europei e dal tenore alcolico che si aggirerà intorno al 6,8%. Sarà presentata all’IBF di Monza, di cui vi racconterò in un futuro post, e inizialmente sarà una one shot.

Spostandoci al Sud, anche Luigi Serpe di Maltovivo ha la sua novità. Si chiama Memoriae ed è una Belgian Strong Ale in parte maturata in acciaio e in parte in botti di Aglianico di Feudi di San Gregorio. Qui la birra riposa un anno, senza l’aggiunta di inoculi acidi. Si potrà assaggiare la Memoriae il prossimo 26 giugno, durante una cena di degustazione organizzata da Nabbirra a Cosenza con le produzioni di Maltovivo. Per i dettagli consultate Beer Emotion.

Concludiano infine con l’ultima nata in casa Cajun, birrificio toscano della provincia di Firenze. La birra si chiama Beaches Brew ed è stata realizzata in occasione del festival omonimo che si è tenuto a Marina di Ravenna lo scorso fine settimana. Si tratta di un’American Pale Ale da 4,8% alc. e 70 IBU, naturalmente caratterizzata dal profilo aromatico dei luppoli americani. E’ una birra pensata per l’estate e per essere bevuta facilmente, magari in un festival musicale che è l’ambiente perfetto per cui è stato pensato questo prodotto.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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2 Commenti

  1. hai detto IBF Monza?!! Bella sorpresa!!

  2. ciao andrea hai maggiori info da darmi riguardo a questi malti inglesi importati dal carilli? c’è un sito o qualcosa? grazie.

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