Negli ultimi mesi mi è capitato spesso di parlare del birrificio Siebter Himmel, una delle (non) novità più interessanti dell’intero panorama brassicolo nazionale. Tuttavia ogni volta che volevo scriverne avevo un solo cruccio: quello di dovermi scontrare con un nome difficile da ricordare e pronunciare 🙂 , a causa della sua origine tedesca (letteralmente “Settimo Cielo”). Questo problema d’ora in poi non si presenterà più, perché proprio in questi giorni l’azienda ha cambiato nome, passando a un più eloquente Birrificio Settimo. Nella conversione in italiano si è perso il riferimento al “cielo”, decretando così il venir meno del significato generale, ma guadagnando in praticità e identificazione con il settore produttivo di riferimento. Tuttavia il cambio di rotta dell’azienda non riguarda solo il nome, poiché è stato realizzato anche un logo completamente nuovo. E, soprattutto, a breve seguiranno altre importanti novità che modificheranno profondamente la politica commerciale del birrificio. Oggi Cronache di Birra ve ne parla in anteprima assoluta.
Dicevamo del logo. Come potete vedere non si è trattato di un restyling, ma di un’ideazione partita totalmente da zero. Non solo il cambio di nome, ma anche il nuovo marchio punta a una maggiore immediatezza: addio all’angioletto, addio alle forme barocche e a un approccio visivo riconducibile agli stemmi araldici. Ora a rappresentare il Birrificio Settimo c’è una sorta di punto esclamativo, che in realtà è una stilizzazione di una “B” e di un “7°”. Non c’è volutamente alcun riferimento alla birra: l’obiettivo era di ottenere il massimo livello di semplicità e riconoscimento, con un disegno che fosse facilmente ricordato dai consumatori. Che vi piaccia o no il nuovo logo, direi che l’obiettivo è sicuramente raggiunto. Il marchio si compone poi del nome del birrificio posto in verticale per tutta la lunghezza dell’illustrazione.
Ma come accennato, il nuovo logo è solo un’anticipazione delle tante novità dei prossimi mesi, che invece riguarderanno scelte a livello produttivo e strategico. Innanzitutto le birre che abbiamo imparato ad apprezzare con l’avvento in sala cottura di Nicola Grande non cambieranno: verranno mantenute ricette e nomi attuali, sebbene sulle bottiglie campeggeranno etichette nuove di zecca. C’è da giurare che su quest’ultime il logo sarà in bella mostra, per continuare quel discorso di immediato riconoscimento illustrato poco sopra. La novità per questa linea standard – sì, perché non sarà la sola… ora ci arrivo – è che alle classiche 75 cl si aggiungeranno anche le 33 cl. Questo dettaglio in realtà nasconde una scelta strategica ben precisa e farà felice non pochi estimatori del produttore di Carnago.
Come detto, alla linea classica sarà affiancata una nuova gamma di birre, identificate in modo specifico e destinate alla ristorazione. Di questa linea, che sarà disponibile solo nel formato 75 cl e Magnum, già posso rivelarvi alcuni dettagli delle prime tre produzioni: la prima sarà una Belgian Strong Ale con miele e spezie (tra cui un pepe), la seconda una Double Wit (quindi una Blanche più alcolica del normale), la terza una Dark Strong Ale. Come potete vedere sono tutte birre “strong”, che puntano alla complessità per conquistare i tavoli dei ristoranti italiani.
Tornando invece alla linea classica, Nicola mi ha rivelato che sta lavorando a una nuova birra, studiata per la stagione estiva. Si tratta della Levis, una sorta di Pale Ale, caratterizzata da un contenuto alcolico leggerissimo (3,8%) e dall’impiego di lievito belga. Gli IBU saranno 28. Certo, è una Pale Ale molto sui generis, ma le prime impressioni del birraio mi fanno pensare che sarà un grande prodotto… staremo a vedere. D’altra parte non è la prima volta che Nicola si confronta con un ibrido tra Inghilterra e Belgio: la precedente novità era stata infatti la Prius eXXtra, che, come si può leggere su Malto Gradimento, è definita dal birraio in persona una Belgian Bitter. In quel caso il modello di partenza era stato la XX Bitter, per la Levis invece nientemeno che la Summer Lightning. Due birrette insomma… 😛
Direi che ho finito di svelare tutte le novità che caratterizzeranno il Birrificio Settimo nei prossimi mesi, ma sicuramente ce ne saranno altre. Gli appassionati di Roma sappiano tra l’altro che a breve è previsto un evento di presentazione del Birrificio Settimo, con la presenza dei prodotti dell’azienda in contemporanea in una decina di locali capitolini. Per saperne di più, non vi resta che restare all’ascolto.
Che ne pensate del cambio di nome del birrificio? E del nuovo logo? Vi piacciono le scelte strategiche che cambieranno la politica dell’azienda nel prossimo futuro?
Scelte necessarie e quanto mai apprezzabili il restyling ed il nuovo formato.
Ed anche con le nuove birre ci sarà da divertirsi, mi attizzano tutte ma soprattutto la dubbel wit!!!
Lo sai che la Summer Lightning ha 5% di alcool, vero?
Sì, ma parlando con Nix mi diceva che è la prima birra che gli è venuta in mente assaggiando la Levis negli ultimi giorni
Del Cambio nome lo sapevo da Birre Sotto l’ Albero, ma dovevo stare zitto su richiesta di qualcuno….
Sulle birre sapevo della Pale Ale che era in opera.
Dai Dai Dai!
Ottima scelta cambiare il nome ,anche perchè io per far prima lo chiamavo ZIMMER HIMMEL, cmq le loro birre in stile belga sono fantastiche anche se non sono un amante del genere
Condivido pienamente il nuovo corso intrapreso dal birrificio di Carnago. Ma al di là di tutto, ritengo che il vero punto di forza resti il grande Nicola Grande. Scusate la tautologia 🙂 .
L’abbinamento del nome “Siebter Himmel” con la gamma di birre belghe era una cosa che davvero non si poteva vedere, supponevo che prima o poi arrivasse il cambio di nome…Carino il logo nuovo, scommetto che anche le birre non saranno da meno
Sono talmente innamorato della loro Prius che mi ero anche imparato a pronunciare sto benedetto Siebter Himmel!!
Certo se continueranno a fare grandi birre ve benissimo anche Settimo, Ottavo, Undicesimo……. 😀
Il nome era impronunciabile….ma le birre veramente ottime…
. LEVIS alla spina, nel weekend ha veramente spopolato….vai Nix……
Beh !!! Personalmente a me le birre belghe piacciono…anche le tedesche comunque nn sono male, e anche le doppio malto!!…MA LA BIRRA QUANDO E’BUONA E FATTA BENE E’……semplicemente bevogustaiola..(nuovo termine!!)