Soprattutto in questi giorni l’estate è un lontano ricordo, ma l’addio alla bella stagione non ha certo placato lo spirito creativo dei nostri birrifici. In termini di novità birrarie infatti la carne al fuoco è tantissima: oggi andremo alla scoperta di altre produzioni inedite, mentre probabilmente in settimana pubblicherò ulteriori aggiornamenti. Partiamo allora da un’importante collaborazione, che vede protagonisti i birrifici Almond ’22 e Foglie d’Erba. Dal loro incontro è nata la Smokin’ Hops, una IPA affumicata che sarà protagonista, sia in bottiglia che alla spina, sabato 16 novembre presso il beershop Fermento di Roma. All’evento saranno presenti i birrai Jurij Ferri e Gino Perissutti, quindi vi consiglio di non mancare.
Restiamo nei dintorni della Capitale e spostiamoci a Mentana, dove circa un mese fa il birrificio Turbacci ha annunciato la sua ultima creazione. Si chiama Single Seater ed è una Session IPA da 3% alc., prodotta con solo luppolo Amarillo. Magari non è adattissima al momento climatico, ma considerate che è uscita da alcune settimane e che qui a Roma fino a pochi giorni fa sembrava ancora di essere in estate. Divagazioni meteorologiche a parte, la Single Seater si può trovare presso il locale di Turbacci e in altri pub di Roma e dintorni.
A un mese e mezzo dalle festività natalizie – sì lo so, è una rivelazione scioccante – iniziano ad assere annunciate le birre dedicate alla ricorrenza. Per il Natale 2013 il Piccolo Birrificio Clandestino ha in serbo una novità assoluta, battezzata Venticinque/25. Non ho molti dettagli al riguardo, ma se volete assaggiarla sappiate che la birra sarà presentata ufficialmente domani al pub del birrificio, dove sarà accompagnata da La Rotonda Restaurata (nuova ricetta della birra al farro della casa), 5&5 (versione “strong”) e Montinera XXL (edizione “extra large” dell’Imperial Stout del PBC). Per ulteriori dettagli sulla serata vi rimando alla relativa pagina Facebook.
Restiamo in Toscana ma spostiamoci verso Pisa, dove il L’Orzo Bruno aka Birrificio Artigiano – non ho ancora capito se il nome è cambiato o no – a fine ottobre ha lanciato la sua nuovissima Barbarossa. Si tratta di una birra ambrata brassata con l’aggiunta di frutti di bosco, presentata ufficialmente presso il locale del birrificio. È stata realizzata in cotta singola, perciò al momento non dovrebbe più essere disponibile, sebbene il grande successo ottenuto potrebbe spingere a ripetere l’esperimento.
Si chiama invece Nasty Whitesnow l’ultima nata in casa White Pony, beer firm della provincia di Padova che produce in Italia e in Belgio. È definita come un’Imperial Witbier: possiamo quindi immaginare una Blanche belga in versione decisamente più muscolare e amara. In effetti la gradazione alcolica (9,1%) è impressionante per lo stile, mentre a livello organolettico si caratterizza per un aroma agrumato e delicatamente speziato, con un finale equilibrato e secco. È stata presentata in anteprima a Una birra per tutti dello scorso ottobre e dato il mio amore per le Double Wit (in particolare la Jan De Lichte) sarei curioso di assaggiarla.
E concludiamo con una notizia non prettamente “artigianale”, ma che comunque è piuttosto interessante. Al Merano WineFestival conclusosi ieri il birrificio Forst ha presentato la sua ultima creazione, denominata Lagrein Bier. Si tratta di un prodotto a metà strada tra birra e vino: la miscela iniziale di malti è servita come base per la successiva fermentazione con lieviti di vino, poi è stata attivata una seconda fermentazione in botte di Lagrein con lieviti di birra e infine una rifermentazione in bottiglia. Per quanto originale, una birra del genere non è una novità assoluta per il nostro mondo, dato che i microbirrifici sono anni che si cimentano in esperimenti del genere. La particolarità è che tale soluzione produttiva arriva da un’azienda considerabile industriale, confermando il continuo interesse con cui i grandi attori del mercato guardano alla realtà della birra artigianale.
Andrea solo una “correzione”. Per il PBC la Montinera XXL sarà la versione extralarge della loro Imperial Stout (Montinera appunto).
Le loro Barlew Wine sono La Fortezza e La Fortezza Vecchia.
Salute 🙂
Sì giusto correggo
La Smokin’ hops c’era già a Eurhop.
Io la trovai un po’ poco smokin’… cioè, se fai un prodotto in cui vuoi puntare anche sull’affumicatura, a mio modo di vedere, devi renderla un po’ più presente.
Si beveva bene, ma non si lasciava molto ricordare…
Grazie della segnalazione
Segnalo la “Rajah” nuovissima IPA di Vecchia Orsa, presentata venerdi scorso in diversi locali bolognesi.
Ne parlerò a breve!
ciao Andrea,
per quanto riguarda l’appuntamento di sabato prossimo presso il beershop Fermento, ho visto che esistono 3 punti vendita. In quale di questi sarà possibile assagiare la Smokin’ Hops?
Grazie
scusa Andrea,
ho visto che si terrà in Via Tigrè.
grazie comunque.
Ciao Fabrizio, al primo punto vendita, quello di via Tigrè 4 (Africano)
beh forst è un marchio non considerabile industriale al 100 % da quello che ho capito….trattasi comunque di notizia interessante 🙂
la smoking hops comunque l’ho trovata davvero particolare e ben fatta…me ne sono scolato svariate ad eurhop
ma quindi è vero che almond ha fatto un’ipa peraltro affumicata!