A distanza di qualche settimana dall’ultimo post a tema, oggi torniamo a occuparci di nuovi birrifici e beer firm italiane. Dopo anni di calma piatta, il Lazio continua a sfornare nuove realtà brassicole. Una delle ultime arrivate è il birrificio agricolo Terre di Faul di Viterbo, che si è presentato ufficialmente al pubblico il 12 aprile scorso. Birraio e fondatore è Filippo Miele che, accanto all’immancabile carriera da homebrewer, può vantare corsi di formazione e uno stage presso il produttore americano Fossil Cove. Ovviamente l’orzo utilizzato è quello prodotto personalmente (e poi maltato dal COBI di Ancona), mentre le prime cotte sono stare effettuate presso il birrificio Acelum. Siamo quindi al cospetto di una beer firm? Non esattamente: manca ormai pochissimo per ottenere sede produttiva e impianto da 750 litri.
Terre di Faul al momento produce due birre. La Tiburzi è un’American Pale Ale in pieno stile americano, che prevede l’impiego di luppoli Columbus, Cascade e Citra, oltre a Calypso in dry hopping. La Midnight Sunset appartiene invece all’antico stile delle Cream Ale – troppo snobbato ancora oggi, a mio avviso – e si caratterizza per bevibilità ed equilibrio, nonostante il ricordo a un dry hopping di Cascade. Per saperne di più relativamente a Terre di Faul vi consiglio di consultare la relativa pagina Facebook.
È invece una beer firm a tutti gli effetti Railroad Brewing Co., azienda di Desio (MB) che rientra nella rassegna di oggi anche se ha già un annetto sulle spalle. Il birrificio utilizzato per la realizzazione delle birre è Rurale, ma le ricette sono prodotte in autonomia su un impianto pilota da 70 litri. Anche in questo caso tuttavia non dovrebbe essere lontano il momento della trasformazione a vero birrificio. Anche Railroad produce attualmente due birre. La Zibra è una Golden Ale con note mielate ed erbacee e prodotta con malti e luppoli tedeschi. La Janka rientra invece nella popolosa categoria delle India Pale Ale, è ambrata e generosamente luppolata con varietà Simcoe e Cascade. Se ne volete sapere di più date un’occhiata al sito web dell’azienda.
Continuiamo a parlare di beer firm presentando il Birrificio De Silvi di Ghedi (BS), gestito dai fratelli Davide e Matteo De Silvi. Davide è il birraio e si occupa di creare e testare le ricette, che poi vengono prodotte presso lo storico Babb di Manerbio. Le birre prodotte si ispirano al cultura brassicola inglese, che, a detta di Davide, esprimono il suo modo di essere. La Rachele è una Bitter poco alcolica e dal corpo leggero, ma allo stesso tempo ben caratterizzata da un bouquet floreale e agrumato. La Scardabbà  è invece una Pale Ale, con grado alcolico contenuto, gusto morbido e una giusta alternanza tra toni dolci di malto e un finale delicatamente secco e luppolato. La Minghèn, infine, è definita “breakfast ale” ma probabilmente rientra nello stile delle Golden Ale: chiara, leggera (3,5% alc.), speziata con Macis e brassata con luppoli alsaziani e una percentuale di frumento tostato. Per saperne di più c’è il sito web di De Silvi ad attendervi.
Nella sempre attivissima Puglia è partita da poco l’avventura di Beer-Oz – Il Mago della Birra, beer fimr situata a Modugno (BA). È quindi un produttore senza impianto, sebbene sul sito sia presente una sezione dedicata al “Birrificio”. Il birraio afferma di non seguire ossequiamente le ricette degli stili classici, preferendo lasciarsi trasportare dall’inventiva personale. Anche qui le birre prodotte sono al momento due, a cui si aggiungerà una terza a inizio 2015. Questa sobrietà è una curiosa coincidenza nel post di oggi, perché non sempre i giovani produttori decidono di intraprendere questa strada. Ma è una scelta che in generale apprezzo, perché permette di concentrarsi sul perfezionamento di poche ricette, con una ripercussione positiva (si spera!) sul livello qualitativo generale. La Eva (5,0% alc.) è una Blonde Ale, facile da bere e realizzata con soli luppoli nobili; la Morgana è invece una APA con luppoli americani (Magnum in amaro) che restituiscono aromi intensi, speziati e tropicali. Maggiori info sul birrificio Beer-Oz sono disponibili sul relativo sito web.
E concludiamo la carrellata di oggi con Hop Skin, birrificio con tap room annessa che ha aperto a Curno, in provincia di Bergamo. Dietro al progetto si nascondono Gioia Ravasio e Paolo Algeri, due ragazzi ventiquattrenni che hanno deciso di compiere il grande salto dopo quattro anni di homebrewing. La sala cotte ha una capacità di 300 litri, mentre, come si può leggere sull’Eco di Bergamo, le birre prodotte si ispirano principalmente alla realtà brassicola statunitense. La Summer Eve è un Golden Ale leggera (4% alc.), ottenuta con l’impiego di luppoli americani ed europei. L’American Sunset è invece un’APA dalla robusta luppolatura, ma che curiosamente non ricorre a dry hopping. La IPA è un’American India Pale Ale di carattere, brassata con soli luppoli americani. La Black Porridge (5,1% alc.), infine, è un’Oatmeal Stout realizzata chiaramente con fiocchi d’avena. In programma ci sono già un’American Saison e una Brown Porter. Graficamente il progetto è molto interessante, se ne volete sapere di più vi rimando al sito di Hop Skin.
Conoscete qualcuno dei birrifici qui presenti? Pareri al riguardo?
Andrea c’è un refuso che portebbe scatenare l’apocalisse 😀
Hai chiamato birrificio una beerfirm.
Una prece
Sì grazie, me l’ha segnalato anche Angelo. Quando ho visto una sezione del sito chiamata Birrificio, in cui si descrive la struttura dello stabilimento, ho pensato che fosse un birrificio vero e proprio… Poi ti credo che i birrifici veri si incazzano…
Purtroppo non ho ancora provato nulla, ma da quanto mi hanno confermato loro stessi, Beer-Oz si appoggia al birrificio Castel Del Monte, situato a Ruvo di Puglia.
Non so se in futuro hanno in mente di prendere un impianto proprio..
Sì grazie, aggiornata la descrizione
ho sentito che la railroad ha lanciato pure una white ipa ( che novità ….) recentemente
Ce l’ho a casa da assaggiare, in effetti dovrebbe essere disponibile da inizio mese
Confermo, Beer-Oz è beer firm e come detto produce da Castel del Monte.
Birre già ok e parecchio piacevoli.
Ma…con Railroad il comune di Desio (MB) arriva a 3 produttori? Parliamone… 😀
La IPA di hopskin assaggiata in keykeg a mio parere merita..diamo fiducia ai giovani!!
beh direi tante (troppe?) beer-firms, ma anche a BirraExpo a Piacenza ne ho sentite molte che comunque si stan o si son già attrezzate per il salto a produttori veri e propri..comunque ho assaggiato le produzioni Railroad Brewing e son fatte bene, gran gusto bilanciato senza tralasciare la giusta parte maltosa..
Ho avuto un primo contatto col Birrificio De Silvi in occasione della mia “gita” in provincia di Bergamo. Attendo di provare le loro birre, mentre per quanto concerne tutti gli altri birrifici/beer firm sono tutte novità . Grazie della segnalazione!
a mio parere hopskin non è nulla di che. Birre decisamente piacione, nulla di particolare. Tipico esempio di persone che badano più al contenitore che al contenuto. Detto questo vista la location del birrificio/tap room faranno dei gran soldi.
matteo
Di Hop Skin me ne hanno parlato molto bene. Dove le hai provate Matteo?
da loro:) provate e riprovate. Detto questo non sono un degustatore e la mia opinione conta per quel che conta. Però appunto, per quanto mi riguarda non mi hanno fatto proprio impazzire.
matteo
Concordo con Matteo, Hop Skin deludente (soprattutto la IPA), il locale è piacevole e ben studiato. Ovviamente è solo un parere personale, sono contento che ragazzi così giovani si siano buttati in questa avventura.