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Nuovi birrifici: Trip in Barrique, Low Land, Forum Iulii e Basei

Come stiamo ormai raccontando da alcuni mesi, quella delle cantine brassicole è una tendenza in lenta ma costante ascesa in Italia, così come nel resto del mondo. Non deve sorprendere se dunque l’aggiornamento di oggi sulle nuove realtà produttive comincia proprio con un progetto di siffatta natura, che risponde al nome di Trip in Barrique e che nasce dalla collaborazione tra il birrificio De Alchemia e la beer firm Maltonauta, entrambi operanti nella provincia di Cosenza. Questa soluzione “simbiotica” è inedita per il panorama nazionale e molto interessante: permetterà alle due aziende di condividere la stessa barricaia e di scambiare idee, restando tuttavia sostanzialmente indipendenti.

Sebbene tutte contraddistinte dal marchio Trip in Barrique, le birre saranno di volta in volta riconducibili al rispettivo produttore. Quelle di De Alchemia sono Ametista (Farmhouse Ale con more e more di rovo, fermentazione mista in vasca aperta), Estasi (Farmhouse Ale con fichi freschi, fermentata mista in vasca aperta) e X/Enophile (IGA con uve Moscatello, fermentazione spontanea). Quelle di Maltonauta sono invece Birra Savuco (Belgian Ale maturata in legno), Fruttatinni (fermentazione mista con 7 tipi diversi di frutta) e Figaria (IGA con mosto di uve Magliocco). Chiaramente tutte le birre prevedono un passaggio in botte. Progetto interessante, da tenere sotto osservazione. Ulteriori informazioni sul sito di Trip in Barrique.

In provincia di Mantova è invece attiva da qualche tempo la beer firm Low Land Brewery, fondata da Nicola Soldani dopo alcuni anni di esperienza come homebrewer. Il nome richiama l’area della “bassa mantovana” in cui ha sede l’azienda, elemento che suggerisce il desiderio di esprimere un certo legame con il territorio di appartenenza. La proposta brassicola si divide in due linee principali: quella “classica”, dedicata a birre immediate e facili da bere, e quella “speciale”, nella quale affluiscono produzioni più particolari e alcoliche, compresi gli affinamenti in legno.

Low Land Brewery ha iniziato la sua avventura con due birre: Morning Hop (APA con note di agrumi e pompelmo) e Pumpkin Ale (birra alla zucca e riso vialone nano, realizzata per il progetto Mantua Rice Beer). Successivamente si sono aggiunte la Bianca + (Blanche con coriandolo, scorze di arancia e bergamotto), la Kiwipa (Session IPA) e la natalizia Saint Nicolaus, disponibile “liscia” oppure maturata in botti di rum e bourbon. Per saperne di più potete consultare il sito della beer firm.

Le altre due novità della rassegna di oggi arrivano dal Nord-est, grazie alle segnalazioni di Chiara Andreola, sempre attenta a tutto ciò che accade in quella parte di Italia brassicola. La prima si chiama Forum Iulii, come l’antico nome di Cividale del Friuli dove sorge l’azienda. In realtà non è una novità assoluta, ma l’evoluzione in forma di birrificio della ex beer firm Grana 40: con l’entrata in società di quattro nuovi soci è cambiato non solo lo status del produttore, ma anche tutto il resto, nome compreso. Qualcosa che negli ultimi anni abbiamo visto compiere in Italia almeno un’altra volta, a opera di un birrificio al momento molto quotato. Sapete dirmi quale?

Tornando a Forum Iulii, è apprezzabile l’investimento compiuto da molti punti di vista: l’impianto fotovoltaico dalla portata non indifferente, la bella tap room con cucina, la sala cotte da 10 hl. Le birre in gamma sono al momento sei e rappresentano un’evoluzione delle ricette di Grana 40: Orbitale (Session IPA), Carat (White IPA), Super Cut (Black IPA), Goldflex (Golden Ale), Ippils (Pils) e una Helles disponibile solo presso la tap room. Meritano una menzione la grafica delle bottiglie, molto interessante. Per saperne di più vi rimando all’articolo di Chiara e al sito di Forum Iulii.

E concludiamo con il Birrificio Basei, inaugurato a inizio settembre a Latisana, in provincia di Udine. Il birraio è Giuseppe Ciutto, con alle spalle una lunga militanza come homebrewer e un percorso formativo con il  mitico prof. Buiatti presso l’Università di Udine. Come fa notare Chiara Andreola, anche in questo caso c’è alle spalle un’iniziativa imprenditoriale che poggia non solo sulla passione del singolo, ma che si avvale della presenza di diversi soci finanziatori con funzioni specifiche. 

Le birre attualmente presenti nella linea del Birrificio Basei sono sette. La Basei si ispira alle Kölsch tedesche; la Matnik è una Session IPA brassata con 5 varietà di luppolo; la Aguiar una classica American Wheat; la Pic 8 una Blanche in stile belga; La Sere una Amber Ale piuttosto equilibrata; la Mojo un’APA con luppoli Cascade, Chinook, Simcoe e Citra; la Daina, infine, una Porter con aromi di caffè e cioccolato. Ulteriori informazioni sul birrificio Basei sono disponibili sul relativo sito web.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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