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Birrificio del Forte: una nuova realtà brassicola in Toscana

Più volte su queste pagine ho sottolineato la vivacità della scena toscana, che negli ultimi tempi ha visto nascere tanti nuovi birrifici. Recentemente è stata la volta del Birrificio del Forte, neonato progetto che promette molto bene (qui il sito web, ancora in lavorazione). Dietro a questa avventura si nascondono infatti due ex-appassionati di vecchia data del movimento italiano: Carlo “Zurgo” Franceschini e Francesco Mancini. La sede è in via della Breccia Violetta 5/a, località Portone – Parco degli Artigiani nel comune di Pietrasanta (LU). Un birrificio che quasi affaccia sul litorale, caratteristica sottolineata da un logo e da etichette dal gusto decisamente retro e dai nomi delle birre, che spesso si ispirano alla vita marinara. E a proposito di birre i due sembrano avere le idee chiare, con una filosofia produttiva chiara e definita.

I prodotti del Birrificio del Forte sono infatti improntati verso il piacere e la facilità di bevuta, senza però rinunciare a gusto e pienezza. Criteri fondamentali sono il costante affinamento delle ricette e l’attenta selezione delle materie prime, provenienti dai paesi di maggiore tradizione birraria. Le birre realizzate non sono – e a detta dei birrai non saranno mai – pastorizzate e sono rifermentate in bottiglia e in fusto.

Le birre attualmente prodotte sono quattro. La Gassa d’Amante (il nome è quello del nodo base della marineria) è ispirata alle Blonde Ale belghe e punta sulla scorrevolezza (4,5% alc.). Questa la sua descrizione:

Dorata con sentori fruttati e dalle suggestioni amaricanti, è ideale come aperitivo o in accompagnamento a piatti non elaborati di pesce o carni bianche, formaggi freschi e salumi poco stagionati.

La Meridiano Zero è una Bitter da 5% alc. che punta alla semplicità, ma senza rinunciare alla gradevolezza. Ecco le note degustative:

Ambrata dalle sfumature color rame, ha il proprio fulcro nelle doti del luppolo e dei malti caramellati. Ottima come semplice bevuta, sia abbina perfettamente a formaggi freschi, salumi a tendenza dolce e carni bianche arrosto.

Si sale decisamente di tenore alcolico con la Mancina, una Belgian Strong Ale (7,5% alc.) complessa e appagante. Viene descritta in questo modo:

Solida nel grado alcolico, presenta riflessi dorati ed offre le fragranze dei frutti d’estate. Dà il meglio di sé con salumi e formaggi stagionati, primi piatti robusti, piatti di carne elaborati e pasticceria secca.

Infine la Due Cilindri è una Porter da 5,3% alc. dal gusto profondo ma anche molto scorrevole. Queste le note degustative:

Nera proprio come i motori, la nostra Porter risulta delicata nelle tostature (con toni di caffè e liquirizia), riuscendo fluida nella bevuta. Supera se stessa con formaggi o pesce affumicato, carne o pesce alla griglia, dessert a base di caffè e cioccolato e con il croccante.

A quanto pare Carlo e Francesco sembrano aver intrapreso questa strada con un disegno chiaro e con l’idea di non scendere a compromessi. Interessante infatti che nella gamma di partenza non compaia alcuna produzione in stile IPA, una scelta che oggi pochi birrifici farebbero.

Le birre del Forte saranno disponibili nel formato da 75 cl. Come accennato negli scorsi giorni, l’inaugurazione del birrificio si è tenuta giovedì 25 agosto, con un’ottima risposta di pubblico. Il sempre puntuale Alberto Laschi ha già avuto modo di provarle, quindi se volete leggere un primo riscontro date un’occhiata a questo post su In Birrerya. Anche io sono molto curioso, spero di riuscire ad assaggiarle a breve perché questo progetto mi intriga parecchio.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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14 Commenti

  1. è vero quello che dici sulle IPA.
    Ormai vanno di moda come le APA. che poi c’è chi le fa e canna totalmente!!!!
    forse colpa di alcuni birrifici esteri che praticamente fanno solo quelle? tipo gli amici scozzesi?

  2. Faccio il mio più grande in bocca al lupo a Carlo e a Francesco, che sono persone serie, preparate, appassionate e meritano grande successo.
    Grafica e nomi delle birre sembrano già molto accattivanti, sono curioso anch’io di assaggiare…

  3. premessa:
    Andrea, ci andrebbe una tua nuova indagine sui consumatori perché a dispetto del fatto che nel piccolo ambiente di appassionati le Ipa sono la moda del momento, io continuo a incontrare persone che si tengono lontane dalla birre molto amare e quindi mai, se non fossi io stesso un’appassionato, direi che le birre che vanno per la maggiore potrebbero essere le Ipa!

    Io che amo le bitter dico che Meridiano Zero (immagino si riferisca al fatto che tale meridiano passa sul suolo inglese) è una gran finezza nella scelta del nome,
    ma tutte le etichette sono mooolto belle, a mio parere; le immagino molto belle anche in formato 33cc!

  4. In bocca al lupo a due amici che meritano successo sia per la loro immensa passione che per la bravura dimostrata da homebrewers…..e per il grande impegno dimostrato in ogni evento birraio che li vedeva tra la manovalanza attiva (e non è poco…)……

    Comunque c’è chi dice di aver visto già un’anteprima delle loro produzioni al Villaggio della Birra dello scorso anno quando è stata notata (per una buona mezzora) una birra dal nome misterioso …si chiamava Zurgo’s Bitter……

  5. Finora posso solo apprezzare la loro scelta di filosofia del birrificio e fare i complimenti al grafico per le etichette!
    Purtroppo non sono d’accordo col formato unico da 75, spero che a breve penseranno anche alle 33.

  6. Auguri di cuore ragazzi! Ho ancora un ottimo ricordo del corso di degustazione 2006, con K. Prima o poi i cajun faranno un salto dalle vostre parti.

  7. Un sincero in bocca al lupo e spero di assaggiare presto, e magari proporre, le vostre birre. Per il momento, da questa anteprima, credo proprio che la strada intrapresa sia quella giusta. Complimenti.

  8. Se sali a cheese nel mio stand dovrei avere la Porter

  9. Giovanni Campari

    Conobbi Carlo e Francesco al concorso di Massarosa 2005, al tempo eravamo degli homebrewers alle prime armi e Kuaska derideva (giustamente) i nostri intugli davanti a tutti. Ne è passato di tempo… Quando covi una passione così grande efinalmente arriva il momento di liberarla, fare bene è quasi un gioco. I ragazzi sono in gamba, mi aspetto grandi cose da loro.

  10. I collaboratori migliori che si possa sperare di incontrare. In bocca al lupo a Zurgo e a Fra del Forte. E basta. Chè mi commuovo e mi va di traverso la cotoletta.

  11. Grazie a tutti di cuore! Non vediamo l’ora di farvi assaggiare le nostre “bimbe”!

    Carlo e Francesco

  12. dove è possibile assaggiare le vostre birre? la prossima volta che vado a viareggio dai miei genitori mi piacerebbe assaggiare le vostre birre…grazie

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