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Toh chi si rivede: Lorenzo Bottoni lancia il suo nuovo Laboratorio

Lorenzo Bottoni alle prese col suo stand a Selezione Birra
Lorenzo Bottoni alle prese col suo stand a Selezione Birra

Nelle scorse settimane abbiamo parlato diffusamente del recente Selezione Birra, affrontandolo da vari punti di vista. Tra i vari incontri che come sempre si compiono alla manifestazione riminese, quest’anno c’è stato anche un gradito ritorno: quello dell’amato/odiato Lorenzo Bottoni. Di lui si erano perse le tracce esattamente un anno fa, quando annunciò il proprio addio al marchio Bad Attitude, per larga parte diretta emanazione delle sue idee. Chi immaginava che quella vicenda avrebbe rappresentato l’occasione per rilanciarsi subito con un progetto inedito, dovette ricredersi: in netto contrasto con il suo personaggio polemico ed esplosivo, Lorenzo è rimasto buono e pressoché silente per tantissimo tempo. Eppure, conoscendolo, la certezza era che nel frattempo stesse covando qualcosa, una nuova idea dalla quale ripartire. Come accennato, di questa idea abbiamo avuto un antipasto a Rimini: oggi Cronache di Birra ve ne spiega i dettagli in anteprima.

Partiamo dal nome. La nuova creatura di Lorenzo Bottoni si chiama Laboratorio – anzi, Laboratorio – Piccolo Birrificio – e, come riportato nella relativa pagina Facebook, si può definire come uno “spazio reale e immaginario in cui vengono compiuti esperimenti nel mondo della birra e dei distillati e di altre bevande”. Come si può capire, si tratta da un lato del proseguimento delle esperienze accumulate in questi anni, dall’altro di una proposta di rottura, che si addentra in campi differenti dalla birra, ma ad essa in qualche modo collegati.

L’idea centrale del Laboratorio è l’artigiano e l’artigianalità, nelle sue diverse forme. Tutti i prodotti partono da un’idea di base, forte e precisa, per realizzare la quale si individua di volta in volta l’interlocutore più adeguato. Fino a oggi sono stati coinvolti distillatori italiani e svizzeri, birrai italiani, svizzeri, belgi e francesi, torrefattori italiani e altri professionisti. Quindi le conclusioni sono due: i prodotti sono non solo birra, ma anche distillati e caffè (e altro); le collaborazioni con i “colleghi” di settore sono un elemento costituente del Laboratorio.

A tal proposito però Lorenzo ci tiene a precisare che non si tratta di produzioni collaborative in senso (cito) “markettaro”: è stato cercato di dare nuovi significati alle collaborazioni che tanto vanno di moda, sdoganandole da fenomeno del momento per farle diventare ricerca di competenze specifiche finalizzate alla realizzazione del prodotto voluto. L’individuazione del giusto partner passa anche per la condivisione di una filosofia realizzativa e, più in generale, di vita.

staemerPer quanto riguarda i prodotti per noi più interessanti, le birre del Laboratorio nascono dalle vecchie ricette di Lorenzo, riviste e corrette anche a livello di processo. Attualmente la gamma è composta di 5 produzioni: la Steamer è una Bitter ambrata brassata con segale e luppoli neozelandesi e americani; la Cogs una Porter atipica con caffè; la Barn una birra di frumento con lievito da frumento; la Seson un’alta fermentazione belga speziata con chinotto, scorze di arancio, ginepro e coriandolo; la Chiostro una Strong Belgian Ale amaricata con assenzio. Le birre sono realizzate presso gli impianti di amici birrai: due in Brianza, uno nel comasco e uno in Svizzera).

Mi rendo conto che finora ho parlato solo di Bottoni, ma in questa avventura egli è accompagnato da due figure fondamentali: una è quella di Alessandra (già con lui in Bad Attitude), che si occupa della definizione del packaging e dell’immagine, l’altra quella di Fabio, che è chiamato a proporre modifiche tecniche e nuove soluzioni operative e di processo. Un team dunque ben affiatato, che rappresenta un elemento imprescindibile per dare vita a un progetto originale e ambizioso.

Dopo l’assaggio (in tutti i sensi) riminese, le birre del Laboratorio hanno fatto il loro debutto ufficiale in occasione della recente Settimana della Birra Artigianale. Nel frattempo stanno per arrivare sul mercato le prime bottiglie di gin prodotte in Svizzera, mentre il prossimo mese a Milano saranno presentati due prodotti di caffetteria e pasticceria. Per quanto riguarda la birra, al festival americano di Shelton Brothers (in giugno) sarà presentato un nuovo progetto. Tutte le novità saranno comunque raccontate sul sito web del Laboratorio, che andrà online a breve.

Insomma di cose in “caldaia” ne bollono parecchie, ma da una mente impetuosa come quella di Lorenzo non ci potevamo aspettare altro. A Rimini ho assaggiato qualche birra e mi è piaciuta molto, non rimane che vedere come evolverà il progetto. Nel frattempo in bocca al lupo a tutta la squadra!

E voi che ne pensate di questo nuovo progetto? Avete avuto occasione di assaggiare qualcosa a Rimini?

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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19 Commenti

  1. mando tutto il mio incoraggiamento a Lorenzo su questo nuovo progetto. Sono certo che non deluderà i suoi estimatori!

  2. Ben vengano gli scossoni che Bottoni porta nel mondo craft italiano, prendendo spunto da ciò che avviene nel resto del mondo (come la rinascita dei distillati craft in UK e USA) ed allargando un po’ l’orizzonte della creatività e del marketing nostrano.
    In bocca al lupo a Laboratorio!

  3. Sono i miracoli della farmacopea moderna.

  4. uno spunto: dovrebbe lasciarsi completamente alle spalle i vecchi percorsi, certe birre ricordano molto il suo vecchio marchio..vita nuova, formule nuove! 🙂

  5. Quindi si tratta sostanzialmente di una beverage firm giusto?

    • Essenzialmente sì, ma non solo beverage. Anche se credo che nel medio periodo è prevista l’installazione di impianti di proprietà.

  6. In Bocca al Lupo Lorenzo !!!

    Bella Grafica e Belle Idee……daje !

  7. Ma adesso chi é il birraio di bad attitude ?

    • Macchetelodicoafa?!

      Sempre lo stesso
      Che c’era anche prima con Bottoni.

      • il grande Matteo Bonfanti, che è stato uno dei pilastri di Bad Attitude (insieme ad Alessandra, Maruska, Arti, Roberto e Damiano). senza la sua capacità di gestire la produzione non sarebbe stato lo stesso.

  8. Ma riusciremo mai a liberarci di Lorenzo? e che mondo sarebbe senza di lui (cit.)
    in bocca al lupo per la nuova avventura a te, Alessandra (santa donna) e Fabio.

    lelio

    • ma che opinione avete di me??
      guarda Lelio che sopportare me non è poi così difficile. Chiedi a Fontana.

      @Francesca
      sono assolutamente d’accordo, ma vorrei che venisse considerato non solo il prodotto ma anche le modalità adottate per fare impresa. altrimenti siamo tutti, noi artigiani, dei “vorrei ma non posso” confrontati all’industria… vogliamo provare a cercare idee nuove? che non siano solo nuovi prodotti ma nuovi processi, nuovi modelli di business?
      un anno di assenza mi ha provocato un’astinenza da web non da poco….

  9. Ciao Lorenzo a presto

    comunque le ricette nuove passano da quelle vecchie….

    Il bello dell’artigiano è che può sperimentare, ma a volte la vera innovazione sta nel proporre degli stili non più in voga o che non se li fila più nessuno… ad esempio una ENGLISH IPA 🙂 o una OLD ALE
    Io sinceramente mi sono stufato dei luppoli americani, neozelandesi giapponesi etc., rimango, forse sbagliando, legato come gusti ai luppoli inglesi – Poperinge o tedeschi poi è il mercato che detta le regole

    Ben felice di ritrovare la Chiostro, spero anche di ritrovare anche le tue “sour”

    in culo alla balena ed a presto!!

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