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Kuaska presidente, birrai in giuria e le altre novità di Birra dell’Anno 2015

birra annoSe conoscete un minimo il mondo della birra artigianale italiana, probabilmente avrete sentito parlare di Birra dell’Anno. Il concorso, organizzato da Unionbirrai, è il più importante riconoscimento nazionale per le produzioni dei nostri microbirrifici e quest’anno compie la bellezza di 10 anni. Non è quindi una coincidenza che la prossima edizione, in programma a fine febbraio, sia caratterizzata da tantissime novità. Novità che in alcuni casi saranno una sorta di ritorno al passato, in altri degli aspetti completamente inediti per il concorso. In generale, comunque, l’edizione 2015 dovrebbe essere la più “grande” di sempre, sia per quantità di birre iscritte, sia per numero di giudici presenti. Proprio il componimento della giuria – ufficializzata venerdì scorso – riserva le sorprese più interessanti, a partire dal ruolo di presidente che sarà ricoperto da un nome fondamentale: Lorenzo “Kuaska” Dabove.

Per Kuaska non si tratta di una novità assoluta: se non ricordo male ha coordinato la giuria del contest sin dalle prime edizioni. La collaborazione con Unionbirrai si interruppe dopo Birra dell’Anno 2008 a causa di alcuni attriti con i componenti del consiglio dell’associazione, ma il concorso riuscì a proseguire anche senza il suo supporto. In questi anni molti hanno auspicato che Kuaska potesse tornare a far parte della giuria, ma senza successo. Poi qualche mese fa la splendida notizia: Lorenzo tornerà a guidare Birra dell’Anno nelle vesti di presidente. In tutta questa vicenda non bisogna dimenticare Flavio Boero, che fino allo scorso anno ha “sostituito” Kuaska in modo egregio e che sarà confermato in un ruolo di coordinamento: sarà infatti il direttore tecnico di Birra dell’Anno. Quindi avremo due personaggi di grande spessore a dirigere i lavori dei giudici: decisamente un ottimo inizio.

L’altra grande novità nella giuria di Birra dell’Anno – che sicuramente alimenterà qualche polemica – è l’ingresso di birrai italiani tra i giudici. Saranno tre i rappresentanti di questa categoria: Luigi “Schigi” D’Amelio di Extraomnes, Riccardo Franzosi di Montegioco e Nicola Perra di Barley. Sono tre birrai di grande spessore e preparazione, che sicuramente porteranno valore aggiunto al concorso. E chiaramente non parteciperanno con le loro birre, ma valuteranno solo quelle dei rispettivi colleghi. Qualcuno probabilmente storcerà la bocca di fronte a questa novità, ma non dimentichiamoci che esistono importanti concorsi internazionali che prevedono la presenza di birrai in giuria (uno se non sbaglio è lo European Beer Star).

Oltre ai 3 birrai appena menzionati, Birra dell’Anno si avvarrà della partecipazione di altri 37 esperti italiani e internazionali. Ecco il loro nomi: Jos Brouwer, Theo Flissebaalje, Ivan Chramosil, Carl Kins, Derek Walsh, Evan Rail, André Trudel, Eduardo Villegas, Henri Reuchlin, Jan Machiel Van Bragt, Hervé Loux, Gianriccardo Corbo, Simonmattia Riva, Manila Benedetto, Alessio Facchini, Simone Cantoni, Fulvio Giublena, Andrea Camaschella, Makiko Tako Kawabe, Alfonso Del Forno, Sergio Riccardi, Yvan De Baets, Luca Giaccone, Maurizio Maestrelli, Renato Nesi, Alessandra Agrestini, Stephen Beaumont,  Giorgio Marconi, Francesca Morbidelli, Marco Piraccini, Norberto Capriata, Luca Gatteschi, Massimo Max Faraggi, Daniele Merli, Anna Managò e Marco Degli Esposti. Se vi sembra che manchi un nome è perché anche quest’anno tra i giurati ci sarà il sottoscritto: sarà la mia terza presenza a Birra dell’Anno (su quattro convocazioni) e sinceramente non vedo l’ora di iniziare gli assaggi!

A proposito di assaggi, le sessioni di valutazione si terranno giovedì 19 e venerdì 20 febbraio, mentre la pubblicazione dei risultati avverrà sabato 21. La cerimonia di premiazione si terrà all’interno di Beer Attraction, ristabilendo la partnership tra Birra dell’Anno e la manifestazione riminese (in passato Selezione Birra e Pianeta Birra) che si era interrotta proprio lo scorso anno.

Per il resto il concorso funzionerà sempre allo stesso modo, con le birre iscritte divise per categoria di appartenenza (e individuata a monte dal birrificio in fase di iscrizione). Le categorie saranno 26, esattamente le stesse dell’ultima edizione: credo che questa assenza di novità nella loro strutturazione sia a sua volta una novità assoluta per il concorso 🙂 . Eccole nel dettaglio:

  1. Chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, “Italian Lager”
  2. Chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, “Golden Ale”
  3. Chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, “Kolsch”
  4. Ambrate e scure, alta e bassa fermentazione, basso grado alcolico, d’ispirazione tedesca
  5. Bassa fermentazione, alto grado alcolico, d’ispirazione tedesca
  6. Ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico, d’ispirazione anglosassone
  7. Chiare e ambrate, alta fermentazione, basso/medio grado alcolico, luppolate, d’ispirazione anglosassone (IPA)
  8. Chiare e ambrate, alta fermentazione, basso/medio grado alcolico, luppolate, d’ispirazione americana (APA)
  9. Chiare e ambrate, alta fermentazione, alto grado alcolico, luppolate, d’ispirazione angloamericana
  10. Scure, alta fermentazione, luppolate, d’ispirazione angloamericana
  11. Strong Ale d’ispirazione angloamericana
  12. Scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, d’ispirazione angloamericana
  13. Scure, alta e bassa fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana
  14. Alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana (Barley Wine)
  15. Birre con frumento maltato, di ispirazione tedesca
  16. Chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione belga
  17. Chiare, alta fermentazione, alto grado alcolico, di ispirazione belga
  18. Scure, alta fermentazione, alto grado alcolico, di ispirazione belga
  19. Spezie e cereali, alta e bassa fermentazione
  20. Affumicate, alta e bassa fermentazione
  21. Affinate in legno, alta e bassa fermentazione
  22. Birre alla frutta, alta e bassa fermentazione
  23. Birre alla castagna, alta e bassa fermentazione
  24. Birre acide
  25. Birre al Miele
  26. Birre con mosto d’uva, alta e bassa fermentazione

In ogni categoria saranno premiate le tre birre più meritevoli, mentre i punteggi ottenuti nei vari piazzamenti decreteranno il Birrificio dell’anno, cioè il migliore produttore del concorso.

Se avete un birrificio e volete partecipare, dovete però sbrigarvi. Il termine ultimo per le iscrizioni scade domani, mentre ci sarà tempo fino al 18 febbraio per consegnare le birre.

Io nei prossimi giorni mi terrò allenato per gli assaggi 🙂 poi ci risentiremo per i risultati e per un resoconto di questa sempre splendida esperienza. Nel frattempo cosa ne pensate delle tante novità di Birra dell’Anno 2015?

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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13 Commenti

  1. Beh, l’ingresso di birrai non mi sembra assurdo..dopo tutto hanno abbastanza esperienza nell’assaggiare e giudicare, in primis le loro birre, ma anche quelle altrui (e i nomi sono di altissimo livello senza molti dubbi).
    Per le categorie c’è forse qualche sovrabbondanza-incrocio tipo 1-5, 2-6(cambia “solo” il colore?) e quelle che si conoscono al grande pubblico come IPA sono tendenzialmente più su una versione americana (cat. 9) che inglese..così come di solito tendenzialmente le APA ‘italiche’ son più moderate delle IPA, anche se le IPA qui citate cioè inglesi, non vanno spesso oltre il 6%.
    Sarà un po’ cura del birraio beccare la giusta categoria di queste citate e dei banchi d’assaggio di tenere una ‘idea collettiva’ abbastanza costante per le determinate categorie.
    Buon lavoro (so che non è così una pacchia come sembra…ma certo sarete abbastanza invidiati)

  2. Grazie!

  3. Ottimo il ritorno di Kuaska e l’inserimento in giuria di Schigi, Perra e Franzosi, vale a dire tre tra i migliori dieci birrai della penisola. Spero che Baladin non venga premiato come birrificio dell’anno, sarebbe insopportabile 😀 !

  4. Non per mettere i puntini sulle “i” eh… ma nel titolo dell’articolo manca proprio una “i” intera 😉

  5. Quest’anno è cambiato il regolamento che premia il birrificio dell’anno:
    “Saranno conteggiati i piazzamenti
    delle migliori 3 birre iscritte da ogni produttore in tre differenti categorie.”

    A differenza dell’anno scorso dove venivano calcolati i punteggi dei piazziamenti di più birre nella stessa categoria.

    Cambiamento degno di nota.

    • Giusta osservazione, mi era sfuggita questa ennesima novità. Non so se risolverà del tutto i “bug” emersi nel meccanismo del premio per migliore birrificio, ma sicuramente è un bel passo avanti. Sono curioso di vedere chi se lo aggiudicherà quest’anno.

    • E’ un caso che questa novità regolamentare faccia il suo esordio in concomitanza con il “ritorno” di Kuaska? Forse no…

      • Non so se è una coincidenza, ma mi sembra che lo scorso anno molti sollevarono qualche perplessità sul funzionamento del premio ed è un bene che l’organizzazione abbia cercato una soluzione

  6. Io, viste le personalitá forti di almeno due dei birrai, prevedo qualche fuoco d’artificio.
    Anzi ecco i miei pronostici:
    1) In almeno una categoria non verranno assegnati primo e/o secondo posto come segnale forte ai propri “concorrenti” birrai.
    2)Sulle categorie 14,21 e 26 la giuria si spaccherá e Kuaska dovrá far valere la sua autoritá
    Accetto scommesse 🙂

  7. Non sono del settore, ma solo un semplice appassionato e leggo questo blog già da un bel pò e colgo l’occasione per farti i complimenti! Questo concorso, a differenza da quello organizzato da fermento birra, premia le birre per ogni propria categoria, ma poi si arriverà alla premiazione finale di un solo birraio attraverso i punteggi ottenuti. Quello che mi chiedo è…ogni birraio deve proporre una birra per ogni categoria o è libero di partecipare alla categorie da loro scelte? Le birre in gare sono prodotte nel 2014? Se si premia il birraio con più punteggio secondo me si da poco peso alle categorie analizzate e si diventa un doppione del concorso vinto quest’anno da Birrone! Detto questo ti auguro buone bevute ^_^ e complimenti per la nomina in giuria! un saluto da Trapani!

    • Ciao, grazie per i complimenti! Rispondo alle tue domande:
      1) Un birraio può iscrivere quante birre vuole in qualsiasi categoria. A fare punteggio è però il migliore piazzamento in ogni categoria.
      2) Per prodotte nel 2014 cosa intendi? Possono essere birre presenti sul mercato anche da anni, quindi non inedite.

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