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Ancora una buona Italia allo European Beer Star: 7 ori, 4 argenti e 4 bronzi

Lo staff di Birra Perugia durante la premiazione

Oggi capita sempre più spesso che una birra, italiana o straniera, si pubblicizzi evidenziando il riconoscimento ottenuto in qualche concorso birrario. Esistono però concorsi e concorsi: poiché possono rappresentare una vetrina importante per i birrifici di tutto il mondo, in molti recentemente si sono lanciati in questo particolare segmento. Le iniziative non sono quindi tutte uguali ed è opportuno dare credito solo a quelle valide, organizzate in maniera corretta e basate su un meccanismo coerente, una giuria di alto livello e un ampio e riconosciuto parterre di partecipanti. Tra quest’ultime va sicuramente citato lo European Beer Star, che si tiene ogni anno in Germania e che incorona le birre vincenti secondo la classica suddivisione per categorie, per ognuna delle quali viene stilato un podio finale. Oggi sono stati annunciati ufficialmente i risultati dell’edizione 2017 (qui in pdf) e possiamo ritenerci soddisfatti: i nostri birrifici se ne tornano a casa con 15 medaglie, di cui 7 d’oro, 4 d’argento e 4 di bronzo. Un bilancio leggermente inferiore a quello del 2016 e in linea con quello del 2013, ma decisamente migliore rispetto alle due edizioni di mezzo.

La parte del leone l’ha indubbiamente recitata Birra Perugia, capace di centrare due prestigiosi primi posti. Nella categoria Pale Ale “moderne” ha sbaragliato la concorrenza con la sua Calibro 7, mentre tra le “birre acide” ha stravinto con la sua Isterica. L’aspetto più incredibile non è che l’azienda umbra si aggiudicò due ori anche lo scorso anno, ma che ci riuscì esattamente con le stesse due birre, iscritte nelle medesime categorie. Un dato che una volta di più conferma lo straordinario livello di queste due produzioni (e non solo) di Birra Perugia, nonché la bravura e il talento della birraia Luana Meola. Da sottolineare che l’Isterica continua a ottenere riconoscimenti: la birra è stata lanciata solo nel 2015, ma è andata sempre a medaglia nelle ultime edizioni di Birra dell’Anno e European Beer Star. Forse non è un caso che sia una delle acide italiane che preferisco in assoluto.

Anche il marchigiano MC-77 continua a mostrare un ottimo feeling con il concorso tedesco, avendo “rischiato”, come Birra Perugia, di bissare gli stessi identici risultati del 2016. E pensare che la conferma è stata davvero sfiorata: la Fleur Sofronia ha ribadito il suo splendido oro nella categoria Herb & Spice, mentre la San Lorenzo si è dovuta accontentare di un argento tra le Witbier, superata solo dall’americana Allagash White. Centro Italia quindi sugli allori, grazie anche ai due ori di altrettanti birrifici toscani: Piccolo Birrificio Clandestino, vincitore nella categoria degli affinamenti in legno con la sua St. Julienbach, e Birrificio del Forte, in grado di piazzare la sua 2 Cilindri nel gradino più alto del podio della categoria Porter.

Simbolici poi i restanti due ori italiani, per motivi diversi. Quello della Wave Runner del birrificio Hammer (categoria New Style IPA) rappresenta finalmente un riconoscimento ufficiale in un concorso internazionale per l’ottimo produttore lombardo. La Wave Runner si conferma dunque una delle migliori creazioni di Marco Valeriani e la prima posizione allo European Beer Star segue l’argento ottenuto a Birra dell’Anno lo scorso febbraio. L’ultimo oro, infine, è andato alla Enkir di Birra del Borgo (categoria cereali alternativi), che però non possiamo inserire tra i birrifici italiani strettamente artigianali.

Alla luce delle recenti acquisizioni in Italia dobbiamo abituarci a effettuare certi distinguo – chi è interessato a farli, ovviamente – perché la situazione è molto più liquida rispetto al passato. Stesso discorso vale quindi per la Mademoiselle del Birrificio del Ducato, bronzo tra le Amber Lager. Ma prima di arrivare alle birre insignite del metallo meno nobile andiamo per gradi e scopriamo gli altri argenti italiani. Decisamente meritato è quello conquistato dalla Schwarz di Elvo, che se da una parte è vero che non è riuscita a bissare l’oro del 2016, dall’altra conferma di essere una produzione spaziale, capace anche quest’anno di emergere in uno stile tipicamente (e tradizionalmente) tedesco. Passo avanti invece per la Dunkel di Batzen, che lo scorso anno non era andata oltre il bronzo: l’argento di quest’anno è un risultato davvero prestigioso. Così come la seconda posizione della Magnus di Croce di Malto tra le Dubbel, uno stile un po’ dimenticato ma che l’azienda di Trecate interpreta molto bene.

Concludiamo con le medaglie di bronzo, che sono tre oltre a quella già citata in precedenza. Qui troviamo la Springtime Bitter del friulano Foglie d’Erba nella categoria Traditional Pale Ale, la Magarìa del calabrese A Magara nella categoria Porter e la Whisky Porter di Batzen nella categoria con cereali alternativi. Infine troviamo una bella sorpresa anche nel concorso popolare, con Birra Perugia che aggiunge alla sua ottima performance anche una seconda posizione in questo particolare spin off, conquistata grazie alla sua Calibro 7 – sì, ancora lei. A quanto pare le birre italiane piacciono ai consumatori, che invece lo scorso anno avevano incoronato la San Lorenzo di MC-77.

Nel complesso quindi la spedizione italiana allo European Beer Star ha ottenuto buoni successi. Confermare gli incredibili risultati del 2016 era praticamente impossibile, dunque è apprezzabile che il bottino si sia comunque mantenuto di tutto rispetto. Alla fine il nostro paese è ancora una volta il terzo allo European Beer Star per totale di medaglie ottenute (dopo Germania e Stati Uniti) e questo è un traguardo davvero straordinario. Bisogna però guardarsi le spalle perché alcune nazioni stanno migliorando di anno in anno (Brasile, Austria, Olanda), ma intanto possiamo goderci le nostre medaglie. Complimenti ragazzi!

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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