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Medaglie d’oro per Amiata e San Biagio al Mondial de la Bière

Gli italiani al Mondial 2011, tra giudici e birrai premiati

Come anticipato negli scorsi giorni, durante il passato fine settimana si è tenuta a Strasburgo la terza edizione del Mondial de la Bière, manifestazione alla quale è collegato un importante concorso internazionale. Dopo i primi due anni dominati dai colori italiani, con le medaglie di platino per Triplexxx (Croce di Malto) nel 2009 e Chocarrubica (Grado Plato) nel 2010, quest’anno il premio più importante è stato assegnato a un birrificio straniero. In particolare a trionfare è stata la Hornbeer Dryhop del birrificio danese Hornbeer – produttore piuttosto conosciuto anche dalle nostre parti – che ha sbaragliato una nutrita concorrenza portandosi a casa il prestigioso riconoscimento.

Tuttavia anche l’edizione 2011 del Mondial non è stata avara con i nostri colori. I risultati del concorso hanno infatti assegnato due medaglie d’oro ad altrettante birre italiane: Bastarda Rossa di Amiata e Ambar di San Biagio. Ad esse vanno aggiunte altre 10 medaglie d’oro conquistate da diversi birrifici europei e americani. Ecco l’elenco dettagliato:

Medaglia di platino:
Hornbeer Dryhop della Hornbeer (DK)

Medaglia d’oro
Bioloo blonde biologique (Belgoobeer BE)
Bastarda Rossa (Birra Amiata, IT)
Ambar (Birra San Biagio, IT)
Dernière Volontè (Dieu du Ciel, CA)
Aphrodisiaque (Dieu du Ciel, CA)
Anostekè (brasserie du Pays Flamand, FR)
Vivat blonde (Brasserie de l’Abbaye du Cateau, FR)
La Franche profonde (Brasserie La Franche, FR)
Bock Damm (Cerveses Alve, ESPAIN)
Odo (La Brewery, FR)
Robust Porter (Smuttynose Brewing, US)
Levrette Triple (V and B, FR)

Ottimi risultati dunque per Amiata e San Biagio, a cui vanno i nostri complimenti. La Bastarda Rossa di Amiata è una birra alla castagna – perfettamente in tema con la stagione, nonché con un recente post – che per certi versi rappresenta il manifesto della filosofia produttiva del birrificio, devoto come nessun altro in Italia all’impiego del frutto nella birrificazione. La Ambar di San Biagio è invece una scura a bassa fermentazione da 5% alc., con aromi di caffè e caramello e un piacevole tocco etilico.

Tornando invece alla medaglia di platino, ammetto che mi ha fatto un certo effetto scoprire la vittoria di un birrificio che non amo particolarmente. La Dryhop di Hornbeer è definita dagli stessi creatori un ibrido tra una IPA e una lager (essendo prodotta con lieviti a bassa), realizzata per ottenere una birra decisamente secca senza zuccheri residui e caratterizzata da una generosa luppolatura. L’unica varietà impiegata è l’americano Amarillo, che ne contraddistingue il profilo in maniera decisa. Ho provato altre cose di Hornbeer, mai la Dryhop… che sia la scusa per tornare ad assaggiare qualcosa di questo birrificio danese?

Per quanto riguarda le altre medaglie d’oro, si nota l’ottimo risultato della Francia con ben 5 riconoscimenti (non propriamente un paese birrario). Due ori anche per il canadese Dieu du Ciel, che al Mondial (soprattutto nella versione americana) fa sempre man bassa di medaglie… delle poche cose che ho assaggiato di questo birrificio direi che i premi sono meritati. Un oro a testa poi per Belgio, Spagna e USA, questi ultimi presenti con l’ottima Robust Porter di Smuttynose, una delle poche birre premiate conosciute anche in Italia.

Ricordo che nella giuria era presente anche il nostro Alessio Selvaggio (Croce di Malto), che come da regolamento non si è espresso sulle birre italiane. Complimenti ancora ad Amiata e San Biagio per il bel risultato, le birre italiane continuano ad essere apprezzate nei concorsi internazionali.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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8 Commenti

  1. Ma dai, ha vinto Hornbeer??? Ricordo di loro alcune tra le peggiori zozzerie mai attaccate sotto le spine…Ricordi quella di Natale a Birre sotto l’albero? Allucinante!
    Ha preso a farsi fare birra da altri anche lui o conta la sua parentela molto alta nel governo danese???

    Ovviamente complimenti e un abbraccio a Gennaro e Claudio! Pure a San Biagio che proverò molto volentieri

  2. Senza nulla togliere ad Amiata e San Biagio, leggendo la classifica questo Mondial come concorso mi lascia alquanto perplesso….anche perchè mi piacerebbe sapere chi vi partecipa

    • beh su die du ciel e smuttynose dubbi non ne avrei

    • solo per dirti che le birre presenti al Mondial erano circa 500. Ovviamente non tutte venivano iscritte, ogni birrificio di solito ne iscrive due o tre al massimo di quelle che porta, altrimenti se Dieu du ciel ne iscriveva 10 prendeva 10 medaglie :-).
      Per sapere chi vi partecipa credo basti andare al sito del Mondial de la biere 2011.

  3. Al vino forum di quest’anno ho avuto il piacere di partecipare ad una degustazione delle birre San Biagio, dove peraltro presenziava il mastro birraio, e sinceramente sono rimasto più colpito dai suoi salumi/formaggi (veramente eccezionali) che dalle sue birre.

    In ogni caso complimenti ad entrambi.

  4. Io c’ero.
    Confermo le perplessità su San Biagio. Prima del festival avevo avuto modo di (non) apprezzare le altre 3 birre. A Strasburgo ho assaggiato la Ambar e mi ha lasciato molto perplesso (anche i voti che ha preso su microbirrifici non depongono a suo favore).
    Lascia ugualmente perplesso il premio alla Bock damm…
    In generale, purtroppo, ho assaggiato tante birre un po’ piatte, ma la colpa in buona parte è dovuta al fatto che spesso si è costretti a bere da bottiglie aperte da qualche ora…

    Tra i prodotti presenti al festival credo che le birre di Dieu du ciel fossero decisamente le migliori, e non solo quelle che hanno vinto premi.
    Bei prodotti sono arrivati anche dai birrifici del Front exagonal de libiération.

    Ci sarebbe invece da parlare parecchio dei prezzi delle birre nel negozio…
    Le italiane (a parte Borgo che era presente come Interbrau) oscillavano intorno ai 20-25 euro al litro… e contemporaneamente si trovavano buoni prodotti come le belghe di Luppoo a 6-7 euro al litro… o le birre di Dieu du ciel a 7-8 al litro…

  5. Evvai Genna!

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